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Pannelli AMOLED pieghevoli: nel 2025 saranno 50 milioni

amoled pieghevoli

Nella continua corsa tecnologica per scovare la next-big-thing in ambito smartphone, i pannelli AMOLED pieghevoli giocheranno un ruolo di primo piano.

Spinte dalla crescente domanda per un’esperienza utente innovativa in ambito smartphone, le spedizioni di pannelli AMOLED pieghevoli dovrebbero raggiungere 50 milioni di unità entro il 2025 rispetto alle 200.000 unità attese per fine 2018, almeno secondo le nuove stime di IHS Markit. Si prevede che i pannelli AMOLED pieghevoli rappresenteranno infatti entro il 2025 il 6% delle spedizioni totali di pannelli AMOLED (825 milioni), ovvero l’11% delle spedizioni complessive di pannelli AMOLED flessibili (476 milioni). Questi ultimi sono in grado di flettersi leggermente ma non si piegarsi completamente come invece promettono di fare gli AMOLED pieghevoli di nuova generazione.

“Mentre il mercato degli smartphone convenzionali si sta saturando sempre di più, i produttori stanno cercando di creare un form factor innovativo che possa fare davvero la differenza rispetto ai competitor” ha affermato Jerry Kang, senior analyst della sezione display research di IHS Markit. “Un pannello AMOLED pieghevole è considerato il form-factor più attraente e distinguibile in questo momento.”

Il mese scorso la cinese Royole Corporation ha presentato il primo smartphone a schermo pieghevole al mondo (video sopra) dotato di un pannello AMOLED da 7,8 pollici. Anche alcuni altri importanti brand, con in testa Samsung (ma non solo), dovrebbero lanciare i primi smartphone con schermo pieghevole nel 2019.


“I produttori di smartphone sono però cauti nell’avvicinarsi agli smartphone pieghevoli perché questi device dovrebbero essere abbastanza resistenti per ripiegamenti ripetuti e abbastanza sottili e leggeri pur con un display e una batteria più grandi. Limiti tecnologici tutt’altro che facili da superare e non a caso le spedizioni unitarie di pannelli AMOLED pieghevoli potrebbero non crescere molto velocemente per i primi anni, ma l’area per unità dovrebbe essere maggiore di quella dei display convenzionali”, continua Kang.

A causa della minore domanda di pannelli AMOLED flessibili convenzionali, che finora non hanno avuto particolare successo, i fornitori sperano che i produttori di smartphone lancino dispositivi pieghevoli il prima possibile e, secondo l’AMOLED & Flexible Display Intelligence Service di IHS Markit, la capacità di fornitura di pannelli AMOLED flessibili rappresenterà più della metà della capacità totale AMOLED nel quarto trimestre del 2019.

Il prossimo anno potrebbe quindi rappresentare l’inizio di una svolta importante per il mercato degli smartphone, che da tempo non vedeva all’orizzonte una rivoluzione tecnologica come quella rappresentata dai display pieghevoli. La loro utilità è ancora tutta da dimostrare (per non parlare poi di aspetti già citati come resistenza, dimensioni, peso e usabilità), ma l’idea di un unico dispositivo che possa fungere da smartphone e tablet semplicemente piegandolo (smartphone) e “spiegandolo” (tablet) è effettivamente intrigante e rivoluzionaria, anche se quanto visto a ottobre nella presentazione di Royole Corporation per il suo primo dispositivo pieghevole non è molto incoraggiante.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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