Nonostante l’assenza dei contenuti video di YouTube, l’Amazon Echo Spot è uno smart display di buon livello anche se divisivo sul versante della privacy.
Continua la nostra copertura dei nuovi dispositivi Amazon Echo con Alexa che saranno disponibili in Italia a partire dal 30 ottobre. Se ieri vi abbiamo parlato del piccolo ed economico Echo Dot, la recensione di oggi è incentrata su Echo Spot, versione compatta del ben più grande Echo Show (non ancora distribuito dalle nostre parti) che è anche l’unico modello della gamma Echo dotato di un display a sbarcare in Italia.
Costruzione e primo approccio
Come definire Echo Spot? Uno smart display, una sveglia intelligente, uno smart speaker “visivo”? Definizioni a parte (che lasciano il tempo che trovano), questo originale device dal peso di 420 grammi è essenzialmente uno speaker intelligente che si appoggia sempre e comunque ad Alexa e che in più integra un display LCD circolare da 6,3cm di diametro con risoluzione di 480×480 pixel. La sezione audio è invece affidata a un minuscolo speaker da 2W di potenza e 3,5cm di diametro, con in più la possibilità di sfruttare la connettività Bluetooth in entrata e in uscita e di collegare tramite l’uscita per jack audio da 3,5mm un dispositivo esterno da controllare via Alexa.
Nella parte superiore dello Spot ci sono tre pulsanti: due per il volume e uno per attivare e disattivare il microfono. La videocamera, che si trova discretamente al centro dell’anello esterno, ha un interruttore simile, ma si trova più in profondità nelle impostazioni dello Spot. In questo momento la funzione principale della videocamera è la videochiamata (simile a quella di FaceTime o Skype), che potete fare con chiunque abbia un Echo Spot.
Per coloro che dispongono solo di uno speaker con a bordo Alexa, è possibile effettuare chiamate vocali utilizzando l’array a quattro microfoni dello Spot, sempre molto reattivo nel percepire la nostra voce anche in ambienti non del tutto silenziosi (una caratteristica, questa, riscontrata un po’ in tutti gli Echo). Le chiamate audio e video si presentano in due forme: una normale videochiamata a cui l’altra persona deve rispondere e una modalità Drop In in cui il dispositivo attiva automaticamente la chiamata.
Questa modalità può essere disabilitata dalle impostazioni per motivi di privacy, ma potrebbe essere un vantaggio per coloro che pensano di utilizzare lo Spot per chattare facilmente con parenti o amici. Tuttavia, la videocamera integrata rimane sicuramente la caratteristica più controversa dello Spot. Mentre a qualcuno piacerà la funzione di videochat, altri potrebbero avere dubbi sull’introduzione di una videocamera in casa perennemente connessa a Internet.
Mentre Amazon sostiene che il suo hardware è sicuro, sono passati solo pochi mesi da quando è stato scoperto che i Google Home Mini contenevano un bug software che attivava una registrazione audio quasi costante nelle case degli utenti. Se per voi il pensiero di avere una videocamera sempre attiva è sconcertante, potreste prendere in considerazione l’idea di disattivarla o di posizionare su di essa un nastro adesivo nero o bianco quando non è in uso, con tutto però quello che concerne l’usabilità dello Spot (e a questo punto tanto vale prendersi un Echo Dot).
Caratteristiche
Come previsto, Echo Spot ha tutte le capacità di altri dispositivi Echo che derivano dall’assistente virtuale Alexa. Dei vari comandi e di ciò che è possibile fare con la voce abbiamo parlato ieri nella recensione dell’Echo Dot, alla quale vi rimandiamo se non aveste ancora ben compreso l’utilità (più o meno grande) di questo assistente virtuale/vocale. Per iniziare a utilizzare Echo Spot, è necessario accedere al proprio account Amazon e connettersi al Wi-Fi di casa utilizzando la tastiera sul display. Tutto piuttosto semplice, anche se avremmo preferito configurare il tutto tramite l’app Alexa per iOS e Android visto che è più facile digitare su una tastiera per smartphone.
Per impostazione predefinita lo Spot mostra un quadrante analogico con le classiche lancette per secondi, minuti e ore, ma ci sono diverse opzioni per layout digitali, inclusi Onyx, Beal Teal, Modern Fuschia, un quadrante che assomiglia a un gufo e uno che sembra un disco in vinile (la nostra ovvia preferenza). Si può inoltre scorrere tra le schermate attraverso una serie di informazioni, comprese le notifiche delle skill di Alexa, eventi imminenti (se avete collegato il vostro calendario all’app Alexa) e news di tendenza tratte da un certo numero di agenzie di stampa. Queste, separate dalla sezione news in cui Alexa legge le notizie principali del giorno, sono curate da addetti Amazon piuttosto che essere basate su un algoritmo. Alcuni potrebbero apprezzare questo tocco umano, ma avremmo preferito un approccio più personalizzato.
Amazon promuove Echo Spot come un prodotto che potete mettere non solo nella camera da letto ma anche in cucina ed è facile capire quanto sia utile lo schermo per guardare i video delle ricette di YouTube mentre cucinate. Tuttavia, a causa di una continua “guerra” tra Amazon e Google (che ha visto la rimozione di YouTube da Fire Stick e Echo Show), la fonte principale di contenuti video di Internet non è disponibile su Echo Spot.
