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Cuffie wireless Bowers & Wilkins PX7: primi ascolti e prime certezze

Bowers & Wilkins ha presentato le sue nuove cuffie premium PX7, presto disponibili a 399 euro. Riusciranno a superare le già eccellenti PX?

Proprio quando pensavamo che il mercato delle cuffie premium con cancellazione del rumore non potesse essere più affollato di così, tra le vendutissime [amazon_textlink asin=’B07GDR2LYK’ text=’Sony WH-1000XM3′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’be89e07a-674d-4ac2-a6cb-980fa95244b2′] e le nuove arrivate di Bose e Sennheiser a contendersi il trono, ecco palesarsi le Bowers & Wilkins PX7. Rivelate alcuni giorni fa in un evento di lancio a Londra, accanto al modello on-ear PX5 e a due auricolari wireless sportivi, le nuove cuffie di fascia alta con noise cancelling del produttore britannico arrivano due anni dopo il primo modello con queste caratteristiche: le acclamate PX.

B&W spera che la combinazione della sua tecnologia proprietaria dei driver e il nuovo codec aptX Adaptive Bluetooth di Qualcomm vedrà queste nuovissime PX7 ripetere il successo del modello precedente e, per capire se ciò sarà possibile, siamo andati all’evento londinese per raccogliere alcune prime impressioni.

Caratteristiche

Mentre le PX sono state tra le prime cuffie a supportare il codec Bluetooth aptX HD di Qualcomm (un codec di alta qualità che consente la trasmissione wireless di audio ad alta risoluzione a 24 bit), le PX7 saranno le prime a supportare l’aptX Adaptive quando arriveranno sul mercato il mese prossimo. Questo codec di Qualcomm, annunciato all’IFA 2018, fonde essenzialmente la capacità dell’aptX HD (streaming a 24 bit/48kHz) con i vantaggi dell’aptX a bassa latenza, che mira a migliorare la sincronicità dei contenuti audio e video.


Ciò significa che se indossate le PX7 mentre giocate o utilizzate un’app per strumenti musicali sul vostro smartphone compatibile, non dovreste notare alcun problema di sincronia tra audio e video. I rappresentanti di Qualcomm all’evento erano entusiasti di provare questa esperienza senza ritardi e lag e in effetti la sincronicità, tra il toccare un tasto del pianoforte sullo schermo dello smartphone e sentire il relativo suono in cuffia, era apparentemente perfetta. Infine, il codec è progettato per migliorare la robustezza della connessione wireless in modo da non ottenere interruzioni improvvise del segnale Bluetooth.

Per quanto riguarda la cancellazione del rumore delle PX7, è possibile scegliere tra le modalità Bassa, Media e Alta utilizzando il pulsante ANC sulle cuffie o tramite la nuova app Bowers & Wilkins. Come prima impressione la combinazione tra il design over-ear e la cancellazione del rumore è davvero piacevole. All’evento di B&W abbiamo camminato tra le persone presenti e abbiamo scoperto che l’impostazione Media era abbastanza efficace da attutire i rumori (soprattutto le voci) dell’ambiente circostante, anche se solo in fase di recensione riusciremo a fare dei test più approfonditi su questo versante.

Mentre le PX vantano 22 ore di riproduzione con ANC attivo, valore che al momento del loro lancio sul mercato era abbastanza ragionevole, le PX 7 si spingono fino a 30 ore con una carica, in linea con cuffie leader come le Sony WH-1000XM3. B&W promette inoltre che una ricarica di 15 minuti tramite la porta USB-C assicurerà fino a cinque ore di riproduzione audio.

Costruzione

Nel nostro primo giorno con le PX eravamo rimasti molto colpiti dalla sensazione di estetica premium che emanavano e quella prima impressione è rispecchiata dalle PX7, che ne sono delle evidenti eredi. Ritroviamo infatti ancora una l’elegante finitura in tessuto sui padiglioni ellittici, sebbene siano state apportate alcune modifiche al design in nome dell’estetica e del comfort.

I bracci ad esempio sono ora realizzati in un composito in fibra di carbonio personalizzato più leggero del metallo utilizzato nelle PX. Un’ottima cose anche perché, se è vero che abbiamo sempre trovato comode le PX, è altrettanto vero che il loro peso non insignificante a causa della loro costruzione in gran parte metallica tendeva a farsi sentire sulla testa dopo sessioni di ascolto piuttosto lunghe.

Tenendo le nostre PX in una mano e un paio di PX7 nell’altra, possiamo dire che queste ultime sono significativamente più leggere. E sulla nostra testa le PX7 passano alla grande sia il test del comofrt, sia la stabilità della calzata, con i padiglioni che non si sono mossi anche scuotendo la testa con decisione. I pulsanti di riproduzione integrati rimangono in una configurazione leggermente modificata ma non meno logica. E come per le PX anche le PX7 hanno un sensore di prossimità in modo che quando si solleva un padiglione dall’orecchio la musica si ferma immediatamente, per poi riprendere non appena riappoggiamo il padiglione.

Qualità audio

A livello puramente audio la curiosità più grande era sentire cosa fossero in grado di fare i nuovi driver da 43mm (i più grandi mai inseriti da B&W nelle sue cuffie) rispetto a quelli da 40mm del modello precedente. In breve… parecchio. Se a prima vista, e leggendo le specifiche tecniche, abbiamo ipotizzato uno scontro serrato tra le PX7 e rivali come le Sony WH-1000XM3 e le Sennheiser Momentum Wireless di terza generazione, questa sensazione è diventata una certezza non appena abbiamo fatto partire un po’ di musica e indossato le cuffie.

Passando continuamente dalle nostre PX alle PX7, è ovvio che ci sia un DNA sonoro condiviso tra i due modelli. Entrambi suonano infatti solidi, dettagliati e bilanciati tonalmente, dando priorità alla trasparenza e alla precisione ritmica per trasmettere la musica in un modo divertente e avvincente. Ma gli ingegneri di B&W non si sono riposati sugli allori negli ultimi due anni, anche considerando il calibro della nuova competizione sul mercato.

Mentre è chiaro che le PX7 mantengono il carattere del modello precedente dal momento in cui premiamo play sulla nostra playlist di Tidal, i guadagni che fanno segnare in termini di chiarezza e dettagli sono piuttosto evidenti. Con There’s A Girl di The Tallest Man on Earth le PX7 restituiscono ad esempio il suono dell’armonica con una maggiore espressione dinamica, mentre fanno emergere ulteriori strati di informazioni negli accompagnamenti di chitarra e voce. Il sound che ne esce è più grande, aperto ritmicamente e un po’ più scattante.

Verdetto iniziale

Le PX7 mostrano tutti i primi sintomi di cuffie premium promettenti (e possibilmente di future leader del settore). Suonano benissimo, sono comode ed eleganti e l’autonomia è al pari delle migliori rivali. Proprio con i contendenti più arcigni le PX7 andranno a scontrarsi anche a livello di prezzo (parliamo infatti di 399 euro di listino), ma siamo quasi certi che B&W abbia fatto un ottimo lavoro e non vediamo l’ora di averne un paio da recensire.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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