SF minore, Darkest Minds è l’ennesima distribuzione a macchia di leopardo con l’Italia orfana dell’edizione Ultra High Definition
In Darkest Minds una violenta epidemia colpisce la Terra, eliminando il 98% dei bambini, lasciando unicamente in vita soggetti dotati di straordinarie capacità: cognitive, di telecinesi, elettriche sino a poteri in grado di controllare la mente umana e provocare danni incontrollabili.
Incapace di trovare una cura efficace, al governo statunitense non resta che mettere in atto un piano di protezione preventiva, rastrellando tutti gli adolescenti.
Sotto le mentite spoglie di centri di controllo i giovani si ritrovano loro malgrado all’interno di veri e propri campi di concentramento, divisi per classi di pericolosità (Verde: intelligenza, Giallo: controllo elettricità, Blu: telecinesi, Arancio e Rosso: poteri incontrollabili) costretti a subire ogni genere di brutalità.
Ruby Daly (Amandla Stenberg) ha solo 10 anni quando si ritrova reclusa e privata dei genitori: riconosciuta di classe ‘Arancio’, tra le più pericolose che impongono l’immediata terminazione, col potere della mente convince il medico che la sta visitando di essere una ‘Verde’.
Dopo 6 anni trascorsi in prigionia, nuovamente scoperta come pericolosa, Ruby è costretta a fuggire, incamminandosi verso un mitizzato luogo di cui nessuno conosce l’ubicazione, che si dice offra riparo ai tutti i ‘diversi’.
Darkest Minds è un SF movie alquanto sconclusionato, pieno di vuoti narrativi ed elementi superficiali. La drammatica avventura di Ruby Daly in un mondo che ha messo alla gogna i più giovani avrebbe potuto dare molto di più. Perlopiù qui il desiderio è di mettere in scena poteri X-Men style ma la sceneggiatura va troppo per le spicciole, rendendo tutto maledettamente stantio e noioso.
Una scena che avrebbe potuto essere ben altra, a costo di rischiare la retorica tentando un migliore adattamento del libro di Alexandra Bracken da parte dello sceneggiatore per la TV nonché produttore Chad Hodge, qui al suo debutto nella stesura di uno script per il grande schermo.
Cliché a più non posso (futuro distopico, abbandono, vendetta, infanzia perduta) dialoghi imbarazzanti, alcuni personaggi meno riusciti, quasi nessuna profondità umana ma soprattutto tanto riciclo. I déjà vu perlopiù legati alla saga Divergent (e per carità non scomodiamo Children Of Men – I figli degli uomini).
Messa in scena a tratti televisiva che per banalità e pressapochismo ricorda illustri produzioni di recente fattura come Sono il numero quattro piuttosto che La quinta onda; prodromi di un certo stile nel cinema di genere giungono da opere di maggiore successo come Hunger Games, che guarda caso contava nel cast proprio Amandla Stenberg anche se in un ruolo minore.
Ulteriori elementi scontati nella seconda parte con un ben poco affascinante scontro all’ultimo sangue tra buoni e cattivi finiscono per affossare del tutto lo spettacolo sino a un forzato quanto apertissimo finale con una porta verso un possibile sequel. Davvero difficile trovare una valida ragione per tornare a rivedere una simile opera.
VIDEO
Pubblicato unicamente in FHD su Blu-ray doppio strato, in alcuni mercati è presente copia UHD con tanto di HDR-10. Girato interamente digitale a una non meglio specificata risoluzione e Digital Intermediate, la versione 4K è uno splendore tecnico, aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p) e codifica HEVC su BD-66.
Precisione elementi anche in secondo piano , risalto particolari con qualsiasi condizione di luce, neri convincenti, ricchezza cromatica grazie al wide color gamut. Un salto di qualità che restituisce un migliore senso di tridimensionalità, ponendo l’accento sui punti luce diversificandoli ulteriormente. Una visione di eccellenza contro l’edizione 2K che per contro palesa alcune limitazioni nelle sequenze più buie.
AUDIO
Anche se non distribuito in Italia il Blu-ray UHD made in USA (ma se ne trova una copia speculare anche a Hong Kong) contiene una traccia italiano DTS lossy 5.1 canali (754 kbps/24 bit) di dignitosa fattura. Dialoghi con buon contrasto dal centrale, dinamica dal resto dell’impianto Home Theater con presenza dei canali rear e un subwoofer con poche ma interessanti entrate.
Eccellente ma non a livello reference l’originale inglese Dolby ATMOS, retro compatibile Dolby TrueHD 7.1 canali, un ascolto di qualità restituendo una scena maggiormente aperta e aggressiva. Ricordiamo che anche il BD-50 2K contiene la medesima traccia DTS in italiano.
EXTRA
Nessuno sul disco UHD.
TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500
Blu-ray 2K disponibile su dvd-store.it
HDR-10 wide color gamut
Digital Intermediate sconosciuto
DTS lossy italiano
UHD non venduto in Italia
Durata: 104'
Anno di produzione: 2018
Genere: Fantascienza
Regia: Jennifer Yuh Nelson
Interpreti: Amandla Stenberg, Mandy Moore, Bradley Whitford, Harris Dickinson, Patrick Gibson, Skylan Brooks, Miya Cech, Gwendoline Christie, Wade Williams
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio (Edizione USA): italiano, francese, tedesco, spagnolo DTS 5.1; Inglese Dolby ATMOS; Inglese descrittivo non vedenti, spagnolo, ceco, polacco Dolby Digital 5.1
Sottotitoli (Edizione USA): Inglese, cinese tradizionale, cinese semplificato, coreano, spagnolo, francese, castellano, danese, olandese, finlandese, tedesco, italiano, norvegese, svedese, ceco, polacco
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