Dopo il successo di Moonlight il regista Barry Jenkins ambienta una storia d’amore nella New York razzista degli anni ’70. Blu-ray LuckyRed
Se la strada potesse parlare si concentra sulla profonda relazione sentimentale tra Clementine “Tish” Rivers (KiKi Layne) e Alonzo “Fonny” Hunt (Stephan James), amici sin dall’infanzia che una volta raggiunta l’età adulta decidono di metter su famiglia.
Ma gli Stati Uniti in cui vivono sono quelli degli anni ’70 e nonostante la popolazione di colore abbia ottenuto importanti risultati in ambito civile e politico la divisione tra neri e bianchi è ancora molto sentita, motivo per cui anche a New York non riescono a trovare una casa in affitto.
Con poca cultura e istruzione, appartenenti entrambi alla classe non abbiente, le complicazioni per la coppia giungono nel momento in cui Fonny viene arrestato per presunta violenza su una donna bianca. Dietro le sbarre scopre da Tish che diventerà padre, ma le speranze di dimostrare la propria innocenza e tornare in libertà prima del parto rischiano di svanire nel nulla quando la vittima dello stupro scompare senza lasciare traccia.
Se la strada potesse parlare è diretto da Barry Jenkins, vincitore l’anno scorso di un Oscar per la sceneggiatura di Moonlight riconosciuto anche miglior film dell’anno. Erano in tanti ad attendere il suo nuovo film sperando potesse eguagliare il precedente ma così non è stato. Concepito con una struttura non lineare che incastra elementi del racconto muovendo continuamente indietro e avanti nel tempo, lo script è non originale e basato sul romanzo del 1974 If Beale Street Could Talk di James Baldwin, che all’origine ambientava gli eventi a New Orleans.
Sulla falsariga del recente e meglio riuscito Green Book, un’altra importante storia di segregazione fisica e morale, di prigione della mente, di abuso di potere, prevaricazione, privazione dei più semplici diritti costituzionali nei confronti di un uomo di colore. Il sistema legislativo statunitense non è certo perfetto, ma quando si permette a un poliziotto razzista e una donna squilibrata di calpestare la libertà altrui per il puro gusto di farlo precipita ancor più riprovevolmente nel sonno della ragione.
È il dramma della quotidianità quello che vive la coppia afroamericana, nata e cresciuta in un quartiere popolare a cui sono ancorati e da cui non sembrano poter sfuggire. Rispetto a Moonlight stavolta Jenkins non riesce a librarsi alla medesima altezza anche se lo spessore tra le righe della sceneggiatura non manca, rischiando di finire schiacciato dal love affair e il voler porre l’accento sul rapporto di cuore tra i giovani protagonisti.
Una visione certo gradevole per la raffinata messa in scena (incredibili le istantanee in bianco e nero), ma gli elementi pur di squisita drammaturgia alla lunga finiscono per soffrirne, col risultato di una prova sbilanciata che paga anche lo scotto di un certo compiacimento e omologazione di fondo.
Il film ha comunque valso una nuova candidatura a Jenkins per l’adattamento del romanzo, un’altra a Nicholas Britell per la migliore colonna sonora ma sul podio per l’Oscar quale migliore attrice non protagonista stavolta è salita solo la brava Regina King (serie tv The Big Bang Theory e American Crime), che nel film interpreta la madre di Tish.
VIDEO
Girato interamente digitale con Arri Alexa 65 a risoluzione nativa 6.5K, si è poi giunti a un Digital Intermediate 4K ma purtroppo a oggi non esistono edizioni UHD del film. Un’occasione persa per gustarsi l’opera a una vera maggiore risoluzione col supporto dell’HDR, aspect ratio Univisium 2.00:1 (1920 x 1080/24p) e codifica AVC/MPEG-4 su BD-50.
La qualità delle immagini è superiore, precisione elementi, ricchezza dettaglio in parte anche in secondo piano immaginando quale avrebbe potuto essere il risultato in presenza di wide color gamut, quanto meno nelle numerose sequenze notturne o con poca luce.
Neri convincenti, resta comunque notevole la resa cromatica ponendo l’accento sui diversi toni colore attraverso i quali il cinematographer James Laxton (Camp X-Ray, Moonlight) ha enfatizzato gli stati d’animo del racconto. Eccellente la scala di grigi per gli elementi in bianco e nero.
AUDIO
DTS-HD Master Audio italiano e inglese (16 bit), sono entrambe interessanti. Ottima enfasi per il parlato dal centrale, pochi e condizionati dalla natura stessa dell’opera gli elementi direzionali dove sono le conversazioni ad avere quasi sempre la meglio.
Dignitoso il sostegno del fronte posteriore così come per il subwoofer nelle transizioni musicali. Coinvolge in diversa e maggiore misura l’originale inglese per i dialoghi in presa diretta che fanno da subito la differenza e calano ulteriormente nel mood del racconto.
EXTRA
Un interessante making of di 26′ minuti con immagini dai set e riflessioni di parte di cast e troupe, 20′ minuti di scene eliminate dal montaggio finale e trailer. Sottotitoli in italiano.
TESTATO CON: Tv Samsung QLED Q85R 55″, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Qualità delle immagini
Digital Intermediate 4K
DTS-HD Master Audio 5.1 16 bit
Extra pochi ma interessanti
Volevamo il commento del regista
Distribuito da: Warner Bros HE
Durata: 119'
Anno di produzione: 2018
Genere: Drammatico
Regia: Barry Jenkins
Interpreti: KiKi Layne, Stephan James, Regina King, Colman Domingo, Teyonah Parris, Michael Beach, Aunjanue Ellis, Ebony Obsidian, Dominique Thorne, Diego Luna, Finn Wittrock, Ed Skrein, Emily Rios, Pedro Pascal, Brian Tyree Henry
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.00:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, inglese DTS-HD Master Audio 1
Sottotitoli: italiano, italiano nu
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