C’era molta curiosità attorno al primo speaker wireless targato Sonos e Ikea e per fortuna il Symfonisk non ha tradito le aspettative.
Citate il termine “altoparlante da scaffale” in compagnia della maggior parte degli audiofili e vi conviene prepararvi a scappare rapidamente. Alcuni di questi puristi infatti direbbero che posizionare i diffusori su una libreria piuttosto che su supporti dedicati è l’equivalente hi-fi di chiedere il ketchup in un ristorante stellato Michelin. Ma se il vituperato speaker in questione fosse effettivamente uno scaffale? Questo è ciò che IKEA e Sonos propongono con Symfonisk, speaker wireless disponibile in Italia a breve a 99,99 euro che può essere montato a parete e può sostenere fino a 3 kg di libri o di qualsiasi altro oggetto che vorrete posizionare su di esso.
Caratteristiche
Il primo aspetto vincente del Symfonisk è che si tratta del componente multi-room Sonos più economico sul mercato, costando circa metà rispetto al Sonos One e all’altro nuovo speaker Sonos IKEA che funge anche da lampada (179,99 euro) e che recensiremo nei prossimi giorni. È inoltre completamente integrato nell’ecosistema esistente e si collega a qualsiasi altro kit Sonos in vostro possesso.
È interamente controllabile dall’app Sonos, riceverà tutti gli stessi aggiornamenti degli altri prodotti dell’azienda e potete persino accoppiarne due insieme per creare un set-up stereo. Forse la nostra funzione preferita è l’opportunità di collegare il Symfonisk a una Sonos Beam, Playbar, Playbase o a un Sonos Amp e utilizzarlo come canale surround per un sistema home cinema Sonos 5.0 o 5.1.
Costruzione
Quando la partnership tra IKEA e Sonos è stata annunciata un paio di anni fa, alcuni scettici immaginavano già che Sonos (visto anche il prezzo molto accattivante) avrebbe agito “al risparmio” sia come componenti interni, sia come materiali di costruzione, ma a ben vedere il Symfonisk è tutto tranne che uno speaker wireless di second’ordine. Tra l’altro il montaggio a parete non è l’unica opzione. Lo speaker infatti può anche essere appoggiato verticalmente o orizzontalmente e, con dimensioni che sono circa quelle di un lungo mattone, può essere facilmente “nascosto” alla vista a differenza di molti altri speaker wireless.
Il design è tipicamente IKEA, ovvero raffinato e distinto. Le connessioni sul retro funzionano solo per l’alimentazione e il collegamento internet cablato tramite un classico cavo Ethernet. Non troviamo invece alcun tasto per il pairing (come da tradizione Sonos non c’è infatti il Bluetooth, ma non manca AirPlay 2), mentre sulla parte anteriore ci sono solo i controlli per il volume e la riproduzione. Dopotutto non serve altro quando si ha a che fare con un’app come quella di Sonos, che rimane la nostra preferita quando si parla di sistemi multi-room. A seconda di come avete posizionato il Symfonisk, potreste inoltre voler fare qualche piccola sperimentazione con l’equalizzatore.
Potete poi utilizzare la funzione TruePlay di Sonos con il vostro smartphone o tablet, che dovrebbe essere d’aiuto per ottenere la migliore resa audio. Alla fine tuttavia, per eliminare un po’ di bassi indesiderati, abbiamo preferito posizionare lo speaker non a muro ma sui nostri rack Hi-Fi Atacama, ma abbiamo comunque mantenuto la funzione Loudness attiva per quel piccolo impatto in più che non guasta mai.
Qualità audio
Il risultato finale ci porta a dire che questo è lo speaker da scaffale migliore che abbiamo testato, soprattutto in relazione al prezzo. Anche se sapevamo che non avrebbe mai rivaleggiato con Sonos One per la qualità audio (e infatti non lo fa), molto di quel carattere sonoro si è comunque trasferito a bordo del Symfonisk. Questo speaker infatti è audace e molto focalizzato sulla consegna in particolare delle voci.
Anche il bilanciamento è generalmente valido, anche se lo abbiamo leggermente modificato in modo da eliminare un po’ di bassi. Ciò non aveva particolarmente a che fare con un equilibrio distorto, ma ha aperto un po’ il suono. Timing e dinamiche non sono male e l’unica cosa che manca in generale è forse un po’ di maturità. A volte sembra infatti che la musica che stiamo ascoltando venga trasmessa esattamente nella stessa forma da mattone del Symfonisk stesso.
Gli arrangiamenti più pieni, stratificati e complessi diventano particolarmente sovraffollati, con il suono che spesso si fa torbido e un po’ ruvido attorno ai bordi delle note, mentre ritmicamente, sebbene non manchino energia e impatto, il Symfonisk può apparire un po’ “banale” e le sfumature dell’espressione dinamica sono spesso un po’ troppo evanescenti.
Verdetto
Anche sforzandoci di trovarne una, non esiste oggi sul mercato un’altra opzione multi-room a questo prezzo in grado di offrire di più in termini audio. Eppure, a ben vedere, la performance sonora sembra quasi poco affilata per essere degna della massima valutazione. D’altra parte non otterrete un altro diffusore multi-room dal suono migliore con la firma sonora di Sonos senza spendere quasi il doppio, per non parlare della funzione del Symfonisk come piccola mensola.
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Sommario
C’era molta curiosità attorno al primo speaker wireless targato Sonos e Ikea e per fortuna il Symfonisk non ha tradito le aspettative.
Pro
Pienamente integrabile in un sistema Sonos
Presentazione audio ben focalizzata e precisa
Design un po’ diverso dal solito
Contro
Manca un po’ di raffinatezza
Scheda tecnica
Connettività: Ethernet, Wi-Fi, AirPlay 2
Prezzo: 99,99 euro
Sito del produttore: www.sonos.com – www.ikea.icom/it
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.