In attesa dell’annuncio ufficiale, ecco cosa possiamo aspettarci dal set-top-box Android Zidoo Z9X, erede dell’apprezzato Z9S del 2018
Chi segue il mercato dei set-top-box Android conoscerà certamente il produttore cinese Zidoo e i suoi modelli top di gamma Z20 e Z20 Pro. Zidoo però realizza prodotti anche meno costosi come quelli della serie 9, con l’X9 del 2015, l’X9S del 2016, lo Z9S del 2018 (ma arrivato da noi l’anno dopo) e il prossimo Z9X, già certificato sul sito FCC e di cui conosciamo già molte caratteristiche, sebbene manchi ancora un annuncio ufficiale (e quindi non sappiamo ancora prezzo e disponibilità).
Lo Zidoo Z9X è di fatto l’evoluzione dello Z9S (che si può trovare su Amazon a circa 200 euro), con quasi nessuna novità a livello estetico (chassis in alluminio e display frontale posto al centro) ma con un’importante novità all’interno. Il SoC Realtek RTD1296 del modello precedente è stato infatti sostituito con il più recente RTD1619DS, SoC composto da una CPU a sei core con architettura ARM Cortex-A55 e GPU Mali-G51. Come il modello precedente troviamo 2 GB di RAM DDR4 e 16 GB di storage in formato eMMC.
La principale novità di questo SoC è il supporto al Dolby Vision e all’HDR10+ (il precedente si fermava al più comune HDR10), mentre il sistema operativo passa da Android 7.1 ad Android 9.0, con interfaccia utente ZIUI (Zidoo UI) e OpenWRT per le funzionalità di NAS. Come per il precedente modello anche qui l’uscita HDMI 2.0 invia segnali 4K fino a 60 Hz e non manca la decodifica video in HEVC/H.265 e VP9 a 10-bit fino a 60 fotogrammi al secondo.
Il parco connessioni è sempre molto ampio, sebbene leggermente più ristretto rispetto a quello dello Z9S. Due porte USB 3.0, una porta SATA 3.0 (contro le due del modello precedente), due porte USB 2, uscita e ingresso HDMI e uscita audio ottica, mentre come connettività troviamo Gigabit Ethernet, Wi-Fi 802.11ac (dual-band MIMO) e Bluetooth 4.2 (era 4.1 nello Z9S).
Per quanto riguarda invece l’audio, le specifiche riportano la compatibilità con MP3, WMA, AAC, WAV, AC3, OGG, FLAC, APE, DFF, DSF e APE, oltre che con tracce in Dolby Digital e DTS e in Dolby Atmos e DTS:X. Come per il modello di due anni fa, anche nello Z9X dovremmo trovare inoltre il cambio automatico del refresh rate (23.976,59.94,25,30,50,60 Hz) e la gestione dei menù delle ISO degli Ultra HD Blu-ray, mentre diamo per scontato la mancanza del supporto ufficiale a Google Play e delle licenze per riprodurre Netflix e Amazon Prime oltre i 480p.
D’altronde chi è interessato a un set-top-box come questo non lo è per lo streaming da queste app, ma per la riproduzione audio-video ad alto livello da locale e per la presenza dell’ingresso HDMI, che potrebbe far comodo a diversi utenti (si pensi solo alla possibilità di registrare il proprio gameplay da una console). Proprio per questo non è facile trovare oggi sul mercato un prodotto simile allo Zidoo Z9X.
Se infatti i vari MINIX NEO U9-H e Nvidia Shield TV PRO (giusto per rimanere in questa fascia di prezzo) sono ottimi set-top-box (soprattutto il secondo), non hanno un ingresso HDMI o una gestione delle ISO altrettanto completa. Si potrebbe optare per il Dune HD Pro 4K, che però è di difficile reperibilità, o per latri prodotti sempre di Zidoo come lo Z10 (che però costa più di 300 euro).
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