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Google Home Hub: lo smart speaker con display e Assistant

Al Made by Google 2018 di ieri si è visto anche Home Hub, un mix tra smart speaker e smart display che purtroppo non vedremo per ora in Italia.

Altro approccio iniziale con un prodotto Google dopo il Pixel Slate e altra delusione per un dispositivo che per ora non vedremo in Italia. Stiamo parlando del Google Home Hub, device svelato ieri dalla grande G nel corso dell’evento londinese Made By Google 2018 che possiamo descrivere come un display touch da 7’’ inserito in uno smart speaker in stile Google Home (e quale se no?) e con Google Assistant come cuore pulsante.

Progettazione e costruzione

Lo speaker condivide alcuni spunti di design con altri prodotti Google, inclusi i morbidi bordi arrotondati degli smartphone Pixel e i tessuti personalizzati di Google Home. Il materiale di costruzione trasmette una discreta sensazione di robustezza e al tatto Google Home Hub è relativamente liscio. Al lancio sono disponibili quattro colorazioni, ovvero Aqua, Charcoal, Sand e Chalk.

Caratteristiche

Il display in formato 16:9 misura come già detto 7 pollici e vanta una risoluzione di 1024×600 pixel. Sul retro dello schermo c’è una sottile rotellina per il controllo del volume, mentre sulla parte superiore è presente un interruttore per mettere lo speaker in mute. Il display dà l’impressione di galleggiare sulla parte superiore della sezione dello speaker, al cui interno troviamo un un driver full range e un paio di microfoni per il rilevamento dei comandi vocali.


Scorrete il dito verso il basso dalla parte superiore dello schermo e sarete accolti da Home View, la schermata principale, adornata con icone e caratteri di Google. È un sistema di menu dall’aspetto attraente, chiaro e facile da leggere. Google afferma che da Home View è possibile controllare oltre 200 milioni di diversi dispositivi, da quelli smart home in stile Nest alle lampadine Philips Hue. Per l’Home Hub Google ha inoltre ridisegnato le app Ricerca, YouTube, Maps, Calendario e Foto in modo che sia più semplice controllarle con i comandi vocali. Se si desidera utilizzare l’Home Hub come speaker wireless, è possibile farlo tramite Bluetooth (in questo caso in versione 5.0).

Durante la nostra breve esperienza londinese lo speaker ha risposto in modo relativamente rapido e preciso nonostante avesse a che fare con un livello di rumore di fondo più simile a una partita di calcio che a quello di una tipica abitazione, segno che i microfoni integrati fanno un ottimo lavoro nel percepire i nostri comandi. All’Home Hub è stato chiesto di cercare nell’area locale i coffee shop e di trasmettere le indicazioni a un Pixel 3 utilizzato da uno dei dipendenti di Google che gestiva lo stand e il tutto ha funzionato perfettamente.

Home Hub

Non c’è nessuna fotocamera sul dispositivo e, a tal proposito, Google ha dichiarato che la sua assenza è dipesa da questioni di privacy (e non diamo certo torto alla grande G). Invece, dove normalmente si trova una fotocamera nel mezzo della cornice superiore, c’è il sensore Ambient EQ. Il suo scopo è impedire che il display appaia troppo luminoso mentre l’illuminazione dell’ambiente nella stanza cambia, in modo ad esempio da evitare uno schermo accecante in una stanza buia mentre si dorme.

Il display può anche servire da cornice digitale utilizzando Google Foto per visualizzare i vostri scatti. Può essere anche personalizzato per mostrare solo le foto con determinate persone e Google afferma che Home Hub è abbastanza intelligente da poter filtrare automaticamente foto di qualità discutibile. È chiaro come Google stia facendo grandi progressi nell’esperienza personalizzata che si può ottenere con Home Hub, tanto che in un’altra demo incentrata su una tipica “routine” mattiniera lo speaker prima sveglia l’utente, poi legge il meteo e infine snocciola gli appuntamenti del calendario per quel giorno.

Qualità audio

A livello musicale abbiamo potuto ascoltare solo una breve clip audio da YouTube e Home Hub ha fatto fatica a farsi sentire in mezzo al trambusto in sottofondo. Ci è comunque parso che in un ambiente più tranquillo lo speaker sia perfetto per ascoltare un po’ di musica in sottofondo o una ricetta mentre si è in cucina. Non ci aspettiamo però chissà quali prestazioni audio, anche non è per queste che Google ha realizzato Home Hub. Come per tutti i dispositivi lanciati in occasione dell’evento londinese, anche Home Hub include un abbonamento gratuito di sei mesi a YouTube Premium, di cui fa parte il servizio di streaming YouTube Music.

E sempre a proposito di personalizzazione e funzioni smart, se chiedete a Home Hub di “suonare qualcosa di nuovo”, lo speaker farà partire un brano che pensa possa piacervi. Questo è un approccio simile a quello adottato da Apple per il suo HomePod, ma ovviamente avremmo bisogno di più tempo con Home Hub tra le mani per capire esattamente come abbina i consigli ai nostri gusti musicali.

Qualità video

Abbiamo visto un paio di brevi video di YouTube e lo schermo è apparso perfettamente guardabile da vicino, con un bilanciamento cromatico più che dignitoso e dettagli sufficienti per l’azione sullo schermo. Questi dispositivi non sono chiaramente progettati per una maratona di film del Signore degli Anelli, ma la clip occasionale non dovrebbe rappresentare un problema.

Verdetto iniziale

Google Home Hub riempie indubbiamente un vuoto nella famiglia di speaker wireless di Google Home che Amazon, dal canto suo, aveva invece già colmato con Echo Show e se avete apprezzato gli speaker Google già disponibili anche in Italia (dove manca solo il modello Max), ci sono buone probabilità che questo nuovo modello eserciti su di voi un fascino simile.

Ma la qualità delle immagini e del suono sono all’altezza? Le nostre prime impressioni sono che l’Home Hub sarà competitivo con i prodotti simili oggi disponibili sul mercato (non molti a dire il vero considerando il display integrato), ma per emergere dovrà farsi valere per l’efficacia delle sue abilità legate a Google Assistant e per quanto bene saprà integrarsi con altri dispositivi intelligenti nella vostra casa.

Come già detto, Google non ha per ora intenzione di portare Home Hub in Italia ma solo negli USA (dove costerà 149 dollari), Gran Bretagna e Australia. Un vero peccato, anche perché il plus dello schermo a nostro avviso potrebbe essere il classico cavallo di Troia per diffondere in modo più capillare questi dispositivi smart.

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