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Bohemian Rhapsody [UHD]

Bohemian Rhapsody

Maggiore successo della passata stagione cinematografica, Bohemian Rhapsody approderà il prossimo 28 marzo su Blu-ray Ultra HD. Eccone la nostra recensione in anteprima.

Londra, 1970. Farrokh Bulsara (Rami Malek), studente universitario che lavora come scaricatore di bagagli all’aeroporto, sogna per se un brillante futuro musicale. Approffittando quindi della defezione nella voce solista appartenente al complesso degli Smile, fonda assieme a Brian May (Gwilym Lee) e Roger Taylor (Ben Hardy) quelli che, successivamente l’arrivo del bassista John Deacon (Joseph Mazzello), diventeranno i Queen.

Dopo una propedeutica gavetta, il gruppo viene notato dalla EMI cosìcchè l’ascesa all’olimpo del rock diviene inarrestabile. Assieme agli attriti coi compagni, i quali porteranno il giovane, ribattezzatosi Freddie Mercury, a perseguire una carriera da solista. Salvo poi giungere alla reunion in occasione del Live Aid del 1985, nel quale tuttavia la sua salute è oramai irrimediabilmente compromessa.

Bohemian Rhapsody

Astuto ed elegantemente confezionato biopic musicale, incentrato (seppur con svariate licenze artistiche) sui primi 15 anni di una delle rock band più amate e seguite di sempre. Il film, nonostante la genesi travagliata, può infatti contare su un drappello di interpreti tanto sconosciuti quanto molto azzeccati: specialmente la new entry Rami Malek, formatosi a colpi di “comparsate” (chi se lo ricorda in Twilight ed Una notte al museo?) e salito alla ribalta con il soporifero Mr. Robot, il quale da vita ad un Freddie Mercury quasi indistinguibile dall’originale (vincendo l’Oscar più scontato dell’edizione 2019).


Bohemian Rhapsody

Il resto del lavoro lo fa la notevole colonna musicale, con pezzi storici dei Queen proposti a cadenza regolare, fino a culminare nella ricostruzione (davvero stupefacente per fedeltà) del Live Aid tenutosi il 13 luglio 1985. L'”operazione nostalgia” ha peraltro funzionato alla grande: solo in Italia il film è riuscito a rastrellare quasi 30 milioni di euro (rendendolo di fatto il primo incasso del 2018), con i cinema letteralmente presi d’assedio dagli spettatori e code che non si vedevano dai tempi di Titanic (al momento in cui stiamo scrivendo, Bohemian Rhapsody è ancora in programmazione e riesce a saturare le sale dopo più di due mesi e mezzo di distribuzione).

Bohemian Rhapsody

Non ci troviamo, beninteso, davanti un capolavoro di originalità, dacchè lo svolgimento imbocca da subito i rassicuranti binari del classico resoconto biografico. Oltretutto saltando a piè pari le tematiche apparentemente più scomode (della vita “sregolata” di Freddie Mercury viene giusto dato un accenno, edulcorando la narrazione da qualsiasi situazione equivoca possa crearsi) e concedendosi a volte nette “deviazioni” dalla realtà storica dei fatti per “amor di spettacolo”. L’impianto risultante, pur canonico nel suo svolgimento, complici i già citati interpreti e l’atmosfera di quasi religiosa soggezione musicale, risulta tuttavia vincente e ben architettato. Doppio pollice in su per il ritrovato Bryan Singer, il quale dimostra (ce ne fosse ancora bisogno) che, pure senza gli X-Men nelle vicinanze, con le inquadrature ci sa decisamente fare.

Bohemian Rhapsody

Premessa

Bohemian Rhapsody uscirà su supporto fisico in Italia solamente il prossimo 28 marzo, cosa per certi versi più che positiva dacchè sta ancora mancinando vaste presenze nelle sale. Grazie al nostro collaboratore Marzio Bontempo, dislocato a Sydney, siamo riusciti a mettere le mani sull’edizione Blu-ray Ultra HD Australiana steelbook, uscita lo scorso 13 febbraio. Il disco 4K è un multiregion a livello mondiale, nel senso che porta accluse tutte le localizzazioni in cui verrà distribuito, inclusa ovviamente la nostra. Il disco Blu-ray di accompagnamento, diversamente, non riporta acclusa la traccia italiana.

Bohemian Rhapsody

Video

Girato con svariate risoluzioni già all’origine (tra cui 6.5K e 3.4K), Bohemian Rhapsody giunge su un Blu-ray Ultra HD derivato da DI di cui non è dato sapere l’esatta caratteristica iniziale. L’impostazione fotografica offerta dal film, come moda imperante impone per prodotti ambientati negli scintillanti anni 70/80, privilegia colori con tinte calde e relativamente desaturate, oltre una finissima grana presente in modo piuttosto altalenante.

Bohemian Rhapsody

Molte ambientazioni sono riprese in penombra, nel qual caso esiste una debole penalizzazione del dettaglio (strano a dirsi, maggiormente sui primi piani) e un deciso rinforzo introdotto dall’HDR. Mai come in questo film, infatti, abbiamo riscontrato un apporto così decisivo fornito alla consistenza del quadro dal contrasto esteso: specialmente nelle scene scure (l’abitazione di Freddie, gli interni delle sale di registrazione e il camper nel finale) i dettagli di secondo piano sono “tirati” fuori quasi impulsivamente, con scene contrastate in maniera quasi “abbagliante“.

