Nonostante sia inferiore per alcune caratteristiche rispetto agli iPhone Xs e Xs Max, iPhone Xr potrebbe in realtà fungere da storico spartiacque per Apple… e non solo.
Disponibile da alcuni giorni anche in Italia, iPhone Xr è attualmente il melafonino top di gamma più “economico” nella line-up di Apple, contando la scomparsa nel catalogo di iPhone X. Non il più economico in assoluto (Apple vende infatti ancora iPhone 8/8 Plus e iPhone 7/7 Plus), ma chi oggi vuole un iPhone di fascia alta e non può/vuole spendere le cifre richieste da iPhone Xs e Xs Max può trovare in iPhone Xr un valido sostituto, anche se continuiamo a parlare di un dispositivo che parte da 889 euro e arriva a 1059 euro nella versione da 256 GB.
Fa quasi sorridere insomma usare l’aggettivo “economico” per simili cifre, ma tant’è. Non vogliamo tanto parlare di prezzi però, quanto più del significato e dell’impatto che uno smartphone simile potrebbe avere su Apple e sull’intero mercato mobile nei prossimi mesi e anni. L’occasione per farlo ci è data da un’interessante riflessione di Wayne Lam, analista di IHS Markit esperto in dispositivi mobile.
“Ciò che Apple ha fatto con il design di iPhone Xr è di riconoscere implicitamente che dopo un decennio di lancio di nuovi modelli di iPhone, i loro smartphone di fascia alta hanno ormai raggiunto un punto in cui le prestazioni e il set di funzionalità sono andati oltre le esigenze del consumatore medio”, dichiara Lam. “Ecco perché l’obiettivo di iPhone Xr è quello di toccare tutte le giuste corde del consumatore mainstream, come un display di grandi dimensioni, un processore veloce, una lunga durata della batteria e, soprattutto, un prezzo avvicinabile e non per lo più proibitivo come quello dei fratelli maggiori”.
“Nel suo libro The Innovators Dilemma, il professore della Harvard Business School Clayton Christiansen ha esposto la teoria dell’innovazione disruptive. Attingendo da questa teoria, possiamo vedere che la linea di prodotti iPhone ha progredito talmente tanto nel mercato da aver superato il livello di prestazioni richiesto anche dalla fascia alta del mercato”.
Mentre c’è ancora una forte domanda di smartphone premium, chi guida il marketing di Apple ha capito che la maggior parte dei consumatori non seguirà Cupertino nel territorio così elitario dei nuovi iPhone Xs e Xs Max. Il design di iPhone Xr riflette proprio questa volontà, mostrando il tentativo di Apple di bloccare in qualche modo questa tendenza disruptive prima che altri possano farlo al suo posto.
Con i suoi compromessi rispetto ai modelli Xs (principalmente il display LCD al posto di OLED e una sola fotocamera posteriore), iPhone Xr dimostra come il mercato globale degli smartphone sia maturato e, in alcune parti del mondo, sia diventato ormai saturo. Perché continuasse a essere un produttore di massa e un marketer di iPhone, Apple doveva prendere una decisione diversa rispetto agli anni passati e il risultato è stato proprio iPhone Xr, progettato per colpire il “punto debole” della domanda del mercato dei consumatori di smartphone.
A detta di Lam, l’aspetto più interessante di iPhone Xr sono le seguenti funzionalità, che dimostrano come in effetti i plus di iPhone Xs e Xs Max rischino di interessare solo una parte sempre più esigua del mercato.
Dimensioni del display superiori alla qualità
Il compromesso progettuale fatto per ragioni di costo è stata la scelta di un display LCD da 6 pollici, decisamente meno costoso del display OLED sugli iPhone Xs. Tuttavia, Apple si è sforzata di creare un display LCD dai bordi sottilissimi e di fornire una gamma cromatica che rivaleggia con i migliori display LCD sul mercato. Questa scelta progettuale indica come molti consumatori non siano in grado di distinguere realmente tra le varie tecnologie alla base dei display e la qualità di riproduzione dei colori e che, alla fine, colpisce molto di più uno schermo di grandi dimensioni che non quello che ci sta dietro (e ci riferiamo anche alla risoluzione inferiore del display di iPhone Xr).
Fotocamera migliore grazie al software
IPhone Xr è dotato di una singola fotocamera posteriore al posto delle due di iPhone Xs e Xs Max. Mentre due fotocamere sono chiaramente migliori di una, Apple si è impegnata molto sulla fotografia computazionale per sfruttare al meglio questo sistema a singola camera. Al centro di tutto c’è il nuovo processore A12 Bionic, che è lo stesso di quello trovato negli iPhone Xs e, visti i primi ed entusiastici test fotografici di iPhone Xr apparsi in rete, ciò dimostra che qualsiasi funzionalità (anche in assenza di un hardware più evoluto) può essere migliorata con una potenza di calcolo sufficiente.
Manca il 3D Touch… ma ne sentiremo la mancanza?
Un altro compromesso fatto da Apple per limitare i costi di produzione consiste nella scomparsa a bordo di iPhone Xr del 3D Touch. Questa funzionalità di interazione touch è entrata nell’ecosistema Apple con iPhone 6S, ma dopo aver analizzato quattro anni di dati sul comportamento dei consumatori è chiaro come questa feature (forse anche per colpa degli sviluppatori di app che l’hanno un po’ snobbata), sia stata tristemente sottoutilizzata. La risposta di Apple a ciò è stata appunto la rimozione dello strato da applicare sotto il display per 3D Touch (che aggiungeva circa 10 dollari ai costi di produzione), sostituto da interazioni simili con il display sfruttando il motore aptico di iPhone Xr per imitare le interazioni 3D-touch.
Miglioramenti della velocità LTE trascurabili per i consumatori
IPhone Xr monta un modem LTE CAT-12 contro quello CAT-16 degli iPhone Xs, che assicura teoricamente velocità di download massime di 1 Gbps. Anche in questo caso il consumatore medio o non conosce minimamente le differenze tra i due standard o comunque non è ancora interessato a raggiungere simili velocità (e poi dove e con quale operatore?) in mobilità, soprattutto quando il 5G si avvicina sempre di più e quindi anche gli iPhone Xs e Xs Max rischiano di apparire come modelli già vecchi persino agli occhi del super appassionato.
Se quindi l’importanza di iPhone Xr per Apple come smartphone “per la massa” è chiara ed evidente (anche se saranno i dati di vendita a dirlo con certezza), il modello iPhone Xr rischia inevitabilmente di contagiare i principali contendenti di Cupertino, come capita quasi sempre quando Apple lancia un’importante novità. È notizia di ieri ad esempio che Samsung potrebbe proporre tre Galaxy S10, con il terzo modello meno costoso e privo di alcune feature premium (display curvo, scanner di impronte digitali incorporato nel display). E non stupiamoci se nei prossimi mesi altri brand seguiranno questo esempio, puntando su un super top di gamma dal display molto ampio, su un top di gamma più piccolo e su un “semi” top di gamma dal prezzo più abbordabile.
Il che ci porta alle solite domande che ci facciamo ormai da un paio d’anni. Vale davvero la pena spendere quasi uno stipendio medio (in Italia, sia chiaro) per uno smartphone di fascia altissima quando già con un medio gamma si possono fare praticamente le stesse cose a un terzo del prezzo? E soprattutto. Tra qualche anno avranno ancora senso smartphone come i successori di iPhone Xs Max (che potrebbero tranquillamente sfiorare i 2000 euro visto il recente andamento dei prezzi), le cui feature esclusive interesseranno sempre meno il consumatore medio?
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