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Auricolari true wireless Apple AirPods Pro – La recensione

airpods pro

Con gli AirPods Pro Apple compie il grande (e inevitabile) salto nel settore degli in-ear ture wireless con cancellazione del rumore. Sarà un altro successo?

Anticipati da alcuni rumor con tanto di immagini “ufficiose”, ecco gli AirPods Pro, la terza generazione degli auricolari true wireless di Apple disponibili da alcuni giorni anche in Italia a 279 euro. Per quanto possano essere stati divisivi, gli AirPods originali sono stati sicuramente un successo. Apple, nonostante un prezzo non proprio per tutti (ora quelli di seconda generazione si trovano online anche a 140-150 euro), li definisce come gli auricolari più popolari al mondo (e non ne dubitiamo), ma nonostante ciò i due primi modelli sono tutt’altro che perfetti.

Quello di seconda generazione ad esempio ha portato con sé un leggerissimo miglioramento nella qualità del suono, ma sono ancora lontani dal fornire la soddisfazione sonora dei migliori modelli true wireless in commercio. L’approccio a taglia unica inoltre potrà aver soddisfatto molti ma non tutti, visto che alcune persone non sono mai riuscite a utilizzare gli AirPods senza farli cadere dalle orecchie al minimo movimento della testa. E mentre alcuni ne hanno apprezzato il design non in-ear perché poco invasivo, la completa mancanza di un isolamento acustico passivo o di un sistema di cancellazione del rumore li ha resi inadatti in determinati scenari.

Tutti problemi che Apple ha cercato di affrontare con gli AirPods Pro, che non sostituiscono ma si collocano al di sopra degli modelli esistenti. Combinando la magia degli AirPods originali con la cancellazione attiva del rumore, Apple spera di avere un altro mega successo tra le mani. Ci sarà riuscita o là fuori ci sono auricolari true wireless che suonano meglio e costano meno?


Design

Anche se non si possono negare le somiglianze tra gli AirPods di seconda generazione e gli AirPods Pro (la finitura bianca lucida, lo stelo sporgente e il corpo “bulboso”), ci sono anche delle chiare differenze. La più ovvia è il passaggio a un form-factor tipicamente in-ear, con le piccole punte in silicone che sono però più corte in lunghezza e di forma ellittica rispetto a quelle tradizionali rotonde più lunghe a cui siamo abituati. Lo stelo è invece più corto di quello degli AirPods precedenti e rende gli AirPods Pro leggermente meno evidenti quando indossati.

Laddove gli AirPods esistenti si controllano (per il poco che si può fare) tramite un singolo o doppio tap, i controlli degli AirPods Pro sono stati spostati sugli steli, che ora contengono dei sensori di forza simili a piccoli switch. Una pressione rapida su uno stelo mette in pausa o riprende l’ascolto (o risponde a una chiamata in arrivo), mentre con una pressione doppia si va al brano successivo e con tre pressioni a quello precedente. Una pressione prolungata invece serve per passare tra le modalità di cancellazione del rumore.

A dire il vero questo è un aspetto degli AirPods Pro del quale non siamo ancora convinti, con le pressioni che si dimostrano un po’ difficili da eseguire (bisogna farci l’abitudine). Quando camminiamo o siamo in bicicletta ad esempio (soprattutto ora che si avvicina l’inverno e che si iniziano a indossare i guanti), trovare con le dita il punto esatto dove premere non è proprio il massimo della comodità, mentre in precedenza con il tap era tutto molto più immediato. Dopo diversi giorni di prove le cose migliorano, ma da questo punto di vista gli utenti più sportivi rimpiangeranno un po’ i due modelli precedenti.

Non rimpiangeranno invece (anzi, la accoglieranno a braccia aperte) la certificazione IPX4 per la resistenza al sudore e alla pioggia (non nuotateci in mare o in piscina però!). Su questo versante gli AirPods Pro non sono “resistenti” come auricolari true wireless dalla chiara natura sportiva come i Jaybird Vista e anche se per esperienza personale non abbiamo mai avuto problemi a sudare (anche molto) con i precedenti AirPods nelle orecchie, questa certificazione è certamente benvenuta.

Gli AirPods Pro rimangono però bene in posizione mentre si corre? La risposta è sì. Contando anche che nella confezione ci sono due ear-tip di dimensioni diverse (Small e Large) e che già quelle di misura Medium di default dovrebbero adattarsi bene alla maggior parte delle persone, nel nostro caso, usando quelle Medium, non abbiamo avuto problemi di sorta correndo, andando in bicicletta e facendo esercizi in palestra.

