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DisplayHDR True Black: VESA spinge ancora sull’HDR per i monitor

DisplayHDR True Black

Dopo le tre specifiche DisplayHDR di fine 2017, VESA ha introdotto la nuova certificazione DisplayHDR True Black. Solo marketing o servirà a qualcosa?

Forse in pochi lo ricordano visto anche la scarsa risonanza mediatica che ha avuto la cosa, ma a fine 2017 la Video Electronics Standards Association (VESA) aveva introdotto le specifiche DisplayHDR e un programma di certificazione per monitor sempre in chiave HDR. Specifiche che includevano tre diversi range (DisplayHDR 400, 600 e 1000) ma che di fatto sono servite ben poco a diffondere l’HDR anche in ambito PC (produttivo e videoludico).

Anche perché, diciamocelo francamente, solo i pochissimi monitor certificati DisplayHDR 1000 approdati sul mercato potevano dirsi davvero dei display HDR, mentre le altre due categorie erano più uno specchietto per le allodole che altro. Torniamo a parlane oggi perché VESA, oltre ad aver annunciato un quarto range DisplayHDR (il 500), ha introdotto una seconda specifica per i monitor HDR chiamata DisplayHDR True Black e pensata per monitor OLED (ci viene in mente solo il piccolo Asus ProArt PQ22UC da 21,6”) e per i futuri schermi MicroLED, o più in generale per pannelli con tecnologia emissiva.

Questo nuovo standard, abbinato al precedente programma DisplayHDR, dovrebbe mostrare ai consumatori che il nero degli OLED rappresenta un passo molto importante nel migliorare la visione di giochi, TV o film, nonché la visualizzazione e la modifica di foto e video grazie a una gamma dinamica capace di offrire un’esperienza HDR di qualità superiore. Si parla infatti di monitor che dovranno avere un livello di nero fino a 0,0005 cd/m2 (il più basso misurabile dai colorimetri), impensabile da trovare anche nei monitor LCD più prestanti e costosi.


VESA, secondo la quale al momento ci sono sul mercato una trentina di monitor con logo DisplayHDR, ha specificato che la nuova certificazione comprende due fasce (DisplayHDR True Black 400 e 500), con il secondo che richiede un picco di luminosità di 500 nit e la copertura dello spazio colore DCI-P3 del 90%, oltre ad altri requisiti che potete vedere nelle tabelle sottostanti. Molto probabilmente i primi monitor OLED con certificazione DisplayHDR True Black si vedranno (o saranno annunciati) all’imminente CES 2019, ma la sensazione è che, ancora una volta, il vero HDR su un monitor sia ancora lontano e che anche questa nuova trovata sia più una questione di marketing che altro.

La vera svolta per il settore potrebbe però arrivare già nel corso di quest’anno grazie a JOLED, il consorzio nipponico fondato da Sony e Panasonic che ha aperto una nuova fabbrica in Giappone per dare vita alla prima linea di produzione di massa per schermi OLED di dimensioni medie, che poi sono quelle tipiche di un monitor da PC. Ciò sarà reso possibile dalla tecnica inkjet, grazie alla quale si potranno creare pannelli OLED da 13’’ a 40’’ rigidi o flessibili. Una vera e propria rivoluzione che, in caso di prezzi non eccessivi, potrebbe davvero rappresentare l’inizio della fine per i monitor LCD.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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