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Migliorare la fotografia con lo smartphone – Modalità RAW

Prosegue il focus per migliorare lo scatto fotografico sfruttando lo smartphone e una miriade di optional software per l’elaborazione RAW

Abbiamo accennato in questo articolo alla possibilità di incamerare immagini in modalità RAW, ovvero senza elaborazione immediata. Non tutti i device supportano tale modalità: deve essere presente una libreria del sistema operativo chiamata Camera2 API che è nativa e non è possibile integrarla se non fa parte della progettazione dello specifico apparato. Fatta eccezione per Sony che offre la modalità RAW in misura più ampia sui propri modelli, in genere gli altri brand come per esempio Motorola, LG, Samsung, Xiaomi oppure Google offrono tale opportunità sugli apparati di punta. C’è per esempio il Huawei P20 Pro, lo Xiaomi Cc9 Pro con camera da 108 Megapixel, il Mi Note 10 e certo non ultimo l’Apple iPhone 11.

Tornando ai possibili scenari di ripresa tra le situazioni più tipiche c’è quella del paesaggio, di un ricco landscape che si vorrebbe memorizzare in tutta la sua pienezza senza perdere i particolari in primo e secondo piano, la luce e i colori. In tal caso ancor più fondamentale la manipolazione del bilanciamento del bianco si rivela molto importante. Poter risaltare le ombre in secondo piano di un cielo luminoso oppure attenuare le zone più estreme può diventare fondamentale al fine di raggiungere l’optimum. Modificare il bilanciamento del bianco dopo aver scattato la foto offre più flessibilità nella manipolazione del file in una fase successiva allo scatto. Il rovescio della medaglia di operare in modalità RAW è la necessaria elaborazione successiva, che impedisce di condividere più rapidamente le proprie catture. A maggior ragione quando ci si trova di fronte ampi panorami all’alba o al tramonto il processo di elaborazione dell’immagine chiede maggiore conoscenza, metodi per il migliore completamento.

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Il set di camere posteriori del Huawei P20 Pro

Con materiale RAW lo spazio per l’immagazzinamento rispetto a un file JPEG può essere anche quattro volte più grande e quindi meno opportunità di aggiungere altre fotografie. I file vengono salvati con suffisso ‘DNG’ e quindi sono manipolabili con Adobe Photoshop. Esistono app specifiche per la modalità RAW e la manipolazione del relativo file DNG. Tra le più interessanti suggeriamo Adobe Lightroom, versione mobile (Android e iOS) e per ora gratuita del noto software dedicato alla fotografia: aiuta ad agire al meglio sulle fotografie RAW con un livello di manipolazione delle stesse molto interessante, specie quando non si ha a disposizione un computer.


Altro programma che gestisce file DNG è Geeky Devs Studio di Manual Camera, al costo attuale di 3,39 euro. Dichiarata come “la prima app Android che consente pieno controllo manuale di: Shutter Speed, Focus Distance, ISO, bilanciamento bianco, Exposure Compensation”. Sulla carta versatile, ma a leggere qualche commento di chi l’ha recentemente provata non così efficace. C’è chi lamenta il blocco del device quando viene attivata, “non ci sono aggiornamenti, non gestisce a pieno i 48 Megapixel ma soprattutto non ha supporto per Android 10”.

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Adobe Lightroom 2.6 per iOS iPhone

 

Da Lenses Inc. la proposta è quella dell’app ‘Fotocamera manuale: DSLR Camera Professional‘, controllo completamente manuale su ISO, velocità dell’otturatore, esposizione, messa a fuoco manuale, rec video UHD e gestione foto RAW se il device è dotato di Android 5 e Camera 2API. Anche qui s’incontra più di un detrattore che segnala “crash dell’applicazione usando la camera anteriore”, ricordando che la versione free di prova non ha simili inconvenienti diventa difficile giustificare i 4,29 euro attualmente richiesti. In certi casi è riportato che “la piena risoluzione si abbatte in modalità professionale, da 16 Megapixel a 8 Megapixel” e anche qui niente supporto ai 48 Megapixel segnalati per Xiaomi Mi9SE dove non si va oltre gli 8 Megapixel. È riportato anche che “consente di usare solo l’ottica grandangolo e normale ma non il tele” per l’LG V40. Diversamente per i video amplia le potenzialità “sbloccando il frame rate per girare 24, 25 e 50 contro il limite di 30 e 60 fps imposti dell’apparato.

Altra app con velleità professionali quella di Rise Up Games chiamata ProShot e al momento venduta a 3,99 euro. In questo caso tra le opportunità offerte anche quella dello scatto RAW + JPEG. Come sempre il consiglio è quello di verificare le compatibilità col proprio device ma soprattutto leggere i commenti di chi l’ha già usata, scoprendo per esempio qualche problema per Xiaomi RedMi Note 8 con “instabilità e bug di registrazione video che spesso non si avvia” oltre a traduzioni letterali dall’inglese che vedono il ‘light painting’ definito ‘pittura leggera’. Di fatto il light painting è una tecnica fotografica in ambiente il più possibile oscurato che prevede di lasciare aperto l’otturatore della camera illuminando il soggetto con una o più sorgenti luminose. Queste ultime diventano il ‘pennello’ del fotografo, generando scatti artistici astratti ben diversi dal concetto di realismo.

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Software conversione Raw2dng

Molto interessante e per giunta gratuita è l’app RAW2dng di Fima Gena, che “converte tutti i principali formati di file di foto non elaborate in DNG, JPEG o TIFF mantenendo i metadati completi. Al momento non supporta il formato CR3 proprietario di Canon, importa le foto grezze dalla fotocamera direttamente tramite connessione Wi-Fi (purché la fotocamera supporti il protocollo Wi-Fi e il protocollo PTP / IP). Durante la conversione in DNG i file mantengono la qualità RAW completa e possono essere importati direttamente in editor come Snapseed o Lightroom. Dal gruppo delle app gratuite consigliate da tanti utilizzatori c’è HedgeCam 2 di Caddish Hedgehog, tra le più flessibili con elevato livello di customizzazione. Ancora più efficace in virtù di device con molteplici ottiche, flessibile supporta quanto occorre per la gestione RAW.

Che si abbia per le mani uno smartphone o una camera digitale vera e propria il contesto orario in cui si decide di fotografare resta fondamentale. L’illuminazione diurna a farla da padrone sui colori a seconda che ci si trovi in pieno giorno (meglio evitare il sole a picco che tende ad appiattire la scena) oppure all’alba o al tramonto. In questi ultimi due frangenti in genere ci sono maggiori ombre e la scena di un paesaggio risulta più facilmente ‘drammatica’, come accade anche dopo un temporale con sprazzi di luce tra le nuvole ancora grigie.

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L’app HedgeCam 2 è tra le più flessibili, e poi è gratuita…

Una fotografia scenografica in spazio aperto piuttosto che quella di un’opera d’arte o di un soggetto fisso o in movimento: gli smartphone più moderni offrono molteplici possibilità di sfruttare un più vasto comparto di ottiche. Se così non fosse e il brand lo consentisse può esserci l’opportunità di sfruttare l’offerta di optional sul mercato andando ad aggiungere  esternamente l’obiettivo, importante sarebbe sempre e comunque sfruttare la modalità RAW quando presente.

Torneremo a parlare di fotografia con lo smartphone approfondendo ulteriori tecniche di scatto e ripresa unitamente a un focus sulle app in circolazione, per sfruttare più a fondo la sezione fotografica del proprio smartphone.

Link al sito Moment LensesLink al sito Lee Filters.

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