La guerra è il sonno della ragione che genera più che mai mostri nell’horror made in Iran applaudito al Sundance Film Festival. Blu-ray Koch Media
In Under The Shadow siamo presso la capitale dell’Iran, verso la fine del decennio di guerra con l’Iraq. Shideh (Narges Rashidi) è una giovane donna furente dopo che l’autorità le ha vietato di riprendere gli studi di medicina a causa dei trascorsi da attivista politica, incapace di accettare come unico ruolo quello di madre della piccola Dorsa (Avin Manshadi) e moglie del medico Iraj (Bobby Naderi).
Precettato e inviato al fronte, l’uomo vorrebbe che la famiglia si trasferisse dai suoi genitori, lontano da Teheran dove il nemico sta intensificando i bombardamenti. Un evento in particolare scuote fisicamente e psicologicamente la palazzina e l’intero vicinato: un missile inesploso che sfonda il tetto provocando la morte di un anziano che abitava il sottostante appartamento.
Shideh liquida l’evento come tipico infarto ma voci incontrollate e antiche credenze danno la colpa al ‘Jinn’, creatura malvagia e invisibile giunta a infestare il luogo. Mentre il resto degli inquilini si da rapidamente alla fuga per evitare le bombe, Shideh è l’ultima a decidere di fare le valigie, prima però dovrà riuscire a trovare la bambola preferita della figlia e convincerla che i Jinn non esistono e non sono stati loro a portargliela via.
Un horror iraniano è un raro evento nel panorama del cinema mondiale di genere, ragione in più per visionare questo film. Stimolando la fantasia dello spettatore in un iniziale gioco di ombre e impalpabili presenze negative Under the shadow basa il racconto su locali leggende arabe ponendo le basi per una notevole messa in scena.
L’accostamento al recente Babadook ci sta ma, anche ammesso che l’esordiente regista Babak Anvari l’abbia visto davvero, è come se lo avesse fatto proprio generando una diversa lugubre quanto personale ‘creatura’.
La guerra, purtroppo quella vera con l’Iraq vissuta dalla nazione post-rivoluzione khomeinista, è di nuovo metafora del male, filo ad alta tensione che percorre l’intera vicenda con spazio per porre l’accento sul ruolo secondario e il ‘peso’ della donna in quella difficile società.
Una donna che non accetta di finire relegata a mera casalinga quando potrebbe offrire molto di più in qualità di medico, una madre costretta a fare i conti con pesanti avversità quando la guerra irrompe dal tetto del palazzo dove vive ma soprattutto essere umano preda di superstizioni annichilito di fronte a una mortale entità malvagia.
Momenti di alta tensione, solido terrore che fa letteralmente sobbalzare sulla poltrona e provoca almeno una buona scarica di adrenalina. Giusti ingredienti per un horror misurato e laico, che non calca mai la mano e favorisce l’immaginazione in seno a personaggi con psicologia e carattere apparentemente fragili quanto capaci di reagire in misura inaspettata.
Il film muta in una sorta di incubo a occhi aperti sempre più coinvolgente, curiosi di scoprire cosa muova realmente nell’ombra sino alla catarsi finale che ammicca a un possibile sequel. Presentato al Sundance Film Festival di Robert Redford, come vuole la tradizione per acclamati outsider indipendenti anche in questo caso è in preparazione un remake.
VIDEO
Girato interamente digitale a una non meglio precisata risoluzione e finalizzato con molta probabilità su Digital Intermediate 2K. Aspect ratio 2.35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Visione nel complesso appagante con dettagli marcati anche fuori dai primi piani ma nella seconda parte del racconto aumentano i rischi di crash delle sfumature per la presenza di girato immerso nel buio, con limiti innescati dalla ricorrente presenza di una torcia elettrica.
Click per ingrandire. Luminosità e contrasto sono stati alterati per mettere in evidenza i limiti dell’encoding.
La sequenza in cui Shideh abbandona Dorsa nel sotterraneo per inseguire la voce della figlia risalendo le scale sino all’appartamento è uno dei passaggi più evidenti, dove su schermi di grandi dimensioni i limiti dell’encoding diventano macroscopici. Anche i neri alternano momenti di buona profondità ad altri meno efficaci, per il resto la palette cromatica presenta ampia saturazione.
AUDIO
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 italiano e farsi (16 bit). Sono entrambe di buona resa, con prevalenza del fronte anteriore per la natura stessa dell’opera ‘movimentando’ i 6 canali durante il bombardamento che termina con l’ordigno inesploso sul tetto ma soprattutto verso il finale con lo scontro tra l’entità oscura e Shideh.
La rara presenza dei dialoghi in lingua persiana rende quest’opera ancor più unica e il consiglio qui è di non perdere l’occasione e seguire il racconto attraverso i dialoghi in presa diretta e sottotitoli, in tale edizione estesi anche all’inglese (non segnalato) oltre che italiano.
EXTRA
Purtroppo solo il trailer. Nella confezione libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno editore per la collana Midnight Factory.
TESTATO CON: TV Panasonic 4K TX-49FX780, UHD player Oppo UDP-203
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
DTS-HD Master Audio anche in farsi
Volevamo il commento del regista
Durata: 84'
Anno di produzione: 2016
Genere: Horror
Regia: Babak Anvari
Interpreti: Narges Rashidi, Avin Manshadi, Bobby Naderi, Arash Marandi, Aram Ghasemy, Soussan Farrokhnia, Ray Haratian, Hamid Djavadan, Behi Djanati Atai, Bijan Daneshmand, Nabil Koni
------
Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, farsi DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese
© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.