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Sony PS-LX310BT: fa tutto da solo… e ha anche il Bluetooth

Sony PS-LX310BT

Difficile (se non impossibile) trovare un giradischi facile da usare, economico e completo come il Sony PS-LX310BT. Basta non pretendere miracoli.

Per molti amanti della musica la prospettiva di sborsare soldi per componenti hi-fi potenzialmente “incompatibili” può trasformare il dolce pensiero di un “relax viniltico” in un vero e proprio mal di testa. Testina, stadio phono, indicatore di allineamento, set di chiavi a brugola e chissà cos’altro. È quasi un assalto tecnologico scoraggiante.

Eppure, dopo aver semplicemente collegato il giradischi Sony PS-LX310BT alla presa di corrente, eccoci ad ascoltare Born To Run di Bruce Springsteen con un paio di cuffie Bluetooth mentre il vinile gira di fronte a noi. L’intero processo di installazione richiede circa il tempo necessario per preparare un caffè: in pratica dalla scatola all’LP del Boss in meno di cinque minuti.

D’altronde è da un po’ di tempo che i giradischi con stadio phono e Bluetooth integrati offrono una configurazione semplice e pressoché immediata. Alcuni addirittura costano circa 250 euro proprio come il giradischi più economico di Sony oggetto di questa recensione.


Costruzione

Il Sony PS-LX310BT, [amazon_textlink asin=’B07N1G69G1′ text=’che su Amazon potete acquistare a 250 euro con uno speaker Bluetooth SRS-XB12 in omaggio’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’83273d56-e5f0-478e-9f20-b1fabd2bef90′], ha un design senza tanti fronzoli. È piuttosto leggero considerando tutti gli extra sotto il cofano di plastica nera e la costruzione è perfettamente accettabile per il prezzo. Inoltre è un giradischi davvero alla portata di tutti sia come prezzo, sia come impostazioni iniziali e utilizzo. Potete quindi scordarvi i tutorial su YouTube per capire come calibrare il braccio; non c’è niente da impostare qui. I pulsanti che azionano il braccio completamente automatico potrebbero sembrare leggermente “goffi”, ma anche in questo caso non ci si può lamentare granché visto il prezzo.

La domanda che sorge spontanea è se ne avete davvero bisogno. Per i veterani del vinile l’atto fisico di sollevare il braccio, passarlo sopra l’LP e abbassarlo è spesso una componente ritualistica dell’esperienza. Ma quelli che vogliono solo ascoltare musica velocemente e facilmente troveranno questi pulsanti (c’è anche quello di Stop) un piacevole bonus.

Caratteristiche

Quando si tratta di set-up iniziale, oltre a sistemare la cinghia per azionare il piatto, non c’è nient’altro da fare. Non è necessario montare e allineare una testina, impostare la forza di trascinamento, l’anti-skate corretto o utilizzare un LP di prova per testare il tutto con precisione prima di partire con l’ascolto.

Dopo che avete montato la cinghia attorno alla puleggia del motore e posizionato il piatto sul cuscinetto principale, il Sony PS-LX310BT richiede semplicemente di rimuovere il coperchio dallo stilo e premere il pulsante Start. Fate però attenzione quando togliete quella copertura dello stilo: il delicato assemblaggio ci è praticamente rimasto in mano la prima volta, anche se il modo in cui è progettato permette di rimetterlo a posto in un attimo.

Potete collegare il PS-LX310BT fino a un massimo di otto dispositivi Bluetooth e, nei nostri test con le cuffie, la connessione è stata abbastanza stabile da poter ascoltare musica in un’altra stanza con la porta chiusa (mettete in conto una portata di almeno 15 metri). Tirando le somme fin qui, Sony ci propone un giradischi completamente automatico “plug and play” con stadio phono e Bluetooth a un prezzo davvero concorrenziale. Dove sta il trucco? Nelle prestazioni audio insufficienti? Assolutamente no.

