Caratterizzato da una natura modulare e da un’eccellente qualità audio, lo streamer/pre-amp Linn Selekt DSM si è rivelato un vero gioiellino.
C’è stato un tempo in cui i sistemi stereo all-in-one (ai quali bastava solo collegare due diffusori) erano prodotti per lo più a basso budget e rivolti a persone che, non volendo la complicazione (né il costo) di componenti hi-fi separati, erano disposte a sopportare la significativa carenza di prestazioni che ne derivava. Il più valoroso esempio di questa “razza” era uno dei microsistemi DM di Denon, ma se si voleva qualcosa che suonasse meglio non c’era alcuna vera alternativa fino all’arrivo (circa 20 anni fa) del Linn Classik.
Si trattava di un sistema all-in-one che originariamente comprendeva un lettore CD e un amplificatore, ma che in seguito aggiunse un sintonizzatore e persino funzionalità multi-canale. Era tra l’altro il prodotto di un marchio tipicamente premium, con un catalogo alle spalle fatto di componenti separati di alta qualità, costosi e dal suono raffinato. Tutto ciò gli diede ulteriore credibilità agli occhi di coloro che normalmente avrebbero ignorato soluzioni all-in-one di questo tipo.
Nonostante un prezzo particolarmente alto per quei tempi, il Classik è stato un grande successo grazie soprattutto a un suono intrinsecamente raffinato. Vedendone i riscontri di vendita, i rivali hanno iniziato a proporre fin dagli inizi del 2000 i loro “box” all-in-one e ultimamente brand del calibro di Arcam e Naim hanno iniziato a dominare il mercato creato da Linn. Forse ci vorrà un po’ di tempo perché quest’ultima si riprenda il posto d’onore che forse le spetta, ma pensiamo che il nuovo Linn Selekt DSM, di cui abbiamo già parlato qui, abbia tutte le carte in regola per riuscire in questa impresa, non solo per quanto riguarda le prestazioni ma anche per il rapporto qualità-prezzo.
Caratteristiche
Ma che cos’è esattamente il Linn Selekt DSM? È un sistema all-in-one modulare (in vendita a brevissimo anche in Italia) che può essere personalizzato su misura, partendo dalla versione base disponibile a circa 4700 euro. Con questa cifra ci si porta a casa uno streamer audio di fascia alta e un preamplificatore digitale in un’unica soluzione, le cui funzionalità principali includono lo streaming di rete, i servizi di streaming Spotify, Tidal e Qobuz integrati e Apple Airplay (ed è pronto anche per Roon).
Sul retro troviamo cinque ingressi digitali tra cui uno HDMI ARC per il collegamento a un televisore e uno USB per il collegamento a un computer. Neanche il mondo dell’analogico è stato ignorato, visto che a fianco di un ingresso di linea troverete due input phono (MM e MC). Dato il ricco patrimonio di giradischi del produttore britannico, l’inclusione di entrambe le opzioni non è certo una sorpresa.
In questa versione base streamer/preamplificatore, il Selekt DSM si colloca tra l’offerta di base di Linn (Majik DSM) e quella ancora più costosa e premium rappresentata dall’Akurate DSM. Ma con un design modulare completamente nuovo, è rivolto in realtà a un pubblico diverso. Al momento ci sono due opzioni per i moduli (o “cartucce” come le chiama Linn).
Con ulteriori 1800 euro è possibile eseguire l’aggiornamento dalla sezione DAC a 24 bit/192kHz già integrata alle specifiche premium di Katalyst (l’architettura DAC di Linn di quarta generazione) e/o e aggiungere un modulo di amplificazione finale in Classe D da 50 W per canale a 8 Ohm (o 100W a 4 Ohm) per poco più di 1500 euro, come abbiamo fatto per l’esemplare qui recensito.
La scelta dei moduli aggiuntivi non finisce però qui. Ci sono infatti in sviluppo piani per un amplificatore cuffie e per un modulo audio surround, con quest’ultimo che amplificherà fino a 5.1 canali e offrirà quattro ingressi e un’uscita HDMI e il supporto per i codec DTS e Dolby Digital Plus. Aspettatevi presto anche un modulo con Bluetooth e Wi-Fi dual-band (2.4/5 GHz), che a dire il vero ci saremmo aspettati di trovare già da subito visto anche il prezzo dell’unità base.
