Per costare circa 1900 euro, i diffusori da pavimento Wharfedale Evo 4.4 hanno un carico tecnologico notevole… e l’effetto si sente tutto.
Pensate per un attimo a Wharfedale e possiamo praticamente garantire che la parola successiva che vi verrà in mente sarà Diamond. Nel corso dei decenni infatti le varie gamme di diffusori Diamond hanno avuto un così grande successo che quasi ci si dimentica che l’azienda britannica realizza in realtà anche prodotti premium, come i nuovi diffusori da pavimento Evo 4.4 qui recensiti.
Questo modello, svelato a maggio Monaco High End Show 2019 assieme ai più piccoli Evo 4.1, 4.2 e 4.3, è il più grande e costoso della nuova gamma Evo (in Italia li troveremo a breve a circa 1900 euro la coppia) ed è così colmo di tanta tecnologia che abbiamo dovuto ricontrollare il prezzo per assicurarci che fosse riferito a una coppia di diffusori, anziché a uno solo.
Costruzione
Ma esattamente di che tipo di tecnologia parliamo? Beh, tanto per cominciare troviamo il tweeter Air Motion Transformer e se è vero che ci sono alcuni diffusori a prezzi simili che utilizzano tale unità, è un tipo di design visto più comunemente in modelli dai prezzi molto più alti. Un tweeter AMT funziona sfruttando un diaframma leggero e pieghettato che viene guidato attraverso la sua superficie da una fila di magneti posizionati con cura. Le pieghe si contraggono o si espandono in base al segnale musicale, schiacciando l’aria tra di esse nel processo per creare l’onda sonora. Il suono proveniente da questo tipo di unità è considerato veloce grazie al diaframma leggero e preciso per merito dell’intera superficie percorsa.
L’AMT da 55 x 80 mm è affiancato da un’altra unità di trasmissione insolita, ovvero un midrange a cupola. Pochi diffusori ne usano uno a causa del costo e della difficoltà di sviluppo, ma quello usato nei Wharfedale Evo 4.4 ha una cupola morbida da 50 mm rivestita con un composto smorzante per controllare le risonanze. C’è anche una camera appositamente sagomata dietro la cupola che disperde e assorbe il suono posteriore del diaframma, riducendo così la distorsione e migliorando i dettagli.
Questa unità midrange a cupola ha una risposta in frequenza molto ampia che varia da 800Hz a 5kHz. Tale risposta, insieme al potente sistema motorio, aiuta questo driver a integrarsi con il tweeter AMT e con i due woofer in kevlar che si trovano sotto di esso sul pannello anteriore. Il punto di crossover tra i driver di gamma media e i woofer è di 1,2 kHz.
Se state pensando che qualsiasi diffusore alto 106 cm e dotato di due woofer da 15 cm offra molto in termini di bassi, avete perfettamente ragione. L’uscita dei woofer è aiutata da una disposizione della porta reflex rivolta verso il basso in cui il suono a bassa frequenza si diffonde attraverso uno spazio tra la base del cabinet del diffusore e il plinto. Questa è una tecnica che Wharfedale ha perfezionato negli ultimi anni e si ritiene che sia molto valida nell’abbinare al meglio l’uscita acustica della porta con l’ambiente di ascolto.
La qualità costruttiva dell’Evo 4.4 è decisamente buona per il prezzo. Ci piace il modo in cui il cabinet elegantemente curvo è stato assemblato. È rinforzato e smorzato in modo strategico per fornire una solida piattaforma a bassa risonanza su cui far lavorare al meglio i driver. Esistono tre colorazioni (nero, bianco e noce) e il livello di finiture e dettagli del campione qui recensito ci ha pienamente convinti.
Compatibilità
Siamo di fronte a diffusori piuttosto grandi che suonano molto bene lontano dalle pareti posteriori e laterali nella nostra sala prove di medie dimensioni. Posizionateli infatti troppo vicino ai confini della stanza e quella potente fascia bassa inizierà a dominare la scena in maniera un po’ troppo spavalda. Con il giusto posizionamento e con componenti talentuosi come compagni per le vostre scorribande musicali, gli Evo 4.4 si sono rivelati dei diffusori eccellenti per il prezzo a cui sono proposti.