Qualità audio

Posizioniamo il PS-LX310BT su un supporto piatto e a bassa risonanza (presupposto fondamentale per qualsiasi giradischi) e, usando lo stadio phono integrato, lo colleghiamo per alcuni test al nostro sistema di riferimento composto da pre/finale GamuT D3i/D200i e dai diffusori ATC SCM50. Tuttavia, visto il prezzo del Sony, la maggior parte delle prove è stata eseguita con partner audio decisamente più economici, ovvero l’amplificatore integrato [amazon_textlink asin=’B00SH2JSJW’ text=’Onkyo A-9010 ‘ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’aeb3a3c4-ea39-4bbc-af01-9e115f67e737′](circa 200 euro) e i diffusori Dali Spektor 1 (anch’essi attorno ai 200 euro).

Scegliamo il vinile dell’album Kick degli INXS, lo posiamo sul piatto, premiamo Start e lasciamo che il PS-LX310BT faccia il resto. La voce di Michael Hutchence su Mediate è sempre emozionante, con il basso percussivo e incisivo che detta il ritmo in maniera impeccabile. C’è una buona dose di pulsione e attacco, con gesti ritmici gestiti con competenza e sicurezza.

Passando a un 45 giri, rispolveriamo una vecchia edizione di Starman di David Bowie e anche qui la situazione è più rosea di quanto ci aspettassimo. Tuttavia, rispetto a giradischi più tradizionali e completamente manuali come il Planar 1 di Rega, notiamo una dinamica più morbida e meno incisiva; quasi una sorta di perdita di nettezza su dove finisce una nota e inizia quella successiva.

Passiamo alla Quinta Sinfonia di Beethoven e il suono che ci accoglie è certamente piacevole. C’è una costruzione dinamica decente ed emozionante quando gli archi emergono sulla scena ed entrano in gioco le percussioni. I livelli superiori di dettaglio e immagine stereo non sono raggiunti (non riusciamo infatti a localizzare esattamente dove sono sedute le varie sezioni dell’orchestra), ma per ottenere questi particolari bisogna salire inevitabilmente di prezzo e sfondare il muro dei 1000 euro, non certo dei 200.

Detto questo, potete migliorare il PS-LX310BT senza molti investimenti. Se infatti avete già un amplificatore integrato o un preamplificatore phono dedicato, vi consigliamo di spostare l’interruttore di uscita del giradischi su Phono e utilizzarlo.

Verdetto

Il Sony PS-LX310BT è molto più di un’opzione in stile “il mio primo giradischi”. Per quelli che vogliono un modello completamente automatico con stadio phono incorporato, è uno dei migliori che abbiamo sentito. Un agguerrito rivale nella stessa fascia di prezzo come il [amazon_textlink asin=’B01KLQBCPY’ text=’Rega Planar 1′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5e967a37-933e-49ee-a28a-6c8d4dd88892′] potrebbe offrire un suono superiore, ma si tratta di un modello con funzionamento manuale che manca inoltre di uno stadio phono incorporato e del Bluetooth.

Ciò che il Sony non offre in termini audio, lo compensa con il divertimento, l’estrema facilità d’uso e il piacere dell’ascolto. Difficile (se non impossibile) trovare un giradischi facile da usare, economico e completo come il Sony PS-LX310BT. Basta non pretendere miracoli.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
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Sommario

Difficile (se non impossibile) trovare un giradischi facile da usare, economico e completo come il Sony PS-LX310BT. Basta non pretendere miracoli.

Pro
Sound piacevole
Bluetooth
Estrema facilità d’uso
Set-up alla portata di tutti

Contro
Alcuni modelli più tradizionali suonano un filo meglio

Scheda tecnica
Trazione a cinghia
Velocità: 33⅓, 45rpm
Dimensioni: 11 x 43 x 37cm
Peso: 3,5 Kg
Stadio phono: sì
Funzionamento automatico: sì
Braccio e testina MM inclusi
Connettività: Bluetooth
Prezzo: 250 euro
Sito del produttore: www.sony.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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