Sfrecciando a tutta velocità per le strade di Rio de Janeiro per mettere a segno la rapina del secolo. UHD Universal Pictures HE
Fast & Furious 5 riprende esattamente da dove si era interrotto il quarto capitolo. La sete di vendetta di Toretto (Vin Diesel) verso chi aveva tramato la morte dell’amata Letty (Michelle Rodriguez) lo aveva costretto a uscire dalla clandestinità, finendo arrestato.
Durante il trasferimento al penitenziario viene liberato dalla sua banda, di cui ormai fa parte in pianta stabile anche l’ex agente FBI Brian O’Conner (Paul Walker).
Una speciale anticipazione di Fast Five in compagnia di Dom e Brian
Il successivo colpo a un treno su territorio brasiliano per rubare auto di lusso confiscate ha durissime conseguenze: la morte di agenti statunitensi scatena la reazione del governo americano che invia sul posto Luke Hobbs (Dwayne Johnson), il miglior agente federale su piazza, ma mette anche nelle mani di Toretto informazioni che denudano i traffici illeciti di Hernan Reyes (Joaquim de Almeida), potente e spietato criminale di Rio de Janeiro.
Inseguiti da polizia corrotta, FBI e dai sicari di Reyes a Toretto e ai suoi non rimane altro che tentare la rapina del secolo proprio ai danni del malavitoso, formando una nuova squadra. Con 100 milioni di dollari sarà possibile comprarsi la tanto agognata libertà, ma il piano per fregare Reyes si dimostra sin da subito mortalmente pericoloso.
Dopo un paio d’anni di silenzio e in attesa di tornare a vestire i panni dell’alieno Riddick nel 2012 Vin Diesel riprese il ruolo che lo aveva trasformato in uno degli attori più pagati di Hollywood. Criminale si ma con un gran cuore, meccanico e pilota straordinario, Dominic Toretto rispetta da sempre il codice d’onore della malavita e della strada.
Squadra che funziona non si cambia per cui in questo quinto script rientrarono in scena tutti gli attori più importanti delle precedenti avventure, tra cui Tyrese Gibson, ‘Ludacris’ e la new entry di Dwayne Johnson. Sceneggiatura curata dall’ottimo Chris Morgan, curatore delle stesure del franchise a partire dal quarto film, l’adrenalina scorre a fiumi e corre veloce quanto il profluvio di vetture che intasano le immagini.
Linea narrativa che come in Solo parti originali metteva in secondo piano le corse illegali in favore di più classici inseguimenti da film poliziesco, proseguendo sulla medesima strada con ancora maggiore decisione e meno cosce al vento. Il regista Justin Lin, veterano della saga e con la mano giusta per il genere, fu felice di tornare dietro la cinepresa, convinto che la macchina produttiva avesse carburante a sufficienza al massimo per un’altra produzione.
Con lo stesso Diesel a co-produrlo e la fantasia di Morgan, Fast & Furious 5 alzava ulteriormente l’asticella delle sfide, in primis portando in scena inseguimenti sempre più memorabili. Da quello a piedi per la favela di Rio, l’assalto al treno che chiude con un volo pazzesco in un fiume ma soprattutto l’incredibile furto ai danni di Reyes.
Si tratta di una corsa spericolata per la metropoli di Rio con dozzine di auto della polizia all’inseguimento dei bolidi guidati da Toretto e O’Conner, i quali trascinano un gigantesco cubo di acciaio che devasta la città. Sequenze fuori giri per la totale improbabilità della narrazione, benché giunti al quinto capitolo si dovrebbe aver ben compresa la filosofia della serie che se ne sbatte altamente della coerenza a favore dell’esagitazione al 1000% su 2 e 4 ruote.
A questo si aggiunga quel tanto di ironico/demenziale, lasciando tutto lo spazio possibile all’inedito scontro tra titani che coinvolge Toretto e Hobbs. Pugni, calci e strette mortali sfondando muri nel primo faccia a faccia tra capo guardia e capo ladro.
