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Moon [UHD]

Esordio registico di Duncan Jones, Moon torna in Home Video in una delle rare e complete edizioni UHD per l’Italia. Da Sony Pictures HE

In Moon la crisi energetica sulla Terra è solo un ricordo grazie alla scoperta sul lato oscuro della Luna dell’Elio-3. Sul desolato satellite è operativa Sarang, base della potente multinazionale LUNAR dove lavora in perfetta solitudine l’operaio Sam Bell (Sam Rockwell).

Quasi al termine dei 3 anni di turno Sam va in crisi: allucinazioni, perdita di concentrazione, incapace da sempre di contattare direttamente la famiglia per un irreparabile guasto alle comunicazioni. A bordo di un veicolo, la vista disturbata dalla polvere lunare, impatta rovinosamente un gigantesco macchinario. Il risveglio all’interno di Sarang è confuso, il computer-robot Gerty lo informa che c’è stato un incidente, invitandolo a riprendere le normali attività.

Scoperto che l’intelligenza artificiale è in contatto diretto con la compagnia e che non gli è consentita l’uscita dalla base, Sam raggiunge l’esterno con un trucco ritrovando la perfetta copia di stesso ancora all’interno dell’abitacolo del mezzo incidentato. Inizialmente in contrasto i due Sam prenderanno coscienza di essere cloni dell’originale astronauta-minatore, attuando un piano per raggiungere clandestinamente la Terra e mettere al corrente l’umanità.


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Debutto in grande stile e di gran classe. Tra metafisico e l’SF più classica, Duncan Jones (figlio d’arte di David Bowie) esordiva alla regia nel 2009 con una coraggiosa opera in controtendenza con le produzioni di cassetta americane. Quando non c’è un budget stellare occorre ancor più lavorar d’ingegno, virare sulla fantascienza cerebrale e astrusa. Sarà anche vero ma la sensazione è che Jones anche con tutti i soldi di Transformers non si sarebbe fatto prendere la mano, restando saldo al comando di un’avventura SF mai banale, che affronta temi complessi.

Moon sfrutta un Sam Rockwell (The Heist – Il colpo) in stato di grazia, che nelle molteplici angolazioni di una stessa personalità è il vero spettacolo in scena. La storia dello stesso Jones è declinata in sceneggiatura da Nathan Parker (Blitz), con lampi di rarefatta atmosfera alla Andrej Tarkovskij (Stalker, Solaris).

Il film stimola a riflettere su ecologia, clonazione, tempo e orologio biologico, l’angoscia dell’isolamento, la conseguente consunzione dello spirito e i pericolosi comportamenti paranoidi di disturbo della personalità. Una bomba umana a orologeria innescata da meri interessi economici, che una volta compreso il proprio scopo deflagra nel pericoloso desiderio di vivere oltre quanto stabilito da altri.

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Nel corso della visione di Moon si potrebbe rimanere pervasi da un senso di inquietudine del tutto simile a quello che accompagna l’astronauta-operaio, quando realizza di essere il complesso ingranaggio di una macchina produttiva. Una fantascienza in cui non esiste forma di comunicazione possibile con la Terra a quattrocentomila chilometri di distanza, dove la tecnologia si è evoluta ma poi non così tanto.

Inevitabile il richiamo alla memoria del computer HAL 9000 di 2001 ma anche qui la scelta di Jones è quella di un’intelligenza artificiale più defilata, meno super macchina onnipresente e onnipotente. A far scendere l’automa su un piano di maggiore umanità ci ha pensato la voce di Kevin Spacey in originale e il nostro bravo Roberto Pedicini, da tempo anima nostrana del grande attore americano.

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Pieno di dotte citazioni di genere e con un moltiplicato Sam Rockwell da Oscar, a distanza di 10 anni dalla sua creazione Moon è un film attualissimo: per la disarmante padronanza nel porre l’accento sull’umanità delle macchine e il freddo cinismo calcolatore dell’uomo.

