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IFA 2018: Dolby Atmos vincente per la soundbar Sennheiser AMBEO

Sennheiser AMBEO

Mancano ancora molte specifiche tecniche e il prezzo, ma già ora la soundbar Dolby Atmos Sennheiser AMBEO promette molto bene.

Dopo aver svelato la sua soundbar AMBEO al CES a inizio anno, Sennheiser ha mostrato più da vicino questa interessante novità a IFA 2018 e abbiamo potuto vederla e ascoltarla traendone impressioni decisamente positive. Soluzione volta a replicare un sistema di diffusori 5.1.4, la soundbar Sennheiser AMBEO non ha ancora una finestra precisa di uscita in Europa (si parla solo di inizio 2019) e anche il prezzo rimane top secret, ma probabilmente costerà come una soundbar premium e quindi attorno ai 1200-1500 euro.

Caratteristiche

Le specifiche tecniche complete devono ancora essere annunciate, ma la configurazione a 13 driver di AMBEO Soundbar, composta da sei woofer, cinque tweeter e altri due driver rivolti verso l’alto, è alimentata da una tecnologia di virtualizzazione sviluppata in collaborazione con Fraunhofer per offrire audio 3D immersivo partendo appunto da una singola unità. Parliamo inoltre di una soundbar compatibile con Dolby Atmos, MPEG-H e DTS: X, in grado di eseguire anche un upmixing fino a 5.1 canali e simulare un suono 3D partendo da una traccia in semplice stereo.

Abbiamo ascoltato la Sennheiser AMBEO in una sala di ascolto appositamente allestita da Sennheiser, ma la soundbar includerà nella confezione un microfono per mappare le dimensioni della stanza e perfezionare i “riflessi” audio sulle pareti in modo da assicurare un’esperienza 3D personalizzata.


Prestazioni

È ancora difficile per noi liberarci dalla mentalità che un simile concept funzioni nella realtà (anche le migliori soundbar di Yamaha fanno sempre un po’ fatica a livello di virtualizzazione surround e 3D), ma Sennheiser sta dimostrando che questi sistemi stanno facendo enormi progressi. Partendo da una partita di calcio della Bundesliga registrata in Dolby Atmos, abbiamo assistito a una prestazione molto immersiva, il che è abbastanza sorprendente.

La AMBEO ci posiziona infatti direttamente sugli spalti, con i tifosi tutto intorno e il commento dei telecronisti davanti e al centro, con il risultato di farci sentire parte dell’atmosfera piuttosto che semplici spettatori. Al primo ascolto il sound va a concentrarsi più dal fronte e dai lati della stanza piuttosto che da dietro, ma non ci sentiamo di giudicare troppo severamente questo aspetto dopo un ascolto così breve e circostanziato (anche perché non abbiamo potuto eseguire alcuna regolazione).

Resta comunque il fatto che fino a quando i broadcaster satellitari e non non abbracceranno il Dolby Atmos in modo più ampio e sostanzioso, gran parte del lavoro della AMBEO consisterà in un upmixing di registrazioni stereo o in 5.1. Una versione live di Hotel California degli Eagles dimostra comunque che non si tratta di un grande problema. La sensazione è infatti simile a quella scaturita dalla partita di calcio, con la soundbar che lavora mirabilmente con ciò che le viene dato in pasto per offrire un’altra presentazione immersiva.

In termini di carattere sonoro generale Sennheiser promette bassi profondi che annullano la necessità di un subwoofer separato e, di nuovo, ci sentiamo di dare ragione al produttore tedesco. Il sound appare infatti audace e preciso, con un sacco di dettagli e un impatto notevole per una soundbar priva di un sub dedicato.

Abbiamo solo alcune riserve riguardo al timing, specialmente con la musica, ma ancora una volta non è qualcosa da criticare in modo assoluto finché non avremo trascorso una buona quantità di tempo con la AMBEO nella nostra saletta test per una vera e propria recensione.

Verdetto iniziale

Il nostro appetito sonoro è stato stuzzicato a sufficienza dalla Senheiser AMBEO nonostante il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione per saggiare la simulazione a 5.1.4 canali e prevediamo un buon numero di ore trascorse prima di abituarci a ciò che questa soundbar è in grado di produrre. Nel complesso è una prima impressione molto positiva e speriamo che il 2019 porti finalmente a una vera maturazione delle soundbar all-in-one (senza quindi diffusori surround separati) con supporto alle codifiche object-based.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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