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PlayStation 5 e audio 3D: la next-gen passa anche per il sonoro

playstation 5

Il Tempest Engine di PlayStation 5 promette di portare l’esperienza audio nei videogiochi a nuovi livelli. Ecco come ci riuscirà e cosa servirà per sfruttarlo al meglio

Si sa che all’uscita di una nuova console next-gen come PlayStation 5 la grande attenzione dei media e degli appassionati si concentri su design, prestazioni grafiche e giochi, ma questa volta Sony ha voluto puntare molto anche sull’audio e, più precisamente, sul motore proprietario Tempest Engine, che ha il non facile compito di portare un audio veramente 3D all’interno dei giochi di prossima generazione. Sony poteva comodamente scegliere un formato come il Dolby Atmos per potenziare la resa audio dei giochi di PlayStation 5, ma come già fatto in ambito musicale con il formato 360 Reality Audio, ha voluto proporre una tecnologia propria.

L’audio 3D di PlayStation 5 è una tecnologia che, a differenza delle precedenti impostazioni audio 3D “virtuali” che non ci hanno mai convinti davvero a livello videoludico, punta a ricreare paesaggi sonori incredibilmente dettagliati sfruttando appositi algoritmi audio e restituendo alle nostre orecchie (e quindi al nostro cervello) centinaia di singoli suoni. Potremmo considerare l’audio 3D di PlayStation 5 una cospicua evoluzione dell’audio 3D di PlayStation VR, ma se questo era in grado di replicare fino a 50 sorgenti sonore, con PlayStation 5 questo numero sale a diverse centinaia. Un esempio pratico? Nel frangente di un gioco con una pioggia scrosciante, PlayStation 5 sarebbe in grado di farci sentire le singole gocce in relazione a dove si trova il nostro personaggio.

Per usufruire di questo audio 3D, Sony punterà inizialmente sulle cuffie (che già oggi rappresentano un must per qualsiasi gamer), ma ha promesso che l’audio 3D di PS5 potrà essere sfruttato da qualsiasi sistema tra cui soundbar, impianti surround e persino dagli speaker integrati nei TV. Dubitiamo fortemente che, in quest’ultimo caso, la resa sarà paragonabile a quella di un paio di cuffie o di un sistema Dolby Atmos, ma la promessa di Sony è quella di porte il suo audio 3D in quante più case possibili.


Uno dei dispositivi con cui sarà possibile godersi al meglio la nuova tecnologia saranno sicuramente le cuffie wireless Pulse 3D annunciate assieme alla console nei giorni scorsi e acquistabili separatamente (ancora non si conosce il prezzo), ma alcune voci di corridoio non confermate ufficialmente sostengono che anche collegando un paio di cuffie cablate al nuovo controller DualSense si potrà avere lo stesso effetto audio (con però, appunto, la scomodità del cavo).

Ma esattamente come funziona questa tecnologia? Il Tempest Engine crea un audio 3D usando la cosiddetta Head Transfer Transfer Function (HRTF) per decifrare il modo in cui l’orecchio di un individuo percepisce un suono. Il problema è che i canali uditivi di ognuno di noi sono diversi e quindi l’HRTF di ognuno è diverso e tutti ascoltano l’audio 3D in modo diverso (alcuni, ad esempio, potrebbero non essere in grado di discernere affatto l’audio spaziale).

Per ovviare al problema, Sony ha creato cinque profili HRTF per il lancio di PS5 sulla base dei dati di oltre 100 persone. La console aiuterà a trovare il profilo migliore e a personalizzarlo per ottenere l’effetto audio 3D ottimale per le nostre orecchie. Tuttavia, ed è qui che le cose diventano veramente interessanti, Sony spera di trovare in futuro un modo per raccogliere i singoli dati HRTF e ciò consentirebbe a PlayStation 5 di assicurare a tutti i giocatori un audio 3D personalizzato a seconda della forma del loro orecchio.

“Forse gli utenti ci invieranno un video delle loro orecchie e della loro testa e ne faremo un modello 3D da dare in pasto all’HRTF. Forse vi faremo provare un’esperienza audio per tarare il vostro HRTF. Ci stiamo impegnando su diversi versanti per consentire a tutti di sperimentare il massimo livello di realismo sonoro” ha dichiarato Mike Cerny, il lead architect di PlayStation 5.

Rimangono comunque ancora diversi interrogativi senza risposta, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi hardware che potranno fornire l’audio 3D di PS5 al meglio delle possibilità (le attuali cuffie Sony Platinum Wireless Headset, ad esempio, saranno in grado di farlo?), ma nel complesso il Tempest Engine promette meraviglie e, per una volta, possiamo davvero parlare di un “audio gaming next-gen”. La speranza per Sony però è che questo suo nuovo traguardo tecnologico incontri molto più successo di quanto non abbia fatto (almeno per ora) il suo 360 Reality Audio.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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