Gli ingegneri di Linn hanno lavorato sodo per integrare questi moduli in modo da non rovinare in qualche modo le prestazioni del Selekt DSM. I segnali (anche quelli che iniziano nel dominio analogico) vengono trasferiti digitalmente in tutto il circuito per ridurre il degrado e il rumore e l’alimentazione è abbastanza generosa da fornire l’impatto e la dinamica attesi da un prodotto a questo livello.
Linn ha anche optato per un processore dual-core che dovrebbe essere in grado di far fronte a nuovi upgrade anche nei prossimi anni. Questo nuovo potente “cervello” consente inoltre al produttore britannico di includere l’ultima versione del suo software Space Optimisation per l’equalizzazione dell’ambiente di ascolto.
La versione originale di questo software ha debuttato nel 2015, ma questa nuova release è un’alternativa molto più intrigante e complessa ai sistemi di equalizzazione automatica con microfono che siamo abituati a vedere sui moderni amplificatori AV. Mentre alcuni utenti potrebbero ottenere risultati decenti con poco sforzo, questo software ha in realtà bisogno di una certa esperienza per essere sfruttato al meglio.
La nuova versione si adatta a qualsiasi forma di stanza, non importa quanto irregolare, e tiene anche conto degli effetti che possono derivare dalla presenza di finestre e porte e persino dei cambiamenti della pressione dell’aria dovuti alle fluttuazioni della temperatura. Space Optimization si occupa anche del comportamento dei vostri diffusori.
Linn ha infatti creato un ampio database con i risultati di misurazioni dettagliate di una vasta gamma di diffusori, incluse le loro caratteristiche elettriche e aspetti fisici come la distanza dei drive da terra. Queste informazioni vengono unite a tutti i dati relativi alle pareti e alla struttura della stanza e il Selekt DSM ne tiene conto per fornire ciò che Linn prevede essere un suono ottimale.
Costruzione
Fisicamente il Selekt DSM è un’unità costruita in modo intelligente, ben fatta e ancor meglio rifinita. La manopola di selezione sul pannello superiore è più di un semplice controllo del volume. Premendo su diverse parti, si accede infatti ai controlli di base come saltare le tracce o mettere in pausa e il tutto funziona abbastanza bene.
Sotto di essa troviamo alcuni pulsanti a cui può essere assegnato uno specifico compito (selezione di un ingresso o di una playlist su Spotify ad esempio). Questi pulsanti sono semplici da impostare e controllare e anche se non si tratta di nulla di nuovo, questo approccio rende il Selekt DSM facile da usare. Alcuni potrebbero invece rimanere sorpresi (e anche un po’ delusi) dalla mancanza di un display a colori, considerando soprattutto come il più economico Naim Uniti Nova ne abbia uno. Linn, a quanto pare, voleva evitare la distrazione visiva durante l’ascolto e in ogni caso il display OLED del Selekt è nitido e abbastanza grande da poter essere letto dall’altro lato della nostra sala prove.
Il sistema nel suo complesso è abbastanza facile da usare, soprattutto considerando la gamma di fonti disponibili. Avrete bisogno dell’app Konfig di Linn per configurare il tutto e quindi dell’app Kazoo per controllarlo. C’è anche un telecomando fisico per quelli che preferiscono uno e in effetti abbiamo trovato più semplice controllare gli aspetti di base come il volume usando il telecomando al posto dell’app.
Iniziamo i test saggiando le capacità di rete del Selekt DSM tramite Ethernet (per ora infatti niente Wi-Fi) e siamo subito impressionati: si vede chiaramente Linn ha a che fare con gli streamer da più tempo rispetto alla maggior parte dei brand rivali. Il Selekt è infatti perfetto nel funzionamento dello streaming, passando dal nostro NAS Naim di riferimento a Tidal velocemente e senza la minima incertezza.