Tra l’altro Apple ha inserito una procedura nel menu degli AirPods accessibile dalla sezione Bluetooth in Impostazioni che riproduce cinque secondi di musica per capire se l’ear-tip scelto è quello giusto per le nostre orecchie. Il test ci ha confermato che gli ear-tip di default andavano bene (e in effetti ce li sentivamo stabili e comodi), ma in caso contrario la procedura suggerisce di cambiare ear-tip fino a quando non si trova quello giusto e può anche verificarsi il caso di un ear-tip di una dimensione in un orecchio e uno più grande o più piccolo nell’altro orecchio.

Gli AirPods Pros inoltre presentano una serie di prese d’aria che consentono all’aria di passare tra l’orecchio e il mondo esterno. Potrebbe sembrare strano, ma questa trovata di design riduce quella sensazione “pressurizzata” che spesso si prova con molti auricolari in-ear. Ne risulta un comfort molto pronunciato, anche grazie al peso davvero minimo (5,4 grammi) di ciascun auricolare.

Caratteristiche

La novità più importante e attesa degli AirPods Pro è, ovviamente, la cancellazione del rumore e la sua implementazione da parte Apple è decisamente particolare. Ogni auricolare integra due microfoni: uno all’esterno per rilevare il rumore in arrivo che viene poi eliminato dall’anti-rumore e uno all’interno che rileva qualsiasi rumore in entrata e analizza anche il modo in cui la musica risponde alla geometria unica del nostro orecchio. La cosa più impressionante è che la cancellazione del rumore viene continuamente regolata (Apple parla di 200 volte al secondo) e, a quanto ci risulta, questa è un feature esclusiva per gli AirPods Pro che non abbiamo mai visto in nessun altro auricolare (true wireless o meno).

Il risultato è una cancellazione del rumore molto efficace. Rumori prevedibili e costanti come quello di un treno in movimento sono più o meno eliminati del tutto, mentre i suoni meno prevedibili come le chiacchiere in ufficio e un martello pneumatico per strada si riducono a un sussurro. Stando poi vicino a un PC con ventole piuttosto rumorose, il loro “ronzio” scompare quasi completamente quando attiviamo la cancellazione del rumore. Inoltre, non c’è alcuna interruzione nel suono quando questa si attiva o disattiva e non si percepisce nemmeno alcun cambiamento significativo nel carattere sonoro.

Come poi promesso da Apple, non abbiamo mai avuto la sensazione che l’aria venisse “risucchiata” dalle orecchie come capita invece con altri auricolari simili. Apple, a differenza di Sony e altri produttori, ha però ignorato la tendenza a offrire vari livelli di cancellazione del rumore. Qui infatti la si attiva o la si disattiva con l’unica eccezione rappresentata dalla modalità Trasparenza, che consente ai suoi esterni di essere percepiti (più che altro per ragioni di sicurezza quando si è in strada).

Molte cuffie e auricolari con cancellazione del rumore attiva hanno una funzione simile, ma spesso ha un che di innaturale e sintetico, con alcuni suoni amplificati più forti di altri e la fusione tra rumore esterno e musica apparentemente poco corretta e sbilanciata. La modalità Trasparenza degli AirPods Pro, tuttavia, offre una naturalezza incredibile, quasi come se si stessero indossando gli AirPods originali. Questo, ancora una volta, è dovuto alle prese d’aria e all’elaborazione continua del sistema di cancellazione del rumore.

Alla base dell’intera esperienza c’è lo stesso chip H1 integrato negli AirPods di seconda generazione. Chip già noto e apprezzato per le sue impeccabili prestazioni wireless e per un pairing Bluetooth estremamente rapido. Stabilità e rapidità che si riconfermano tali anche negli AirPods Pro, con i quali non abbiamo mai sperimentato alcuna disconnessione dal nostro iPhone 11 Pro Max (l’associazione con lo smartphone è poi immediata non appena infiliamo anche un solo auricolare nell’orecchio).

Il chip H1 consente inoltre di attivare Siri tramite voce, cosa che però può essere fatta anche premendo il sensore direttamente sugli auricolari. La durata della batteria è di circa cinque ore per gli auricolari, con altre 19 ore aggiunte dalla custodia di ricarica wireless. Questa è più allungata (ma anche più bassa) di quella degli AirPods, ma rimane sempre molto compatta e comoda da mettere in tasca e, dopo soli cinque minuti di ricarica, si ha a disposizione un’ora di autonomia.

