Accessori Featured home Prove What Hi Fi

Amazon Echo Dot: Alexa in formato mini funziona

Echo Dot

Echo Dot con Alexa è lo smart speaker di Amazon più piccolo ed economico e, come previsto, rimane un dispositivo poco adatto alla riproduzione musicale.

Proprio nelle scorse ore Amazon ha annunciato l’arrivo in Italia per il 30 ottobre di quattro smart speaker della gamma Echo con a bordo l’assistente vocale Alexa. Di questi Echo Dot è il modello più piccolo ed economico (59,99 euro, ma se lo prenotate ora vi costa 35,99 euro) e può quindi essere considerato la versione “amazoniana” del Google Home Mini, ovvero uno smart speaker essenziale che non si acquista certo per le sue velleità audio ma per sfruttare il relativo assistente vocale.

Costruzione e caratteristiche

L’Amazon Echo Dot, estremamente compatto ma non portatile (non ha infatti una batteria interna), funziona come un dispositivo autonomo a comando vocale che dà accesso a tutto ciò che l’assistente Alexa di Amazon può fare. Le possibilità a disposizione dell’utente vanno da quelle di base, come aggiornamenti meteo o il controllo della musica, a competenze più avanzate come impostare sveglie, controllare dispositivi smart home compatibili, effettuare chiamate vocali e inviare messaggi dettati e aprire app come Just Eat.

L’utilizzo di Echo Dot è semplicissimo. Basta collegarlo alla rete Wi-Fi di casa, scaricare l’app Amazon Alexa sul vostro smartphone o tablet… e scaldare le corde vocali. Questo piccolo smart speaker dal peso di soli 300 grammi e del diametro di 10 cm ha al suo interno sette microfoni per assicurarvi che possa sentirvi anche in ambienti rumorosi e un piccolo driver integrato da 41mm per la riproduzione audio. Non manca un’uscita audio da 3,5mm per collegare il Dot a un dispositivo esterno e, sulla parte superiore, troviamo i pulsanti per spegnere il microfono (altrimenti sempre attivo), per abbassare o alzare il volume e un pulsante Azione. L’Amazon Echo Dot è anche un classico speaker Bluetooth e può quindi essere utilizzato per riprodurre audio da una qualsiasi sorgente Bluetooth in modalità wireless, anche se in questo caso non bisogna aspettarsi chissà quali prestazioni sonore.


Echo Dot

Ma più dettagliatamente cosa possiamo chiedere ad Alexa tramite Echo Dot e qualsiasi altro dispositivo che supporta questo assistente virtuale? Oltre a quanto già accennato, la lista di richieste è davvero amplissima e destinata a crescere con il tempo, ma già ora possiamo chiedere informazioni sul traffico, cercare un termine su Wikipedia e ascoltare i risultati con la voce di Alexa, sapere che film ci sono al cinema oggi, aggiungere un prodotto alla lista della spesa, mettere un timer per la cottura di un cibo, ascoltare un ebook o una musica rilassante, farsi recitare una poesia famosa o chiedere di farci ascoltare le canzoni più in voga del momento tramite Spotify o Amazon Music.

Certo, sono tutte cose che si possono fare con un browser, un’app e uno smartphone (o un PC) ed è anche per questo che l’utilità di questi assistenti virtuali rimane superflua per molti utenti, ma in ambiente domestico, quando non si vuol fissare continuamente uno schermo e si vuole rimanere più liberi, l’interazione vocale può tornare utile, soprattutto in ottica smart home per abbassare o alzare la temperatura se si ha un termostato compatibile, o accendere o spegnere le luci di una stanza quando si hanno le mani occupate o si è lontani dall’interruttore (per esempio quando si è a letto).

Qualità audio

Siamo di fronte a uno smart speaker abbastanza valido nel sentire e capire i nostri comandi vocali, cosa che fa molto meglio dei modelli di prima e seconda generazione (qui siamo infatti alla terza), ma come accennato prima la qualità audio non è il suo forte, così come non lo è nemmeno per il Google Home Mini. Va bene per ascoltare le risposte di Alexa, ma il discorso cambia quando lo si vuole utilizzare per ascoltare musica. Se puntate a uno speaker Amazon con Alexa anche in ottica musicale, vale davvero spendere 20 o 40 euro in più (a seconda che lo prenotiate ora o lo acquistiate in seguito) e puntare direttamente sul modello Echo.

Echo Dot

Se invece non fate particolari distinzioni tra Alexa e Google Assistant e volete spendere il meno possibile, il Google Home Mini offre una resa audio più piena e dettagliata sul parlato, mentre come prestazioni musicali le differenze sono molto più sottili. Dove l’Echo Dot ha più senso è nella connessione con altri dispositivi Hi-Fi o Home Cinema del vostro impianto che supportano Alexa, in modo da controllarli tramite comandi vocali.

L’uscita da 3,5 mm e la connettività Bluetooth consentono infatti di inviare musica da e verso Dot e di creare un sistema multi-room di base per riprodurre musica simultaneamente su più dispositivi Alexa. I brand che supportano queste funzionalità includono Harman Kardon, LG, Onkyo e Sonos. Per impartire comandi più complessi, bisogna però stare attenti alla formulazione delle domande.

Alexa infatti può andare in crisi se non vi approcciate alla domanda come si aspetta. Sicuramente non abbiamo ancora raggiunto un vero e proprio livello conversazionale con questi dispositivi dotati di intelligenza artificiale, che sfruttano il machine learning per imparare e migliorare con il tempo la comprensione del linguaggio naturale. Possiamo se mai definire quella con Echo Dot come una “chiamata e risposta” rispetto a una vera e propria conversazione.

Se poi Alexa è in vantaggio per quanto riguarda la compatibilità con altri dispositivi e servizi, riteniamo che Google Assistant sia leggermente più avanti quando si tratta di richieste basate sulla ricerca, anche se trattandosi di Google questo non suona certo come una sorpresa.

Verdetto

Quello che vedete quando lo osservate è in gran parte ciò che otterrete dall’Amazon Echo Dot e questa è una cosa positiva. Il Dot è infatti un assistente vocale essenziale ed economico venduto a un prezzo molto prezzo accessibile e con un cuore vocale e artificiale (Alexa) che comprende l’italiano meglio di quanto potessimo aspettarci.

Per l’ascolto di voce e parlato funziona abbastanza bene e quindi, se state cercando di aggiungere il controllo vocale al vostro sistema di smart home o di intrattenimento, è difficile non considerare Echo Dot come una proposta conveniente. Per quanto riguarda l’ascolto musicale, ne sconsigliamo invece l’acquisto e approfondiremo questo aspetto nelle successive recensioni di Echo ed Echo Plus, smart speaker certamente più adatti a diventare dei compagni musicali domestici.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Verdetto

Echo Dot con Alexa è lo smart speaker di Amazon più piccolo ed economico e, come previsto, rimane un dispositivo poco adatto alla riproduzione musicale.

Pro
Economico e facilissimo da usare
Buona comprensione dei comandi vocali
Molti dispositivi compatibili
Uscita audio da 3,5mm

Contro
Non è uno speaker adatto alla musica
L’intelligenza artificiale potrebbe essere più avanzata

Scheda tecnica
Dimensioni: 99x99x48mm
Peso: 300 grammi
Uscita audio: 3,5mm
Connettività: Bluetooth, Wi-Fi n dual-band
Prezzo: 59,99 euro
Sito del produttore: www.amazon.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest