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Terminator destino oscuro [UHD]

Bistrattato da critica e pubblico il 4K di Terminator destino oscuro sa come sorprendere, ma l’edizione italiana resta figlia di un dio minore

In Terminator destino oscuro l’intelligenza artificiale Skynet è stata sconfitta nel 1995 grazie all’intervento del Terminator T-800 (Arnold Schwarzenegger) assieme a Sarah Connor (Linda Hamilton) e al figlio John (Edward Furlong). Il T-1000 (Robert Patrick) è stato annientato così come tutto l’hardware connesso con la tecnologia robotica di la da venire. Anche se convinta di aver spezzato una lancia a favore dell’umanità Sarah non ha smesso di stare in guardia, ciononostante tre anni dopo è costretta ad assistere alla morte del figlio per mano di un altro T-800.

Ricercata per vari stati del Nord America e bollata come terrorista Sarah torna in azione a ventidue anni di distanza, quando una misteriosa comunicazione la avverte di trovarsi pronta sul ponte di una statale, dove incrocia due nuovi messaggeri provenienti dal futuro: il micidiale Terminator Rev-9 (Gabriel Luna) e l’umana combattente Grace (Mackenzie Davis), che ha subito una serie di innesti bionici per aumentare le prestazioni in battaglia.

L’obiettivo di tutti è Dani Ramos (Natalia Reyes), giovane messicana considerata una minaccia da Legion, il nuovo sistema senziente che nella sua epoca desidera impedire all’essere umano di prevalere. Una serie di sanguinosi confronti sempre più serrati con il Rev-9 metterà a dura prova la resistenza delle tre donne, in corsa per scongiurare un nuovo olocausto nucleare mentre Sarah sarà costretta a confrontarsi coi fantasmi del passato.


Sesta produzione del franchise Terminator, nato nel lontano 1984 dal genio di James Cameron, con una serie di improbabili avvicendamenti nelle sceneggiature che hanno sempre più sfilacciato il percorso narrativo. Troppo fu fatto pur di sfruttare l’onda lunga del clamoroso successo del secondo Terminator 2 – Il giorno del giudizio del 1991 e anche l’ultimo diretto dallo stesso Cameron. La defezione del regista ma soprattutto il lungo periodo di pausa preso da Schwarzenegger per svolgere il ruolo di governatore della California hanno ulteriormente complicato le cose.

Tra difficoltà di budget e buchi commerciali che hanno messo con le spalle al muro chi pensava di avere per le mani una miniera d’oro (i problemi legali e il fallimento della società Halcyon), la situazione è andata ancor più a complicarsi quando si è arrivati a quel pasticciaccio brutto di Terminator Genisys del 2015. Discutibili linee narrative che hanno ingarbugliato sempre più la vicenda al punto da far insorgere lo stesso Cameron che decise di riprendere in mano la situazione con una nuova produzione e una sceneggiatura fresca e avvincente che riportasse nelle sale gli appassionati della saga. Una fantascientifica avventura questa di Terminator destino oscuro che con un colpo di spugna ha annullato Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003), Terminator Salvation (2009) e il successivo Genisys, ripartendo dalla fine del film del ’91.

Terminator destino oscuro

Una storia ideata da tanti creativi, forse troppi, dove oltre a James Cameron si contano i nomi di Charles H. Eglee (che nel 1981 scrisse Piraña paura con Cameron), Josh Friedman (sceneggiatore per La guerra dei mondi del 2005 e Avatar 2), David S. Goyer (sceneggiatore per Dark City, saga di Blade, saga di Batman di Nolan) e il quasi esordiente Justin Rhodes. Uno script steso da Goyer e Rhodes assieme allo scrittore e produttore Billy Ray (sue le pagine per Captain Phillips – Attacco in mare aperto e Overlord tra i tanti) che lascia da subito l’impressione di fare il possibile per rinnovarsi guardando al futuro del franchise ma senza perdere contatto col passato dei primi due film.

Pareva una benedizione che l’attrice Linda Hamilton avesse approvato la sua rentrée tornando a calcare la scena con Schwarzenegger, eppure il risultato finale resta all’altezza quanto kolossal produttivo senza mezze misure, propinando per contro una specie di riciclo-rivisitazione degli eventi del secondo film a beneficio della speranza che potesse comunque fare breccia nei cuori degli appassionati. Una specie di finto reset di una banca dati di eventi sempre meno avvincenti degli ultimi tre film, muovendo in qualsiasi direzione potesse convincere lo spettatore di avere di fronte il degno erede del leggendario secondo capitolo di Terminator. Forse se ci fosse stato Cameron alla regia ma soprattutto al timone della sceneggiatura il risultato non sarebbe stato il medesimo per un’opera così sfacciatamente riverente nei confronti del film del 1991, tanto da risultare stucchevole quanto brillare ben poco mentre tira le file di una nuova narrazione dal retrogusto stantio.

