Col quarto capitolo il franchise apriva le bombole di NOS che ancora oggi a distanza di 10 anni non sembrano essersi scaricate. UHD Universal Pictures HE
In Fast & Furious solo parti originali il pilota da brivido ed esperto di car tuning Dominic Toretto (Vin Diesel) si separa dalla banda e dall’amata Letty (Michelle Rodriguez) dopo un colpo andato male per le strade della Repubblica Dominicana.
Nascosto a Panama con profilo defilato da meccanico di quartiere, Toretto rientra negli Stati Uniti dopo aver saputo della morte violenta di Letty. Deciso a vendicarsi e annientare mandante ed esecutore incrocia nuovamente la strada con Brian O’Conner (Paul Walker), reintegrato nell’FBI. L’obiettivo di entrambi è uno dei più potenti e misteriosi trafficanti di droga della costa occidentale, Arturo Braga, ma per entrare nelle sue grazie occorre dimostrare al luogotenente Ramon Campos (John Ortiz) di essere i migliori piloti su piazza.
Col fiato sul collo della polizia Dominic ha poco tempo per colpire ed evitare il carcere, unendo le forze con O’Conner si troveranno a combattere contro l’esercito di Braga.
Dopo l’esplosivo esordio ai botteghini di Fast & Furious nel 2001 i due film che seguirono vissero almeno in parte sugli allori del successo del capostipite, benché orfani del personaggio cardine di Toretto e in parte di O’Conner. Di fatto Vin Diesel desiderava che il quarto capitolo fosse a tutti gli effetti il vero sequel del primo film ma alla fine la sceneggiatura di Chris Morgan è risultata più corale e lo stesso regista Justin Lin ha preferito non disconnetterlo del tutto da 2 Fast 2 Furious e Tokyo Drift.
Anche se non vi aveva avuto nulla a che fare Morgan propose un’avventura che tornava a sfruttare la gara tra piloti per dimostrare il proprio valore sul campo, idea già messa in gioco nel secondo film anche se in questo caso con budget molto più importante. Massacrato dalla critica, Fast & Furious solo parti originali fu uno dei più grandi successi commerciali del 2009, forte di 85 milioni di dollari di budget. A conti fatti portò a casa circa 360 milioni, somma cui vanno aggiunti gli introiti dal mercato Home Video pari a circa 48 milioni facendo sfondare quota 400 milioni di dollari worldwide.
Tamarro, caotico e roboante come e più che in passato, Fast & Furious solo parti originali non è un film memorabile per quello che racconta ma per come ha saputo raccontarlo. Il regista Justin Lin, da tempo feticcio del franchise tra produzione, scrittura e direzione, ha saputo dare vita a un’opera fracassona e senza cinture di sicurezza che sa come entusiasmare gli amanti dell’action.
Il nuovo incontro-scontro tra O’Conner e Toretto richiesto a gran voce dai fan giungeva 8 anni dopo il film diretto da Rob Cohen, in uno dei suoi periodi di massima ispirazione artistica (dello stesso periodo XXX e Stealth – Arma suprema). Fast & Furious solo parti originali è caos controllato, una perfetta macchina da guerra fabbrica soldi che diverte con la giusta dose d’ironia e una valanga di sequenze da brivido.
Poco importa delle performance recitative di Walker, Diesel & compagni (nel cast l’allora misconosciuta Gal Gadot / Wonder Woman), qui la fanno da padrone motori, NOS, car tuning, hip-hop e cosce al vento: la giusta mescola di gomme per bruciare migliaia di chilometri di successo planetario ripartendo proprio da questo quarto, fondamentale capitolo della saga.
VIDEO
Girato interamente analogico con hardware da urlo (Arriflex 235, Arriflex 435, Panavision Panaflex Lightweight e Panaflex Millennium XL2) di cui non sappiamo la sensibilità ASA, si è poi giunti a Digital Intermediate 2K. Al netto del rescaling 4K il salto di qualità qui è netto e appagante, grana di fondo inequivocabilmente presente e graffiante lasciando la sensazione che non siano stati impiegati filtri di sorta. Aspect ratio 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66.
La visione conferma fin da subito il migliore dettaglio non solo in primo piano, portando le immagini a un nuovo livello di resa d’insieme che farà la felicità dei possessori di schermi di grandi dimensioni. La fine pasta del girato su pellicola è una gioia per gli occhi su cui ci sentiamo di sconsigliare la chiamata in causa di qualsiasi filtro digitale di correzione offerto dalla catena hardware.
La tenuta di strada del materiale filmico è pari anche nelle transizioni notturne. Tra le tante la gara per entrare a far parte della scuderia di Braga, la doppia folle corsa per il tunnel scavato nella montagna che separa Messico da Stati Uniti, specie la seconda che oltre alla velocità chiama in scena esplosioni di tutto rispetto.
Siamo decisamente in zona reference per molto materiale, avvantaggiati grazie all’HDR-10 wide color gamut che lascia respirare di più la palette cromatica, con elementi sontuosi e saturi così come i neri profondi. Più significativo il risalto anche sui fondali, con ulteriore diversificazione dei punti luce e diversa compressione del gamma dinamica per cui per esempio anche le nuvole hanno maggiore consistenza. Uno dei prodotti che dimostrano il livello di qualità raggiungibile in UHD anche partendo da materiale non 4K nativo.
AUDIO
Il DTS 5.1 lossy (754 kbps) italiano è invece lo stesso della versione FHD. Anche mettendosi d’impegno a livellare fronte e retro aumentando il volume master e favorendo ulteriormente la codifica lo spettacolo purtroppo ne risente. Una certa chiusura e piattezza del fronte anteriore impedisce anche ai dialoghi di risaltare a dovere dal centrale, con poca dinamica e basso impatto del pur sempre ottimo cartello doppiatori. Il subwoofer e la sezione rear hanno momenti di accettabile risalto ma il confronto con la traccia originale è impietoso e dimostra quanto scarso significato alle immagini si restituisce se non si considera più rispettosamente il suono.
Impegno in tal senso è stato invece profuso per la proposta in originale con un esplosivo DTS:X, da subito con apertura della scena sonora e un ascolto nettamente più cinematografico. Effetti, elementi direzionali, presenza scenica complessiva con subwoofer che alimenta tutti i motori che transitano sullo schermo, nessuno escluso. Una parata di elementi sonici che già nell’assalto iniziale stordisce senza ritegno. Il DTS:X tedesco non è allo stesso livello. Un vero peccato che a frenare la corsa sia di nuovo l’audio.
EXTRA
Sul disco UHD il commento del regista Justin Lin, sottotitolato. Sul BD-50 incluso nella confezione si ritrovano i medesimi supplementi e medesimo disco già venduto in precedenza.
In ricordo di una gran bella amicizia
TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray FHD disponibile su DVDStore.it
Qualità delle immagini
HDR-10 wide color gamut
Strepitoso DTS:X inglese
Commento regista sul disco UHD
DTS lossy italiano inadeguato
Tutti gli extra del passato
Durata: 107'
Anno di produzione: 2009
Genere: Action
Regia: Justin Lin
Interpreti: Vin Diesel, Paul Walker, Jordana Brewster, Michelle Rodriguez, John Ortiz, Laz Alonso, Gal Gadot, Jack Conley, Shea Whigham, Liza Lapira, Sung Kang, Don Omar, Mirtha Michelle, Greg Cipes, Tego Calderon
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Italiano, spagnolo, turco DTS 5.1; Inglese, tedesco DTS:X
Sottotitoli: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, turco
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