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Tutto quello che dovete sapere sull’HDR10+

hdr10+

Anche se nelle nostre case non c’è ancora (e chissà quando arriverà), l’HDR10+ potrebbe fare una seria concorrenza al Dolby Vision. Conosciamolo meglio.

Se già oggi dobbiamo destreggiarci tra due tipi principali di contenuti con video in HDR (High Dynamic Range) come HDR10 (il più diffuso) e Dolby Vision (il più prestante), in realtà dobbiamo prepararci a dare il benvenuto a un terzo incomodo, che punta però a fare concorrenza più al Dolby Vision che non all’HDR10. Stiamo parlando dell’HDR10+, formato fortemente voluto da Samsung (primo produttore al mondo di TV) ma sostenuto anche da Panasonic e dalla major hollywoodiana 20th Century Fox (la cosiddetta HDR10+ Alliance).

Abbiamo così deciso di raccogliere tutte le informazioni esistenti fino ad oggi su questa novità e di raccoglierle in questo speciale, consci che se da un lato un terzo formato HDR non può non portare un pizzico in più di confusione, dall’altro le sue caratteristiche tecniche ne fanno uno sfidante del Dolby Vision molto interessante.

Cos’è l’HDR10+?

Come il Dolby Vision anche l’HDR10+ è un formato per aggiungere metadati dinamici a un segnale video HDR. L’HDR10 utilizza infatti metadati statici, con la conseguenza che la resa dell’HDR rimane tale e quale dall’inizio alla fine di un film (o di qualsiasi altro contenuto video con una gamma dinamica estesa), senza quindi cambiare a seconda delle singole scene o dell’illuminazione di una certa sequenza.


Un limite facilmente comprensibile al quale hanno posto rimedio i metadati dinamici tipici del Dolby Vision, che modulano la resa dell’HDR frame per frame e riescono quindi a essere più incisivi sia a livello di luminosità e contrasto, sia nella resa dei colori. Ce ne siamo accorti chiaramente durante la visione dell’Ultra HD Blu-ray dei Power Rangers codificato proprio in Dolby Vision, che rispetto alla versione in HDR10 del film ha messo in luce un maggior numero di sfumature nelle scene più scure e un quadro più definito e vivido.

Che differenza c’è tra HDR10+ e Dolby Vision?

Se si bada al nocciolo della questione, HDR10+ e Dolby Vision sono due formati molto simili visto che entrambi sfruttano i metadati dinamici per imprimere una maggior efficacia a un segnale HDR. Ci sono però alcune differenze.

La prima è che se nel caso del Dolby Vision gli studios cinematografici e i produttori di TV devono pagare a Dolby la licenza per il Dolby Vision, con un conseguente spazio di manovra molto limitato a livello di sviluppo e implementazione, l’HDR10+ è un formato aperto e gratuito che qualsiasi produttore (inclusi i rivali di Samsung) può implementare come meglio crede e con un grado di libertà molto maggiore rispetto a quello consesso dal Dolby Vision.

Una differenza non da poco che, soprattutto in ottica futura, potrebbe portare a un maggior numero di contenuti e di dispositivi compatibili con HDR10+ rispetto a quanto sta accadendo oggi per il Dolby Vision. Secondo Samsung inoltre anche i TV di gamma media potranno ottenere risultati notevoli dall’implementazione dell’HDR10+, proprio perché i produttori potranno adattare il formato come meglio credono a seconda delle specifiche tecniche di un particolare modello.

Dall’altro lato invece l’HDR10+ rimane “ancorato” a una profondità di colore di 10-bit contro il massimo di 12-bit del Dolby Vision (e la differenza a livello di colori non è poca a favore di quest’ultimo). Certo, al momento non esistono TV con pannelli a 12-bit e quindi il problema non si pone, ma quando arriveranno i primi esemplari il Dolby Vision avrà certamente una marcia in più, sempre che nel frattempo Samsung o altri produttori non propongano un successore dell’HDR10+ con supporto ai 12-bit (HDR12 magari?).