Terminator destino oscuro

Il risultato è dignitoso e si lascia guardare senza infamia e senza lode, con uno Schwarzenegger che entra in scena (troppo) tardi e a cui sono affidate le battute meglio riuscite. Purtroppo per  Tim Miller, qui alla sua seconda regia dopo il riuscitissimo primo Deadpool, sembra davvero essere entrato eccessivamente in punta di piedi e approcciando il percorso produttivo coi guanti bianchi. Incapaci di dimenticare il passato si arriva senza troppe riserve alla fine, scansando la noia di un’operazione fin troppo revival rispetto a quanto fosse lecito aspettarsi.

VIDEO

Girato digitale a risoluzione nativa 4.5K, nonostante la produzione da kolossal si è comunque giunti a un Digital Intermediate 2K per cui questa edizione risulta essere un upscaling. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66. Il risultato tecnico è notevole sin dalle prime battute, una volta superate le prime battute del prologo col ricordo della seduta psichiatrica di Sarah si prosegue con l’apocalittica visione dei Terminator che invadono la battigia e il racconto del ricordo di quanto accadde tre anni dopo la presunta sconfitta di Skynet.

Terminator destino oscuro

Il livello di dettaglio e la capacità espressiva di ogni singolo frame sono degni di schermi di grandi dimensioni e non mancano di sottolineare il più piccolo dettaglio anche in secondo piano. Proprio nel passaggio desaturato dell’assalto delle macchine che invadono la spiaggia si può saggiare la profondità dei neri con sprazzi di colore con i raggi luminosi che fuoriescono dalle bocche da fuoco delle armi. A partire dal drammatico confronto aereo nel cuore della notte che va a concludersi nei pressi della diga e nella successiva “Kill Box” si può avere una chiara idea dell’ulteriore gradino in avanti per questo UHD rispetto alla controparte FHD.

I primissimi piani risaltano ancor di più il pesante lavoro in computer grafica e in taluni casi espongono qualche raro passaggio più smaccatamente digitale: come per esempio il balzo in alto che il Rev-9 compie all’interno del complesso industriale durante il primo scontro in cui Grace salva Dani. L’HDR-10 ha favorito il maggior respiro del color gamut, lasciando solo immaginare come avrebbe potuto essere la visione a metadati dinamici. A beneficiare di una migliore e definitiva performance sono gli statunitensi, la cui edizione offre in più il Dolby Vision inserito all’interno di una produzione Home Video evidentemente verticale. Anche se non allo stesso livello resta ampiamente godibile anche la controparte FHD 2K, dove si resta nel complesso a un passo dal risultato reference.

Terminator destino oscuro

AUDIO

Per Terminator destino oscuro una traccia DTS lossy 5.1 canali per l’italiano (754 kbps) che per quanto rischiari l’orizzonte sonoro con una certa presenza scenica lascia sempre a desiderare. Un fronte anteriore accettabile dove ci si ritrova con la disattesa speranza di una maggiore pressione sonora, fermo restando comunque una notevole irruenza del subwoofer, in certi passaggi anche fin troppo carico. Sbilanciato e incapace di regalare il giusto grado di aggressività il fronte posteriore, con due soli canali a cui è stato affidato l’ingrato compito di proferire elementi che soddisfano nei passaggi più irruenti.

Quando però sono i dialoghi ad avere la meglio e il resto del comparto sonoro rimane più sotto traccia l’assenza di una certa concretezza lascia in parte l’amaro in bocca. Per meglio comprendere come avrebbe potuto essere il risultato sonico complessivo basta spostarsi sull’inglese Dolby ATMOS. Qui il livello di immersività e gli elementi multidimensionali circondano lo spettatore e non lasciano tregua: basta l’iniziale inseguimento per strada tra mezzi pesanti e vari veicoli fino all’entrata in scena di Sarah per meglio capire il lavoro di missaggio che più si avvicina a quello della sala cinema.

Terminator destino oscuro

EXTRA

Nessuno sul disco UHD. Sul BD-50 sono invece presenti: sei scene omesse dal montato finale (9′), approfondimento sul percorso narrativo tra personaggi vecchi e nuovi con interventi di parte di cast e troupe (20′), focus sulle location in Spagna e il complesso lavoro svolto per la computer grafica (33′), speciale sul confronto finale tra coreografie e sequenze di combattimento (8′), analisi della progressione tra effetti CGI e scenografie durante uno degli scontri a partire dal rilevamento tramite drone del luogo poi usato per creare lo scorcio del mondo in rovina (3′). Sottotitoli in italiano.

Terminator destino oscuro è disponibile in vendita su Amazon.it.

Terminator destino oscuro [UHD]
8 Recensione
Pro
Qualità immagini
HDR-10 wide color gamut
Dolby ATMOS inglese
Extra di livello
Contro
DTS lossy italiano poco adeguato
Manca il Dolby Vision
Digital Intermediate 2K
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Walt Disney Studios HE
Durata: 128'
Anno di produzione: 2019
Genere: Fantascienza
Regia: Tim Miller
Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis, Diego Boneta, Gabriel Luna, Natalia Reyes
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Inglese Dolby ATMOS; Inglese descrittivo non vedenti, catalano, ceco, polacco Dolby Digital; Italiano, francese, spagnolo, tedesco, giapponese DTS 5.1
Sottotitoli: Italiano, inglese, spagnolo, francese, danese, olandese, finlandese, tedesco, giapponese, norvegese, svedese, cinese, ceco, coreano, polacco
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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