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Sonos Playbar: è ancora valida dopo quasi cinque anni?

Sonos Playbar

Abbiamo ripreso la Sonos Playbar per capire se possa ancora essere una valida soundbar a cinque anni dalla sua uscita e al prezzo di 799 euro.

Sono passati circa cinque anni dall’uscita sul mercato della Sonos Playbar. Un’eternità in questo mercato, ma il fatto che il prezzo non sia calato di un centesimo (costa ancora 799 euro) significa che questa soundbar per molti versi “antiquata” continua a riscuotere molto successo.

Avendo avuto la possibilità di testarne una negli scorsi giorni, e ben consci che in questa fascia di prezzo ci sono oggi alternative molto più complete e aggiornate, abbiamo voluto provare l’esperienza di utilizzo e di ascolto di un prodotto del 2014, per capire soprattutto se nel 2019 valga ancora la pena spendere 799 euro per una soundbar priva di HDMI, di supporto al DTS e di un assistente vocale integrato.

Mentre le affermazioni secondo cui la Sonos Playbar introduce un audio hi-fi sul vostro TV sono un po’ esagerate (come vedrete continuando a leggere), questo è un prodotto sicuramente tanto valido qualitativamente quanto essenziale e semplice da usare, che non rinuncia però a diverse feature ancora utili e interessanti. Questo perché parliamo di un prodotto Sonos e ciò significa avere accesso a enormi quantità di musica in streaming.


Questa soundbar riproduce tutto ciò che avete memorizzato sul computer o NAS (tranne le tracce audio ad alta risoluzione); potete inviare l’audio direttamente da uno smartphone o tablet Android o iOS o accedere a internet per ascoltare musica tramite Spotify, Tidal, Deezer e altro ancora. Nonostante molti altri player siano entrati nel mercato del multi-room, questa proposta di Sonos rimane ancora molto convincente, grazie anche all’interfaccia chiara e pulita e alla volontà di supportare nuove funzionalità e servizi.

Set-up

Naturalmente potete risparmiare parecchio e acquistare un semplice Sonos One se tutto ciò che volete è la musica. La differenza è che la Playbar si collega anche al TV, anche se purtroppo può farlo solo tramite un cavo digitale ottico. Un tale approccio ha sicuramente dei vantaggi in termini di semplicità visto che tutti i vostri dispositivi rimangono collegati al TV come al solito e avrete solo un cavo che collega TV e Playbar, ma preferiamo quei sistemi più moderni ed evoluti con più ingressi e una singola uscita HDMI per il video.

E mentre le uscite ottiche sui televisori sono piuttosto comuni in questi giorni, non lo sono state in passato (o almeno non così tanto). In caso abbiate un TV vecchiotto, controllate quindi la presenza di una presa ottica prima di acquistare una Sonos Playbar. Da allora è arrivata la Sonos Beam con HDMI se preferite una soundbar con questa connessione. Da un punto di vista costruttivo la Playbar è un’unità davvero ben fatta e minimamente stilizzata che si integra perfettamente nell’ambiente domestico. Può essere montata a parete utilizzando un supporto opzionale da circa 40 euro o posizionata davanti al televisore, con gli accelerometri integrati che rilevano automaticamente l’orientamento e regolano il suono di conseguenza.

Sonos Playbar

Caratteristiche

Abbiamo un paio di consigli. In primo luogo la Playbar suona meglio quando orientata con il bordo più largo rivolto verso l’esterno; quindi, anche se non la state montando a muro, vi consigliamo di posizionarla sul lato sottile se potete. Se invece si sceglie l’orientamento standard, sappiate che i piedini della Playbar non la sollevano molto in alto a differenza ad esempio della Yamaha YSP-2500.

La configurazione iniziale è semplicissima utilizzando l’app di Sonos per Android o iOS, che consente di aggiungere la Playbar allo stesso modo di qualsiasi altro componente Sonos e di seguire passo passo il processo di connessione. Un piccolo tocco di classe, nascosto sul retro tra le altre connessioni, è la doppia presa Ethernet, che permette di collegare altri componenti, come uno smart TV, a Internet tramite la rete Sonos.

E parlando di altre trovate intelligenti, il sensore IR significa che potete “insegnare” alla Playbar a rispondere ai controlli del volume del telecomando del vostro televisore, ma c’è anche un ripetitore integrato in modo che tutte le altre istruzioni del telecomando arrivino al TV anche se la Playbar è di fronte ad esso. A differenza della più recente Sonos Beam, qui non troviamo alcuna opzione per il controllo vocale. Avrete quindi bisogno della Beam se volete Google Assistant Assistent, Alexa o Siri.