Bohemian Rhapsody

Strano ma vero, questa peculiare condizione non si ripropone invece nelle poche scene all’aperto (l’esterno della farm ad esempio), ove il quadro permane compatto e dettagliato, ma non cede a solarizzazioni e giochi di luce “virtuosistici” come le controparti al chiuso. Il risultato porta ad ambienti letteralmente “spigolati”, in quanto a dettaglio di secondo piano, il quale seppur immerso nell’oscurità salta fuori come mai prima d’ora apprezzato. I primi piani, viceversa, seppur completi e “porosi” (vedasi le inquadrature di Malek durante il Live-Aid) non sono a livello dei riversamenti più blasonati da noi testati. Cosa che ci fa sospettare l’origine 2K del DI.

Bohemian Rhapsody

Compressione assolutamente trasparente, sebbene in alcuni passaggi più “ostici” la finissima grana unita alla nebbia artificiale sul palcoscenico possa dare adito a qualche sospetto. Ottima anche la cromia, la quale privilegia tinte desaturate per scelta artistica caricando nel contempo alcuni dettagli degli abbigliamenti: tipicamente il vestiario di Rami Malek, alternativo sia stilisticamente che cromaticamente. Decisamente un ottimo quadro video: sarebbe invero interessante testare anche l’HDR10+ onde vedere quali migliorie esso apporti ad una situazione già eccellente di suo.

Bohemian Rhapsody

Audio

Film musicale per definizione, Bohemian Rhapsody vede ovviamente la sua principale ragione di esistere nell’audio. La traccia italiana arriva nel solito DTS half rate (768 kbps) marchio di fabbrica della Fox, lossy per definzione seppur contraddistinto da una resa più che dignitosa. I dialoghi risultano invero leggermente chiusi in frequenza, soprattutto se comparati alla traccia originale, mentre le parti canore vengono riprodotte con un’apprezzabile stampo musicale.

Bohemian Rhapsody

Decisamente ottima infatti la localizzazione stereo frontale, con bassi prosperosi (sebbene non eccessivi, il canale LFE permane giustamente misurato) ed una resa quasi da concerto live. Dinamica mediamente discreta, con una localizzazione spaziale, ovviamente, sbilanciata sul fronte anteriore nonostante qualche guizzo dei surround non manchi (i brusii della folla, gli applausi e qualche discreto panning ambientale).

Bohemian Rhapsody

Assolutamente superba la traccia Dolby Atmos inglese, la quale amplia ulteriormente il fronte sonoro (si sente fin troppo bene confrontando il finale durante il Live-Aid, ove l’Atmos ha un respiro nettamente più ampio) sebbene, apparentemente, proponga un canale LFE leggermente più moderato della controparte italica. Anche in questo caso non ci si possono attendere particolari guizzi nel mix: vista la tipologia di film le estensioni Atmos rimangono infatti bloccate sull’ambienza e sugli applausi della folla durante i concerti.

Ciò nonostante, l’immersività nelle parti musicali del film è eccellente ed è davvero un delitto non poter godere anche in casa della versione Atmos italiana ascoltata nei cinema.

Bohemian Rhapsody

Extra

Gli extra di Bohemian Rhapsody risiedono sul Blu-ray “liscio” di accompagnamento. Troviamo in particolare:

  • The complete Live-Aid movie performance. Versione completa del Live-Aid ricostruito nella finzione filmica
  • Rami Malek: becoming Freddie. L’incredibile trasformazione di Rami Malek in Freddie Mercury attraverso le interviste al cast e agli stessi Queen
  • The look and sound of Queen. Genesi dei Queen nella finzione del film attraverso approfondite interviste agli attori
  • Recreating Live-Aid. Esaustivo making of per la ricostruzione del Live-Aid
  • Theatrical trailers. Tre trailer cinematografici di Bohemian Rhapsody

Nonostante ad una prima occhiata possa sembrare gli extra siano scarni, la durata totale è invece di quasi due ore. Niente male considerando gli standard odierni.

TESTATO CON: Videoproiettore JVC Rs400 e UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray Ultra HD disponibile su dvd-store.it

Bohemian Rhapsody [UHD]
8 Recensione
Pro
Colonna musicale nostalgica
HDR10 valorizzante
Presenza dell'HDR10+
Contenuti extra generosi
Contro
Dettaglio di primo piano migliorabile
Audio italiano in DTS halfrate
Spazialità audio ridotta
Riepilogo
Prodotto da: 20th Century Fox
Distribuito da: Warner Bros
Durata: 134'
Anno di produzione: 2018
Genere: Musicale
Regia: Bryan Singer
Interpreti: Rami Malek, Gwilym Lee, Aidan Gillen, Allen Leech, Joseph Mazzello, Tom Hollander, Lucy Boynton
------------
Supporto: BD66(93%) + BD50(-)
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: HEVC/ H.265 4K (2160p) HDR10 & HDR10+ || MPEG-4 AVC (1080p)
Audio: Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Giapponese DTS 5.1 (768 kbps), Inglese, Ceco, Spagnolo Polacco Dolby Digital 5.1
Inglese Dolby Atmos
Sottotitoli: Ita,Ing,Fra,Ted,Spa,Cin,Cec,Pol,Dan,Ola,Fin,Cor,Nor,Sve,Gia
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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