Anche TCL, dopo Samsung, salirà sul treno del QDEL, tecnologia basata su Quantum Dot in grado di emettere luce propria. Un altro guanto di sfida lanciato agli OLED e ai MicroLED?
Nel corso dell’evento IFA Global Press Conference 2018 tenutosi alcuni giorni fa a Roma, i rappresentanti del produttore cinese TCL hanno parlato di una nuova e promettente tecnologia basata sui Quantum Dot. Si tratta più precisamente di TV con Quantum Dot che, a differenza dei modelli attuali (come quelli di Samsung) non necessitano di un sistema di retroilluminazione ma sono in grado di emettere luce propria.
Questa tecnologia, che teoricamente dovrebbe unire i vantaggi dei Quantum Dot con quelli dell’assenza di cristalli liquidi (neri davvero neri, contrasto “infinito”, spessore limitato del TV), è stata chiamata Quantum Dot Electro-Emissive (QDEL) da Nanosys, il produttore californiano che fornisce a livello globale i materiali per i Quantum Dot. Siamo insomma di fronte a una tecnologia self-emitting come nel caso degli OLED e dei MicroLED, che stando allo schema riportato qui sotto dovrebbe assicurare anche costi di produzione contenuti, un angolo di visione perfetto e una riproduzione dei colori estremamente naturale.
L’aspetto un po’ meno positivo è che per la produzione dei primi TV QDEL bisognerà aspettare ancora qualche anno, visto che si parla addirittura di 2021-2023. È la stessa finestra di lancio ipotizzata alcuni mesi fa per i primi TV di Samsung proprio con Quantum Dots elettro-emissivi di cui avevamo parlato a fine 2017 e che ora interesserà anche i futuri TV di TCL.
Nel frattempo a IFA 2018 in scena dal 31 agosto al 5 settembre 2018 dovrebbero vedersi i primi esemplari (o forse solo prototipi?) di TV QLED con tecnologia Photo-Emissive (evoluzione dell’attuale Photo-Enhanced), che si contraddistingue per una sorgente a LED blu che attraversa il pannello LCD e viene filtrata solo nell’ultimo passaggio, a tutto vantaggio anche dell’angolo di visione.
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