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Sony DADC: a rischio chiusura il sito produttivo inglese di CD e Blu-ray

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Lo streaming potrebbe presto fare una nuova vittima in Inghilterra, dove Sony potrebbe chiudere il proprio sito di distribuzione DADC.

Sony ha annunciato la proposta di chiudere il proprio sito di distribuzione DADC (Digital Audio Disc Corporation) a Enfield, in Inghilterra. Da quando il primo impianto è stato aperto nei primi anni ’80, Sony DADC è diventato uno dei maggiori produttori di CD, DVD, UMD e dischi Blu-ray al mondo, servendo principalmente le etichette discografiche di proprietà di Sony Music Entertainment.

Nel 2011 il magazzino di North London è stato danneggiato da un incendio che ha distrutto circa il 25% del totale dei supporti fisici per l’Home Entertainment della Gran Bretagna. A sette anni dalla sua riapertura, il centro di distribuzione di Enfield potrebbe chiudere definitivamente. Tale chiusura sarebbe un’inevitabile ripercussione del consumo sempre crescente di musica e video in streaming video e del conseguente declino dei supporti fisici, come riconosce la stessa Sony.

Mentre gli altri impianti Sony DADC europei in Austria, Repubblica Ceca e Spagna rimarranno aperti, la notizia relativa a Enfield arriva solo 17 mesi dopo che Sony ha ceduto alla rivale CDA, Inc la produzione di CD Audio del suo centro in Indiana (USA), il primissimo impianto aperto da sony negli Stati Uniti nel 1983 da cui uscì nel 1984 Born In The USA di Bruce Springsteen (il primo CD Audio in assoluto realizzato negli USA).


Quella chiudere il sito di distribuzione di Enfield è attualmente solo una proposta e la società consulterà i dipendenti interessati e i loro rappresentanti sindacali. Fatto sta che se la chiusura dovesse concretizzarsi davvero, sarebbe l’ennesimo segno di crisi dei supporti fisici sia in ambito musicale, dove in effetti il CD sta attraversando il periodo più nero della sua pluritrentennale esistenza, sia in quello dell’Home Entertainment, dove la concorrenza dello streaming si sta facendo sentire tantissimo e continuerà a farlo ancora di più con l’arrivo di nuovi servizi come Disney+ e Apple TV+.

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