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Qualcomm: nuovo chip per migliorare gli speaker wireless…e non solo

Qualcomm

La nuova piattaforma di amplificazione Qualcomm CSRA6640 promette di migliorare la qualità audio di speaker wireless, soundbar e amplificatori.

Qualcomm, che non è solo sinonimo di SoC mobile o modem 5G, ha intenzione di migliorare la qualità audio degli speaker wireless (e non solo) di gamma medio-bassa ed è convinta di avere il chip giusto per riuscire in questa missione. La maggior parte degli speaker Bluetooth che usiamo oggi in mobilità o in casa utilizza un’amplificazione in Classe D, che come la maggior parte delle tecnologie offre vantaggi e svantaggi.

I primi sono da ricercare nell’elevata efficienza energetica senza richiedere grandi alimentazioni o dissipatori, ma il limite principale è che questo tipo di amplificazione tende a fornire una qualità inferiore rispetto a quella dei design di amplificazione lineari in Classe A. La Classe D sta comunque diventando sempre più onnipresente, con alternative qualitativamente superiori in Classe A riservate ormai ai soli prodotti di fascia alta.

L’obiettivo di Qualcomm, che a livello audio conosciamo principalmente per il protocollo Bluetooth aptX, è migliorare la capacità sonora della Classe D e renderla più commercialmente sostenibile, in modo da realizzare speaker sempre più piccoli ed economici ma con un’amplificazione più potente e una qualità audio migliore. E teoricamente non è un traguardo impossibile.


A tal fine l’azienda americana ha annunciato una nuova soluzione di amplificazione a chip singolo (CSRA6640) che utilizza la versione next-gen della tecnologia proprietaria DDFA (Direct Digital Feedback Amplifier). Tecnologia che da oltre dieci anni è utilizzata per combinare il vantaggio dell’efficienza energetica degli amplificatori in Classe D con la qualità del suono degli amplificatori lineari tradizionali.

Essenzialmente questa architettura digitale a circuito chiuso, che si trova a bordo di amplificatori come il Sonos Amp, il BlueSound PowerNode e il Denon PMA-60, è progettata per ridurre gli effetti del rumore e del jitter rispetto ai tradizionali modelli di amplificatori in Classe D, mirando al tempo stesso anche a prestazioni migliori a volumi più alti.

Basandosi su quanto fatto finora dalla tecnologia DDFA e sui progressi avvenuti nel corso degli anni, la nuova piattaforma di amplificazione CSRA6640 offre un’elaborazione digitale configurabile, supporto per i file PCM a 384KHz e DSD128 e filtri per l’audio ad alta risoluzione, oltre a nuove funzioni di gestione dell’alimentazione e un nuovo stadio di uscita integrato (2x20W RMS o 1x40W RMS a 4/8ohm).

Qualcomm afferma che le dimensioni del chip CSRA6640 si adattano al più piccolo dei dispositivi e consentiranno ai produttori di ridurre i costi, in quanto non ci sarà bisogno di acquistare componenti esterni aggiuntivi. Mentre la tecnologia DDFA di Qualcomm è già presente in prodotti di fascia media come quelli appena citati, questo nuovo chip dovrebbe trovare posto anche a bordo di prodotti meno costosi.

Aspettiamoci quindi già nell’immediato futuro una nuova ondata di soundbar, speaker wireless e amplificatori che, a un prezzo molto vantaggioso e competitivo, offriranno molto probabilmente la stessa qualità (se non una migliore) di quella di tanti attuali prodotti di fascia media. Non male, vero?

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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