Dopo il Galaxy Fold di Samsung anche Huawei ha mostrato con il Mate X il suo primo smartphone pieghevole. E siamo solo all’inizio.
Lo smartphone pieghevole Galaxy Fold di Samsung è riuscito a mantenere su di sé i riflettori della stampa specializzata e generalista solo per pochi giorni, visto che alla partenza del Mobile World Congress 2019 di Barcellona sono stati diversi i produttori che hanno annunciato i loro modelli di smartphone “foldable”. Tra questi, ed escludendo per ora i prototipi come quello di Xiaomi e TCL, il più importante è stato senza dubbio il Mate X di Huawei, smartphone completamente pieghevole già pronto per il 5G che molto probabilmente è anche più intrigante rispetto al Galaxy Fold.
Abbiamo già parlato del Mate X nella news di ieri, ma i nostri colleghi di What Hi-Fi? hanno potuto tenerlo tra le mani per un po’ di tempo in quel di Barcellona e queste sono le loro prime impressioni.
Prezzi e disponibilità
Prima però di entrare nel dettaglio, occorre ricordare che il Mate X arriverà sul mercato a metà anno e costerà in Italia la bellezza di 2299 euro, quasi tre volte più di qualsiasi dei precedenti smartphone del produttore cinese; un prezzo tra l’altro che rende il Samsung Galaxy Fold quasi “conveniente” con i suoi circa 2000 euro. Inutile dire che le preoccupazioni della rete all’indomani degli oltre 1000 euro di iPhone X sembrano ormai quisquiglie di fronte a prezzi simili.
Display e design
Il punto nevralgico di questo smartphone 5G pieghevole è il design del display OLED FullView da 6,6 pollici che si sviluppa come un libro su una dimensione di 8 pollici simile a quella di un piccolo tablet. Per “sbloccare” lo schermo extra, è sufficiente premere un pulsante sul retro per rilasciare la parte posteriore del display. Ciò che impressiona immediatamente è la parte anteriore del display, che misura 6,3 pollici rispetto al modesto display anteriore da 4,6 pollici del Samsung Galaxy Fold e che è caratterizzata da cornici molto sottili in confronto a quelle ben più spesse del Galaxy Fold.
La parte posteriore crea un secondo schermo da 6.4 pollici più sottile (rimane spesso 5,4 mm una volta aperto), che può essere usato individualmente o in contemporanea con il display anteriore per, ad esempio, guardare video in un aspect ratio di 21:9. Una barra verticale abbraccia la parte sinistra dello schermo posteriore racchiudendo tutto, dall’interno dello smartphone al sistema a tripla telecamera, dalla combo pulsante di accensione/scanner di impronte digitali fino alla porta di ricarica USB-C.
Huawei non vuole che l’utente debba preoccuparsi della durata del meccanismo di cerniera proprietario Falcon Wing inserito tra i due schermi, visto che a quanto pare il Mate X ha sopportato fino 100.000 piegamenti negli stress test eseguiti in laboratorio. Ciò sembra credibile considerando che il portatile, pur se molto sottile, è anche solido, ma possiamo solo sperare che sia il meccanismo a cerniera, sia il pulsante di rilascio possano resistere alla routine quotidiana per un certo numero di anni.
Funzionalità e usabilità
Alimentato da un processore Kirin 980 accoppiato con un modem Balong 5000 5G, il Mate X consente di scaricare un film da 1 GB in soli tre secondi. Velocità elevatissime, anche se ci vorrà un po’ di tempo dopo il lancio prima di vedere reti capaci di tali picchi in fase di download. In ogni caso colpisce sapere che il Mate X è capace di simili prestazioni. Un modem 5G e uno schermo di questo genere potrebbero far sorgere segnali di allarme sulle prestazioni della batteria. Fortunatamente, Huawei ha inserito due batterie all’interno del Mate X per una potenza combinata di 4500mAh, con in più la tecnologia proprietaria SuperCharge che può ricaricare Mate X dallo 0% all’85% in soli 30 minuti.
Eseguendo una versione personalizzata di Android con un’interfaccia ottimizzata per passare in millisecondi dalla modalità tablet a quella smartphone, qualsiasi operazione fatta sul Mate X appare davvero molto fluida, almeno da quanto si è potuto vedere a Barcellona (e tenete conto che la versione del software non era certo quella definitiva). EMUI, la skin personalizzata di Huawei applicata ad Android, introduce alcune funzionalità 2-in-1 fondamentali come il multitasking in split screen. Potremmo addirittura vedere un’esperienza del sistema operativo in stile desktop? Perché no? Dopotutto, il CEO di Huawei Richard Yu ha affermato che Mate X in formato tablet sarebbe l’ideale per l’editing di documenti con mouse e tastiera.
Fotocamere
I dettagli del triplo modulo fotografico del Mate X sono attualmente scarsi e l’apertura dell’app della fotocamera è stata vietata nella sessione pratica e possiamo comunque fare alcune osservazioni sulle abilità fotografiche del Mate X. Come è stato rivelato nella conferenza stampa, non esiste una fotocamera frontale, ma solo tre obiettivi Leica collocati sul retro.
Se vi state chiedendo come farete a scattarvi il vostro seflie quotidiano, non temete. La flessibilità del design pieghevole significa che il singolo sistema può svolgere il ruolo di entrambe le fotocamere anteriori e posteriori. Considerando che i moduli posteriori sono quasi sempre superiori in termini di risoluzione e qualità, in realtà quella di Huawei sembra una mossa assolutamente positiva.
Verdetto iniziale
Sono ancora i primissimi tempi per il Huawei Mate X e per gli smartphone pieghevoli in generale e anche per questo ci sono già dubbi sulla durabilità del meccanismo di piegamento del display, senza poi contare che al momento non si sa nulla sulle prestazioni della fotocamera e dell’audio. Su quest’ultimo aspetto tra l’altro nessuno sembra sapere nemmeno se il Mate X avrà un jack per le cuffie o meno. Inoltre, visto il prezzo, questo non è esattamente uno smartphone per le masse.
Ma di fronte alle prime impressioni il Mate X è certamente uno dei dispositivi portatili del 2019 sul quale vorremmo mettere le mani al più presto e finalmente, dopo quella bruttura imbarazzante del Royole FlexPai visto al CES 2019, il concept di uno smartphone pieghevole comodo, bello da vedere, sottile e completo è finalmente arrivato a maturazione.
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