Anche qui come in qualsiasi altra situazione l’acceleratore è premuto fuori scala e non bisogna certo concentrarsi per realizzare la follia cui si sta assistendo. Eppure questo Fast & Furious 5 è lungi dall’essere semplicemente noioso, fracassone e coatto, ritrovandosi ai titoli di coda (sorpresa post-epilogo a parte), senza essersi accorti del tempo. Poi però ricordarsi di girare nuovamente la chiave di accensione del cervello.
Purtroppo rispetto alla pubblicazione statunitense sia il disco FHD che UHD di Fast& Furious 5 non offrono la visione estesa ma solo la theatrical, benché la differenza in termini di minutaggio si attesti su 74” secondi in più.
VIDEO
Girato analogico su pellicola di cui non è dato sapere la sensibilità in ASA (Arriflex 235, Arriflex 435 ES, Panavision Panaflex Millennium XL2) giungendo a Digital Intermediate 2K. Aspect ratio 2.35:1 prossimo all’originale 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66.
Il disco UHD è uno spettacolo per gli occhi con un eccellente livello di dettaglio anche in secondo piano, esaltando anche il minimo particolare scenografico. Ciò avvantaggia in special modo le sequenze action, ancor più efficaci al netto dei fondali green screen e l’inserzione di CGI in post-produzione. Neri più profondi, diversificazione punti luce, saturazione e ricchezza colori grazie all’HDR-10 wide color gamut.
Immagine nel complesso che supera la controparte FHD, anch’essa prossima al podio reference. Digital Intermediate 2K e rescaling per Fast & Furious 5 portano tutto a un livello di maggiore fedeltà col lavoro del cinematographer Stephen Windon, veterano di action a tutto tondo che presta la sua arte nella manipolazione della luce sin dal terzo episodio Tokyo Drift.
Un UHD che caldeggiamo in particolar modo verso chi dispone di schermi di grandi dimensioni e videoproiettori che lascino respirare al meglio il flusso video.
AUDIO
Italiano DTS 5.1 lossy (754 kbps) replica di quello sul disco FHD. I limiti sono i soliti con dinamica troppo contenuta, centrale poco coinvolgente e una scena sonora che quanto meno prova a fare la voce grossa nei tanti momenti acusticamente rilevanti.
Tra conflitti a fuoco, su tutti l’imboscata in pieno giorno al blindato di Hobbs, e veicoli di ogni tipo che sfrecciano di fronte alla cinepresa il momento di risalto sonoro c’è ma non quanto si vorrebbe. Unica soluzione passare all’originale DTS:X che libera una scena sonora di tutto rispetto, panning fronte-retro, elementi a suffragio del missaggio cinema con ulteriore bilanciatura anche per i canali posteriori.
Cartina da tornasole la pazzesca fuga col cubo metallico per le strade di Rio tra schianti, lamiere che si accartocciano, cemento armato che esplode sbriciolandosi al passare di un ariete da svariate tonnellate.
EXTRA
Replica del commento al film del regista Justin Lin, già incluso sul disco FHD. Sottotitoli in italiano.
TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray FHD disponibile su DVDStore.it
DTS:X inglese è uno spettacolo
HDR-10 wide color gamut
Il commento del regista vale sempre
E la versione Extended Cut dov'è?
DTS lossy 5.1 canali poco adeguato
Digital Intermediate 2K
Durata: 130'
Anno di produzione: 2011
Genere: Action
Regia: Justin Lin
Interpreti: Vin Diesel, Paul Walker, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Elsa Pataky, Gal Gadot, Tego Calderon, Don Omar, Matt Schulze, Dwayne Johnson, Sung Kang, Joaquim de Almeida, Michael Irby
------
Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Italiano, spagnolo, turco DTS 5.1; Inglese, tedesco DTS:X
Sottotitoli: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, turco
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.