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Galaxy Fold: già segnalate le prime rotture del display

Galaxy Fold

I display di alcuni esemplari di Galaxy Fold in mano ai giornalisti si sono rotti dopo pochi giorni di test. Samsung deve già correre ai ripari?

Il Galaxy Fold di Samsung, prenotabile dal 26 aprile e disponibile in Italia dal 3 maggio a 2050 euro, potrebbe partire con il piede sbagliato… anzi, sbagliatissimo. Gli early adopter potrebbero infatti pensarci due volte prima di ordinare questo costosissimo smartphone pieghevole ad arrivare sul mercato, visto che alcuni dei primi esemplari inviati nei giorni scorsi ad alcuni giornalisti per le recensioni di rito sembrano difettosi.

Il noto sito tecnologico The Verge è stato uno dei primi a rendere noti questi problemi mostrando la rottura dello schermo causata da alcuni detriti intrappolati sotto l’OLED o dalla cerniera stessa che si piegava e si rompeva. In entrambi i casi, il telefono è diventato inutilizzabile ed è stato inviato al quartier generale di Samsung per un’analisi completa.

Come si può notare da questi tweet, altri recensori hanno notato problemi allo schermo dopo aver staccato lo strato superiore di polimero dello schermo, che è in realtà una parte integrante della struttura del display e non semplicemente il tipo di pellicola di protezione che si trova spesso sui nuovi dispositivi. E poi c’è Steve Kovach di Bloomberg, che si è ritrovato dopo alcuni giorni con un lato del pannello che lampeggiava come un’insegna al neon.


La risposta di Samsung è stata quella di chiamare tutte le unità interessate da questi problemi al display, inviare nuovi esemplari per le recensioni e cercare di risolvere eventuali problemi in futuro. Ma, come spesso capita quando ci sono in ballo nomi così grossi e prodotti così attesi, il danno d’immagine potrebbe essere già stato fatto.

Osservando questi ultimi sviluppi, il Galaxy Fold sembrerebbe il classico prodotto che semplicemente non è pronto ad arrivare sul mercato e, nella fretta di battere sul tempo Huawei, Xiaomi e gli altri produttori intenti a proporre i loro smartphone pieghevoli, Samsung potrebbe pagare un prezzo salatissimo se questi problemi non si limitassero ai pochi esemplari di Fold inviati alla stampa specializzata.

Non ci fa alcun piacere testimoniare l’inizio di quella che sarà quasi sicuramente una nuova “saga” che andrà avanti per lungo tempo (e non dimentichiamoci delle batterie “focose” del Galaxy Note 7 nel 2016). Anzi, auguriamo alla compagnia coreana tutto il meglio per questo suo coraggioso salto nel mondo degli OLED flessibili.

Samsung Galaxy Fold

È però innegabile e inevitabile il clamore che queste notizie stanno creando sul web, anche perché parliamo di un dispositivo da oltre 2000 euro e di un’incidenza di problemi quantomeno sospetta, considerando che gli esemplari inviati ai giornalisti di tutto il mondo non saranno stati certo migliaia. La speranza è che il lotto destinato alla vendita da inizio maggio non comprenda questi modelli difettosi, anche perché Samsung ha assicurato più volte che ogni Fold è stato piegato da appositi macchinari per più di 200.000 volte proprio per evitare l’insorgere di problemi simili al display.

Certo che partenza più sfortunata e problematica non poteva esserci per il primo vero smartphone pieghevole (lasciamo pur perdere il FlexPai di Royole) destinato a raggiungere un mercato di massa.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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