Qualità audio
Il carattere sonoro di questo sistema non sorprenderà chi ha già familiarità con i prodotti dell’azienda britannica. La sua presentazione è nitida e diretta e abbina brillantemente ricchezza sonora e controllo invidiabile. Ascoltiamo una vasta gamma di musica da La sagra della primavera di Stravinsky a Lemonade di Beyoncé e il DSM offre un suono sciolto e preciso. Ha inoltre un sorprendente grado di agilità e può tracciare le trame musicali più complesse con facilità e compostezza.
C’è anche un sacco di impatto e quindi con brani come Sorry di Beyoncé non ha problemi a tenere il ritmo anche ad alto volume. La potenza di 50W per canale può sembrare modesta, ma anche attraverso diffusori relativamente inefficienti come i nostri fidati ATC SCM 50 (85 dB/W/m) il volume non si può certo definire modesto.
Il Naim Uniti Nova ha sicuramente qualcosa di più in termini di ricchezza sonora e fluidità, ma il Linn guadagna terreno sul rivale quando si tratta di assoluta chiarezza e “botta”. Giochiamo un po’ anche con la funzione Space Optimisation già accennata prima, che anche nella nostra sala prove già ben trattata acusticamente offre evidenti vantaggi in termini di dettaglio di fascia bassa e agilità. Il sound infatti esce più chiaro e meglio controllato in gamma bassa una volta compensati gli effetti della stanza.
Passiamo agli input digitali e continuiamo a essere impressionati. Gli ingressi otitico e coassiale mostrano infatti come il DAC “standard” a bordo sia estremamente valido ed equilibrato. Abbiamo ascoltato anche il modulo di aggiornamento Katalyst e non si può negare che il tutto suoni ancora meglio, ma a nostro parere, con quello che costa, non è un acquisto essenziale per la maggior parte degli utenti.
Siamo rimasti invece meno soddisfatti dell’ingresso USB. Linn ha impiegato molto tempo per includere un tale input sui suoi prodotti, ma tramite l’USB il Selekt DSM non restituisce lo stesso senso di stabilità e brillantezza riscontrato tramite gli altri input, rimanendo sì perfettamente utilizzabile ma non proprio eccezionale e lo stesso vale per lo streaming tramite Airplay.
Ritorniamo su un terreno assolutamente positivo con lo stadio phono integrato. Colleghiamo un Rega Planar 3 con testina Elys 2 all’ingresso MM del Selekt e il nostro giradischi di riferimento Clearaudio Innovation Wood all’ingresso MC. In entrambi i casi il modulo phono suona dettagliato ed espressivo, mantenendo le qualità eccellenti che abbiamo così apprezzato attraverso gli altri input. L’ingresso analogico di linea è ugualmente talentuoso, soprattutto considerando che deve passare attraverso una conversione analogica in più nel percorso del segnale.
Verdetto
Non si può negare che Linn abbia puntato in alto con il DSM Selekt. Il suo prezzo, una volta aggiunto il modulo di amplificazione, è più alto rispetto a quello del suo rivale più ovvio (il Naim Uniti Nova) ma ben inferiore all’accoppiata Edge NQ (stremaer-preamp) ed Edge W (finale) di Cambridge Audio. Certo, il sistema separato di Cambridge ha un suono innegabilmente superiore, offrendo un senso di scala e autorità che il Linn non può eguagliare, ma per chi cerca un’unica soluzione all-in-one e dimensioni compatte il Selekt DSM è molto più conveniente, oltre ad assicurare un’ampia aggiornabilità grazie alla sua natura modulare.
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Sommario
Caratterizzato da una natura modulare e da un’eccellente qualità audio, lo streamer/pre-amp Linn Selekt DSM si è rivelato un vero gioiellino.
Pro
Presentazione brillante, agile e dettagliata
Stadio phono MM/MC di ottimo livello
Il software di equalizzazione funziona molto bene
Contro
L’ingresso USB non ci ha soddisfatti del tutto
Wi-Fi e Bluetooth assenti (c’è solo l’Ethernet)
Scheda tecnica
Potenza: 50W per canale (8 Ohm)
Ingressi: RCA, stage phono MM/MC, 2xottico, 2x coassiale, USB, HDMI
Connettività: Ethernet, AirPlay
Dimensioni: 11.3 x 35 x 35cm
Peso: 8.1kg
Prezzo: 4700 euro (versione base)
Sito del produttore: www.linn.co.uk
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.