VIDEO

Girato interamente analogico su 35 mm (Arricam LT, Arriflex 435 e Panavision Panaflex Millennium XL), aspect ratio 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66.

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La grana è parte integrante dell’intera opera, ricca nei colori all’interno della base lunare ma lasciando la sensazione di bianco e nero all’esterno. Il Digital Intermediate 2K ha imposto il rescaling ma anche grazie all’HDR-10 wide color gamut e alla gamma dinamica possibile a 10 bit si è ottenuto un buon salto di qualità. A meno di riproporre l’opera a metadati dinamici questa edizione UHD di Moon resta la definitiva. Maggiore dettaglio degli elementi anche in secondo piano senza compromettere le miniature o accentuare i limiti dei trucchi ottici, volti ad aumentare la profondità di campo.

Neri più intensi, il livello di compattezza delle sfumature e la diversificazione sui punti luce è maggiormente percepibile quando la camera inquadra l’illuminazione artificiale esterna alla base. Nell’insieme una visione ancor più dinamica per colori, luce e contrasto rispetto alla controparte FHD su BD-50.

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AUDIO

Un piccolo miracolo quello di Sony Pictures HE che per l’occasione ha incluso la traccia DTS-HD Master Audio 5.1 anche in italiano (24 bit). Per un film dagli effetti sonori così minimalisti, se non per gli ultimi minuti, è ancora più importante riuscire a dare il giusto risalto anche a ciò che si trova più in secondo piano.

Un ascolto quindi bilanciato fronte e retro, con qualche entrata profonda del subwoofer, notevole parlato dal centrale. Un’ottima dinamica d’insieme che una volta impostato il volume master per non perdere anche il più piccolo particolare regala più di un’emozione.

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Da non perdere l’occasione di scoprire le differenze, anche abissali in termini di elementi discreti e distribuzione dell’originale missaggio, passando all’originale inglese Dolby ATMOS. Traccia che già in configurazione Dolby TrueHD 7.1 canali allarga ulteriormente l’intera scena sonora moltiplicando le  sensazioni da sala cinema.

EXTRA

Anche se solo a 1080p il disco UHD di Moon include inediti e interessanti supplementi: retrospettiva della carriera del giovane Duncan Jones a cura del giornalista Joe Utichi che intervista il regista via Web (9′), 2 brevi tasselli di girato omesso dal montaggio finale, focus sulla performance recitativa di Sam Rockwell (5′) e galleria con 6 creazioni artistiche ispirate al film e realizzate da appassionati.

Il BD-50 col film FHD è lo stesso prodotto in precedenza e contiene il medesimo set di materiale aggiuntivo. Sottotitoli in italiano ovunque.

TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray FHD disponibile su DVDStore.it

Moon [UHD]
8,5 Recensione
Pro
Prima, grande regia di Duncan Jones
Qualità immagini e HDR-10
DTS-HD MA 5.1 italiano
Dolby ATMOS inglese
Nuovi extra a corredo
Contro
Digital Intermediate 2K
Nuovi extra 1080p
Vecchi extra SD
Volevamo l'ATMOS italiano
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Sony Pictures HE
Durata: 97'
Anno di produzione: 2009
Genere: Fantascienza
Regia: Duncan Jones
Interpreti: Sam Rockwell, Kevin Spacey, Dominique McElligott, Rosie Shaw, Adrienne Shaw, Kaya Scodelario, Benedict Wong, Matt Berry, Malcolm Stewart, Robin Chalk
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Italiano, inglese, giapponese, spagnolo, portoghese DTS-HD Master Audio 5.1; Catalano, francese, spagnolo, tailandese Dolby Digital; Dolby ATMOS inglese
Sottotitoli: italiano, inglese, inglese non udenti, francese, tailandese, cinese semplificato e tradizionale, hindi, indonesiano, giapponese, portoghese, spagnolo
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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