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Sonos One vs Apple Home Pod: quale smart speaker comprare?

sonos one

Sonos One e Apple Home Pod sono due tra gli smart speaker più gettonati e meglio suonanti degli ultimi mesi, ma quale vi conviene scegliere?

Uno smart speaker è un ottimo aggiornamento per qualsiasi casa che non solo consente di riprodurre musica dal vostro smartphone, ma aggiunge anche il controllo vocale al mix grazie all’ormai onnipresente assistente personale integrato. Ma quale dovreste comprare? Sonos One e Apple HomePod, seppur non recentissimi, sono due dei migliori smart speaker in circolazione, hanno alcune assenza in comune (niente Bluetooth e niente portabilità) e li abbiamo premiati con recensioni a cinque stelle. Entrambi svolgono più o meno la stessa funzione, ma una volta guardati da vicino ci sono alcune differenze piuttosto importanti da tenere in considerazione in fase di acquisto. Abbiamo così messo i due fianco a fianco per capire, tra pregi e difetti, quale possa essere migliore considerando funzioni, prezzo e prestazioni audio.

Questione di budget

Uno dei principali fattori quando si acquista un nuovo pezzo di kit hi-fi è il budget e anche la sfida tra Sonos One e HomePod propone questa differenza. Potete acquistare il [amazon_textlink asin=’B07P9VM3B7′ text=’Sonos One’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’52b3a9c9-1c19-4c79-a352-9b01315f4fff’] a 229 euro su Amazon.it o sul sito ufficiale di Sonos, mentre per l’Home Pod il discorso è un po’ diverso. Sappiamo infatti che Apple non ha mai portato ufficialmente il suo smart speaker in Italia, ma facendo un giretto su eBay se ne possono trovare diversi in Gran Bretagna e da venditori affidabili con prezzi che vanno dai 350 ai 400 euro compresi di spedizione. Non è esattamente il doppio, ma poco ci manca.

Siete interessati al multi-room?

Uno smart speaker può bastare e avanzare anche se utilizzato in completa solitudine, ma collegarne alcuni insieme e allestire un sistema multi-room casalingo può aprire scenari molto interessanti. Ciò significa controlli vocali in ogni stanza della casa, musica diversa per creare stati d’animo diversi in stanze diverse e il pieno controllo dei dispositivi domestici smart come il termostato e le luci da qualsiasi luogo in cui vi trovate. Sonos è il re indiscusso del mercato quando si parla di multi-room, non fosse altro perché realizza speaker multi-room dal 2005, quando il concetto di smart home era quanto mai nebuloso. Il produttore americano offre una vasta gamma di speaker domestici che lavorano tutti insieme senza soluzione di continuità, trasformando la vostra casa in un sistema tecnologico completamente connesso.


Prendete per esempio i nuovissimi speaker Sonos Symfonisk Lamp e Sonos Symfonisk Bookshelf. Entrambi sono realizzati in collaborazione con IKEA: il primo è anche una lampada, mentre il secondo è più un diffusore da scaffale tradizionale. Entrambi sono speaker eccellenti per il prezzo a cui sono venduti e il Symfonisk Bookshelf è di gran lunga lo speaker Sonos più economico sul mercato con i suoi 99 euro di listino. Sonos produce anche speaker per TV: Sonos Beam e Playbar sono soundbar, mentre Playbase è una soundbase da installare sotto il televisore e anche in questo caso la qualità generale è sempre molto elevata. Il Play:5 è lo speaker più grande di Sonos, mentre il Play:1 è molto più piccolo (e molto più economico). Sonos One è fondamentalmente un Play:1 ma con l’aggiunta di due assistenti vocali: Amazon Alexa e Google Assistant. Infine c’è il Sonos Sub, un subwoofer wireless che aggiungerà frustate di bassi al vostro sistema home cinema.

Sonos sta inoltre lavorando sul suo primo speaker Bluetooth portatile chiamato Sonos Move, che aumenterà ulteriormente la versatilità dell’ecosistema. Come abbiamo detto, tutti questi prodotti lavorano insieme senza soluzione di continuità. È possibile acquistare Sonos One e pochi mesi dopo aggiungere un altro speaker o due in caso di necessità, con la consapevolezza che farli lavorare insieme sarà un gioco da ragazzi.