Prestazioni

Basta davvero pochissimo per accorgersi di come l’audio che esce dalla Playbar sia un enorme miglioramento rispetto a quello di qualsiasi TV che non abbia una propria soundbar integrata (o comunque un sistema audio avanzato). L’ampiezza della scena sonora è impressionante e ci sono dettagli, peso e bilanciamento tonale che un TV da solo non è in grado di fornire.

Detto questo, sembra che Sonos abbia optato per un suono più atmosferico che pieno di impatto. Sembra come se sparasse verso l’alto piuttosto che fuori nella stanza e verso posizione di ascolto, specialmente se lo avete posizionato in un certo modo. Ci sembra più una decisione progettuale che una colpa, ma significa che la presentazione è un po’ meno coinvolgente di quanto potrebbe essere.

Ascoltando la bellissima Cusp and the Wane di Ed Harcourt, questa caratteristica è ancora evidente, ma allo stesso tempo il suono è straordinariamente dettagliato e dinamico e ciò significa che otterrete tutte le sfumature naturali del brano, pur se trasmesso in streaming da Spotify. Passiamo a un rip lossless di Limit to Your Love di James Blake e le buone notizie continuano, con i livelli di dettaglio che traggono vantaggio dall’aumento del bit rate e le sezioni separate della traccia che si adattano al palcoscenico sonoro per creare un tutt’uno coeso e compatto.

Sonos Playbar

Ha naturalmente dei limiti quando si tratta si scendere molto in basso nello spettro di frequenze, ma il fatto che vi si avvicini è comunque impressionante, anche se vi servirà un Sonos Sub nel caso vogliate sentire anche i bassi più profondi. L’aggiunta di un Sonos Sub (che costa comunque altri 799 euro) tramite l’app è un processo semplice che include solo un paio di passaggi, in modo che il nuovo componente si integri correttamente con la Playbar. Non significa solo che il sistema può ora raggiungere i livelli di basso di James Blake con una potenza incredibile, ma aggiunge anche peso ai grandi effetti cinematografici e aiuta l’intera presentazione a riempire la stanza più a fondo.

Sistema audio surround

Se il budget non è poi un problema, potreste voler andare ancora oltre e aggiungere due diffusori Sonos Play: 3 o Sonos One per creare un sistema ancora più coinvolgente. Il sistema Sonos può decodificare Dolby Digital o produrre uno “pseudo surround” partendo da un segnale stereo. È un peccato però che questo set-up non sia in grado di gestire il DTS o qualcuna delle tracce audio di qualità più elevata come quelle in Dolby TrueHD (quest’ultimo caso dipende dalle limitazioni della larghezza di banda della connessione ottica).

Vale anche la pena notare che molti televisori emettono solo audio stereo tramite ottica e quindi, per ottenere il corretto Dolby Digital 5.1, il set-top box o il lettore DVD/Blu-ray dovranno eseguire la decodifica e collegarsi direttamente alla Playbar.

Verdetto

Se quello che cercate è semplicemente un grande e ampio sound cinematografico, ci sono opzioni migliori e più complete sul mercato come la Yamaha YSP-2500, che offre una delle esperienze audio surround virtuali più convincenti disponibili. Se però volete un dispositivo semplicissimo da utilizzare che, pur senza un’autentica esperienza surround, migliorerà in maniera massiccia il suono del vostro TV e vi darà accesso immediato a più musica di quanto possiate mai sperare di ascoltare, la Playbar Sonos è un’opzione eccellente.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
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Sommario

Inevitabilmente meno complete di altre soundbar più recenti, la Sonos Playbar riesce però ancora a dire la sua grazie all’ecosistema Sonos e a indubbie qualità sonore.

Pro
Esperienza Sonos sempre brillante
Soundstage profondo, ampio e dinamico
Abbinabile a un Sonos Sub e/o ad altri speaker Sonos

Contro
Niente DTS e HDMI
L’impatto non è certo devastante
799 euro non sono pochi

Scheda tecnica
Connessioni: ingresso ottico, due prese Ethernet
Connettività: Wi-Fi, Ethernet
Prezzo: 799 euro
Sito del produttore: www.sonos.com/it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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