Pensiamo che un lettore CD come il Cyrus CDi accoppiato con un amplificatore integrato come il [amazon_textlink asin=’B00LNCFB3U’ text=’Rega Elex-R’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b4290ba2-eb51-47c9-a106-38aadcfe7bdd’]sarebbero un ottimo punto di partenza per allestire un sistema hi-fi con questi diffusori. Gli Evo 4.4 hanno tra l’altro un’impedenza nominale di 4 ohm e quindi non dovrebbero essere difficili da pilotare per un amplificatore nella stessa fascia di prezzo dell’Elex-R.
Qualità audio
Non sorprende che diffusori relativamente grandi producano un sound su larga scala con molta autorità. Ascoltiamo la Sinfonia del Nuovo Mondo di Dvorak e siamo colpiti dalla portata dinamica e dalla capacità dei Wharfedale di far fronte a una tale “massa” di strumentazione con così tanta compostezza. Gli Evo 4.4 raggiungono elevati livelli di volume con estrema facilità e rimangono organizzati anche quando la registrazione diventa impegnativa.
La trasparenza e la finezza di queste torri da pavimento sono invece molto meno scontate. C’è la reale sensazione che scavino in profondità nella registrazione e facciano riemergere tutte le informazioni in modo onesto e aperto. Inoltre, tracciano molto bene l’inviluppo completo di una nota, definendo chiaramente i bordi di entrata e di uscita.
Rivali come gli eccellenti Fyne Audio F501 suonano più diretti e sfrontati e, per questo, possono sembrare forse più esaltanti, ma per un ascolto più prolungato la presentazione degli Evo 4.4 è più naturale e convincente. È insomma quel tipo di suono che punta a impressionare più sul lungo termine che non su un breve ascolto in negozio.
La combinazione del tweeter AMT e del driver midrange a cupola offre molto in termini di risoluzione e trasparenza. Questi diffusori suonano infatti in modo impressionante attraverso queste frequenze e restituiscono brani dalla forte impostazione vocale come Mount The Air delle The Unthanks in modo brillante. Ci sono tante sfumature e molta consistenza nelle voci e ciò aiuta a comunicare le emozioni in modo impeccabile.
A legare tutto insieme troviamo poi un eccellente senso del timing che si traduce in ritmi sicuri e precisi e nella capacità di presentare tanti strumenti diversi come un insieme coeso e musicale. Più ascoltiamo, meno ci troviamo ad analizzare il suono e più godiamo semplicemente dei risultati.
La raffinata presentazione tonale del Wharfedale è infine molto equilibrata, percorrendo bene quella linea sottile tra attacco e levigatezza. Durante i nostri test abbiamo ascoltato di tutto, da Bob Marley e Bruce Springsteen fino ai Carmina Burana di Orff e all’ultimo devastante album dei Korn e gli Evo 4.4 si sono comportati egregiamente con tutto il materiale.
Verdetto
Questi diffusori da pavimento dimostrano che Wharfedale ha la capacità di eccellere anche quando si sale di prezzo. Gli Evo 4.4 sono dettagliati e precisi e hanno abbastanza in termini di raffinatezza da rappresentare un’ottima scelta nel lungo termine. Se state cercando delle torri dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, mettete pure in coma alla liste questi Evo. Non ve ne pentirete.
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Sommario
Per costare circa 1900 euro, i diffusori da pavimento Wharfedale Evo 4.4 hanno un carico tecnologico notevole… e l’effetto si sente tutto.
Pro
Presentazione naturale e gradevolissima
Sound muscoloso e autoritario
Ritmicamente impeccabili
Sono costruiti e rifiniti molto bene
Contro
Necessitano di un ambiente medio-grande per brillare veramente
Scheda tecnica
Design: tre vie
Potenza consigliata: 30-200W
Impedenza: 4 Ohm
Risposta in frequenza: 38Hz-24kHz
Dimensioni: 1060 x 257 x (345 + 10) mm
Peso: 25,6 Kg a diffusore
Prezzo: circa 1900 euro la copia
Sito del produttore: www.wharfedale.co.uk
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.