Ma quanto è valido l’HDR10+?

Non essendo ancora un formato disponibile per il grande pubblico, non abbiamo potuto testare a fondo la resa di un film o di un qualsiasi video in HDR10+, ma ci siamo limitati ad alcune demo tecniche mostrate da Samsung che si sono rivelate molto interessanti, anche se da qui a una resa “standard” sul TV di un utente medio c’è sicuramente una bella differenza.

Messa accanto a una in HDR10, un’immagine in HDR10+ acquista in impatto e dinamica, senza però (e questo è fondamentale) alterare quella che è l’autentica natura dell’immagine. Gli elementi più bianchi e i colori più chiari appaiono più luminosi, mentre le aree dell’immagine più nere risultano più pronunciate e meno “affogate” nel resto della scena.

Ciò non vuole dire però che l’immagine diventi innaturale o “gonfiata” in modo eccessivo. Anzi, in molte aree si può percepire più dettaglio, con i cieli chiari che appaiono fin troppo saturi in HDR10 e che invece in HDR10+ mettono in mostra gradazioni di colori più fini e raffinate. In poche parole il risultato non è solo un maggior dinamismo dell’immagine, ma anche più dettaglio, più tridimensionalità e una maggior capacità di attirare lo spettatore nella scena.

Tutte cose comunque che, rispetto all’HDR10, erano pressoché scontate proprio per la differenze tra metadati statici e dinamici. Il vero banco di prova dell’HDR10+ dovrebbe essere un confronto diretto con il Dolby Vision, al quale però per il momento non abbiamo potuto assistere.

Come posso fruire dell’HDR10+?

Al momento di scrivere non si può in alcun modo vedere un contenuto in HDR10+ tra le mura domestiche. Tutti i TV Samsung 4K HDR di quest’anno montano un motore di processamento video che supporta l’HDR10+, ma il tutto dev’essere attivato con un aggiornamento del firmware che non è ancora stato rilasciato dal produttore coreano.

Lo stesso dicasi per Panasonic, con tre modelli top di gamma della gamma 2017 (EZ1002, EZ952 e EX750) che devono essere ancora aggiornati per poter usufruire dell’HDR10+. C’è poi il discorso dei contenuti. Oggi come oggi, sebbene 20th Century Fox si impegnerà certamente a fornire film o serie TV in HDR10+, non c’è nulla da vedere in questo formato, anche se Amazon ha già promesso che supporterà l’HDR10+ sulla sua piattaforma Prime Video (che già supporta HDR10 e Dolby Vision).

Molto probabilmente si saprà qualcosa di più al CES 2018 sia per i contenuti, sia per le tempistiche dei nuovi firmware dei TV Samsung e Panasonic (per non parlare di nuovi modelli nel 2018 con HDR10+ già attivo), ma per ora la situazione è questa.

Anche altri produttori supporteranno l’HDR10+?

Se TP Vision ha già accennato alla volontà di integrare l’HDR10+ in tutti i TV HDR Philips in uscita nel 2018, da parte degli altri produttori c’è stato un silenzio assordante negli ultimi mesi, nonostante la natura aperta e gratuita del nuovo formato. LG ad esempio, che nei suoi TV già supporta HDR10, Dolby Vision e HLG (l’HDR per le trasmissioni televisive), difficilmente adotterebbe un formato sostenuto così fortemente dal suo principale rivale (Samsung).

Fatto sta che se noi appassionati vorremmo semplicemente un unico formato HDR a metadati dinamici che funzioni bene e che, possibilmente, non vada a incidere sul costo finale dei TV, sperare che tutti i produttori si mettano d’accordo su un solo standard è un po’ un’utopia, anche se non si può mai dire. Vedremo comunque come si muoverà il mercato a inizio 2018 e soprattutto quali saranno le novità che domineranno il CES 2018.

© 2017, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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