Al contrario, HomePod è l’unico smart speker prodotto da Apple, ma ciò non vuol dire che non possiate renderlo parte di una configurazione multi-room. Grazie alla tecnologia wireless AirPlay 2 di Apple, Home Pod funzionerà benissimo se abbinato a speaker realizzati da altre aziende come Naim e B&O (anche se questi tendono ad essere più costosi). Potete persino associarlo a determinati speaker Sonos, il che significa che non sarete costretti ad allestire un set-up multiroom solo con due o più Home Pod (e il portafoglio ringrazia). Ma anche se abbinare speaker di brand diversi è molto allettante, vale la pena sottolineare che un sistema multi-room tramite AirPlay 2 non è così completo o fluido come un sistema Sonos.

Quali servizi musicali utilizzate?

Qui troviamo la vera grande differenza tra i due speaker. Sonos One supporta un’ampia gamma di servizi musicali tra cui Amazon Music, Spotify, Deezer, TuneIn e Audible. Funziona anche con gli assistenti vocali Amazon Alexa e Google Assistant. Impressionante. HomePod, tuttavia, è un po’ un “negozio” chiuso. Siri è l’unico assistente vocale (ed è anche il peggiore dei tre) e Apple Music è l’unico servizio di streaming che Siri può controllare con i comandi vocali (sebbene lo speaker funzioni anche con Tidal, Spotify, TuneIn e altri). Beats 1 di Apple è anche l’unica stazione radio che potete trasmettere in streaming dal cloud; altre richiedono di utilizzare AirPlay dal vostro iPhone o iPad, ma così facendo andate a incidere sulla loro batteria. Questo non è un grosso problema se siete già all’interno di un ecosistema Apple, ma in caso contrario troverete HomePod piuttosto limitato. Non potete nemmeno configurarlo senza un dispositivo iOS e quindi gli utenti Android dovrebbero cercare altrove.

Lo controllerete con lo smartphone?

Il controllo vocale per la riproduzione musicale, che nel caso di Home Pod non è ancora disponibile in italiano, è molto utile, ma a volte risulta più comodo usare lo smartphone come telecomando. Mentre potete controllare Sonos One utilizzando Google Assistant o Amazon Alexa, potete anche farlo utilizzando l’app Sonos (come potete fare con tutti gli speaker Sonos), rinomata e apprezzata per la sua eccellente usabilità; porta infatti tutti i vostri servizi di streaming sotto lo stesso tetto e in generale è una vera gioia da usare.

HomePod è invece molto più incentrato sulla voce. Mentre l’app Apple Home include alcune impostazioni modificabili e l’app Apple Music ha comandi di base come saltare le tracce e regolare il volume, la stragrande maggioranza dei controlli viene eseguita a voce. Vale la pena notare che Siri, almeno per il controllo musicale, è un ottimo maggiordomo digitale ed è in grado di rilevare i vostri comandi anche in una stanza molto rumorosa. Se però preferite eseguire la maggior parte dei controlli utilizzando il vostro smartphone, Sonos One potrebbe essere quello adatto a voi.

Vi piace il volume a palla?

L’HomePod è il più grande dei due e, come tale, merita un posto d’onore nel salotto o in un’altra grande stanza, che riempirà di suono senza alcun problema o limiti a livello di volume. Essendo un po’ più piccolo, il Sonos One è più adatto a una cucina o sala da pranzo, sebbene il suo suono sia ancora impressionante per le dimensioni e non farà fatica a fare una buona impressione in stanze di dimensioni piccole-medie.

Verdetto: quale dovreste comprare?

Dipende davvero dalla vostra situazione. Entrambi sono speaker eccellenti, ma i fan di Apple con grandi stanze da riempire probabilmente trarranno più giovamento da HomePod che da Sonos One, nonostante il prezzo più elevato del primo. Sonos One è l’opzione più piccola, più economica, più agile e più versatile, ideale per chiunque utilizzi una vasta gamma di servizi musicali (e sicuramente quelli che utilizzano un dispositivo mobile Android). In ogni caso, quale che sia lo speaker che sceglierete, vi garantiamo che troverete molto da apprezzare in entrambi i casi.

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