Qualità audio

Il test audio non può non prendere in considerazione un confronto con i Sony WF-1000XM3, tra i migliori auricolari true wireless con cancellazione del rumore (se non i migliori) disponibili oggi sul mercato (si trovano ormai online anche a meno di 230 euro). La prima impressione, con l’ultimo album dei Korn streammato da Spotify, è di un sound molto più grosso, profondo e ricco d’impatto rispetto agli AirPods di seconda generazione, con bassi estesi ma agili che mostrano di avere l’autorità necessaria per reggere l’impatto devastante della band americana.

Il carattere sonoro degli AirPods Pro non è però cambiato drasticamente da prima, preferendo mettere in primo piano dettagli e brillantezza al posto di bassi invadenti e soffocanti, ma il passaggio a un design in-ear ha portato inevitabili differenze sonore e per fortuna sono tutte positive. La chitarra acustica di William Tyler nell’album Goes West è sempre una delizia da ascoltare, così come quella elettrica del Bill Frisell di Nashville, ma anche là dove la strumentazione si fa più densa e contorta (Meltdown: Live in Mexico City dei King Crimson), gli AirPods Pro non vanno mai in crisi e riescono a mantenere il palcoscenico sonoro ben organizzato e compatto.

Sul versante più pop con le voci in primo piano (Mariners Apartment Complex di Lana Del Ray), la gamma medio-alta è una delizia da ascoltare, mentre le chitarre quasi cyber ed elefantiache di Break Those Bones Whose Sinews Gave It Motion dei Meshuggah sono molto più ficcanti e penetranti rispetto all’ascolto sugli AirPods di seconda generazione. Il bello poi è che attivando la cancellazione del rumore (come già accennato) il sound non cambia quasi per nulla, guadagnando forse solo qualcosa in gamma bassa ma senza raggiungere quei “dislivelli” qualitativi che si avvertono in altri auricolari.

La sincronizzazione con i video poi è perfetta (YouTube dall’app installata sull’OLED C8 di LG) e anche se i Sony WF-1000XM3 offrono qualche opzione in più nella gestione della cancellazione del rumore, a livello puramente audio gli AirPods Pro non hanno davvero nulla da invidiare, se non in un micro-dettaglio sulle voci (la bellissima Song to the Siren rifatta dai This Mortal Coil) a favore degli auricolari di Sony. Eccezionale poi la qualità microfonica della chiamata, con i nostri interlocutori che ci sentivano benissimo anche in situazioni limite come un giro in bicicletta in una giornata molto ventosa.

AirPods Pro

Verdetto

279 euro sono tanti per un paio di auricolari (anche se true wireless e con cancellazione del rumore), ma a ben vedere gli AirPods Pro vengono superati su questo versante da altri modelli premium come i Bang & Olufsen Beoplay E8 2.0 e (seppur di meno) i Sennheiser MOMENTUM True Wireless e non possono quindi definirsi come i più esosi sul mercato.

Prezzo a parte, siamo di fronte a in-ear true wireless straordinari a livello di usabilità, connettività e comfort, ma anche la cancellazione del rumore, la qualità audio e l’autonomia sono da primo della classe, tanto che solo il nuovo sistema di controllo non proprio comodissimo ci fa preferire gli AirPods precedenti e, ancora una volta, Apple non ci permette di gestire il volume direttamente dagli auricolari. Per gli sportivi puri insomma c’è forse di meglio in giro come pura usabilità, ma è davvero difficile resistere a un pacchetto così completo ed equilibrato come quello offerto dagli AirPods Pro.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Con gli AirPods Pro Apple compie il grande (e inevitabile) salto nel settore degli in-ear ture wireless con cancellazione del rumore. E il risultato è spettacolare.

Pro
Comfort e stabilità
Qualità audio eccellente
Cancellazione del rumore molto efficace
Ottima autonomia

Contro
Come controlli preferiamo ancora i precedenti AirPods
Prezzo impegnativo

Scheda tecnica
Connettività: Bluetooth 5.0
Peso: 5,4 grammi ad auricolare
Chip H1
Custodia di ricarica wireless
Prezzo: 279 euro
Sito del produttore: www.apple.com/it

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