Inoltre, alcune delle skill di Alexa devono ancora utilizzare lo Spot al massimo delle sue potenzialità. La skill consigliata da Alexa per cucinare mostra le istruzioni passo-passo sullo schermo durante la lettura simultanea. Tuttavia, piuttosto che vedere le istruzioni scorrere a tempo con la voce, il testo rimane fermo mentre Alexa continua a parlare. Per vedere il resto dei passaggi sullo schermo, dovete eseguire uno scrolling manualmente, cosa non proprio ideale se avete le mani sporche come capita quasi sempre mentre si cucina.
Detto questo, la possibilità di controllare più timer con una sola occhiata al display (invece di dover chiedere ad Alexa di controllarli uno a uno come si fa su altri dispositivi Echo) è molto comoda e lo schermo ha un netto vantaggio anche quando si ascolta la musica. Per alcune canzoni vengono infatti mostrati i relativi testi sopra la copertina dell’album e l’uso del touch controllare la riproduzione è senza dubbio un aspetto positivo e gradevole a livello di usabilità.
Qualità video
Mentre la luminosità di 250 nit del display è abbastanza elevata per la visualizzazione di testo e dei quadranti, non ci sentiamo di raccomandare Echo Spot come vera e propria fonte video. Probabilmente non è un aspetto così importante da considerare per questo dispositivo come lo sarebbe per altri e, alla fine, Echo Spot deve essere giudicato più per quello che può fare, piuttosto che per quanto bene lo faccia.
A suo merito lo Spot ha comunque una resa cromatica relativamente equilibrata quando si tratta di vedere contenuti di Amazon Prime Video. Guardando la serie TV Lucifer ad esempio, le tonalità della pelle appaiono naturali e piene e anche nella non facile location del nightclub di Los Angeles lo Spot non ha esagerato nel caricare eccessivamente i rossi e gli arancioni.
Lo Spot favorisce comunque situazioni più luminose, mentre con contenuti caratterizzati da una fotografia più cupa e meno contrastata (come la serie TV Mr. Robot) è difficile distinguere, ad esempio, tra un cappotto scuro e lo sfondo immerso nella penombra. Inoltre, un po’ prevedibilmente, fatica a restituire il dettaglio generale di una scena. D’altronde lo schermo a bassa risoluzione rende difficile ottenere una visione completa e soddisfacente della trama di un abito di un personaggio o dei suoi capelli.
Qualità audio
Allo stesso modo le prestazioni sonore, sebbene migliori rispetto a quelle di Echo Dot, mancano di dettaglio e dinamica rispetto a smart speaker musicalmente più dotati come l’Echo e soprattutto l’Echo Plus. Riproducendo Power di Kanye West tramite Spotify, la gamma media non delude e il sound è abbastanza dettagliato da farci distinguere i brevi e sottili respiri che West prende prima di iniziare a cantare. Dato che la maggior parte dei contenuti audio che ascolterete dallo Spot sarà di carattere vocale, la solidità della gamma media è un aspetto più che positivo.
Anche i brani che spingono su frequenze più alte e brillanti come Lonesome Lover di Max Roach si presentano relativamente bene, sebbene alzando il volume il suono inizi a diventare un po’ troppo aspro e metallico. La gamma bassa è l’area che più chiaramente delude ascoltando musica con Echo Spot, che non restituisce un suono particolarmente penetrante o incisivo quando gli viene dato in pasto qualcosa con una gamma bassa preponderante come in ambito hip-hop o R’n’B.
Verdetto
Prodotti come Echo Spot vivono e muoiono per le loro caratteristiche. Questo è il primo smart display che testiamo e dobbiamo ammettere che il risultato finale ci ha soddisfatti, considerando anche il prezzo attualmente scontato (77,99 euro contro i 129,99 euro di listino). Ha un buon numero di funzioni utili, il display è nitido e, con il giusto quadrante, l’effetto estetico sul comodino accanto al letto o su un ripiano in cucina è decisamente apprezzabile.
Tuttavia, costa di più rispetto all’Echo Dot o all’Echo e ha il grande svantaggio, almeno per il momento, di non poter mostrare i video di YouTube (in caso contrario avremmo forse optato per la massima valutazione). Insomma, un dispositivo Alexa completo e con il plus non indifferente del display, anche se senza l’offerta momentanea del 40% di sconto su Amazon.it 130 euro iniziano a non suonare così convenienti.
© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Verdetto
Nonostante l’assenza dei contenuti video di YouTube, l’Amazon Echo Spot è uno smart display di buon livello anche se divisivo sul versante della privacy.
Pro
Display di buona qualità
Buon numero di funzioni
Design azzeccato
Riproduzione vocale soddisfacente
Contro
La videocamera non è il massimo per la privacy
Mancano i contenuti di YouTube
Come device audio non è il massimo
Scheda tecnica
Dimensioni: 104 mm x 97 mm x 91 mm
Peso: 420 grammi
Disdplay: LCD touch da 2,5’’ e 480×480 pixel
Uscita audio: 3,5mm
Connettività: Bluetooth, Wi-Fi n dual-band
Prezzo: 129,99 euro
Sito del produttore: www.amazon.it
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.