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CES 2019: ecco cos’ha in serbo Samsung per i TV QLED 2019

qled

Abbiamo trascorso un po’ di tempo con il nuovo Samsung QLED top di gamma del 2019 e le prime impressioni sono davvero eccellenti.

Se Al CES 2019 Samsung non ha rivelato i dettagli dell’intera gamma di TV 4K QLED del 2019, ha però fornito un’anteprima di quello che ci aspetta dal modello di punta che andrà a sostituire l’attuale Q9FN. A dire il vero, le modifiche non sembrano enormi, con Samsung chiaramente focalizzata sia sul miglioramento di alcuni aspetti criticati nella gamma 2018, sia nel riprendere alcune feature finora esclusive della serie Q900R con pannello 8K.

Eppure, avendo visto il nuovo modello in azione a Las Vegas, abbiamo notato un maggiore incremento delle prestazioni rispetto a quanto suggerito dal semplice elenco delle modifiche, tanto che il QLED top di gamma di quest’anno ci è parso una “minaccia” ancora più credibile rispetto a quello del 2018 all’attuale posizione dominante dei TV OLED. Purtroppo Samsung, che non ha parlato né di prezzi, né di una finestra di uscita, non ci ha permesso di fotografare il nuovo TV e quindi quelle che vedete in questo articolo sono immagini un po’ generiche.

Qualità video

Le critiche principali alla gamma Q9FN (e ai QLED nel loro insieme), in particolare rispetto ai concorrenti OLED, riguardano non solo la resa del nero, ma anche l’angolo di visione. Non sorprende, quindi, che Samsung, più che tentare l’impossibile rincorsa di fornire neri assoluti con una retroilluminazione, si sia concentrata su questo particolare problema e, da quanto visto al CES 2019, sembra aver colto nel segno.


Indicata come Q Wide Angle with Light Control (anche se il nome potrebbe cambiare), la nuova tecnologia di miglioramento dell’angolo di visione di Samsung consiste principalmente in ulteriori strati sul pannello che riducono la perdita di luce e ne rendono la diffusione più uniforme, con il risultato di un angolo di visione quasi impeccabile e di colori e luminosità stabili anche se ci si sposta molto lateralmente rispetto allo schermo. Almeno su questo versante insomma le differenze tra QLED e OLED paiono essersi assottigliate moltissimo, anche se per dirlo con certezza non rimane che attendere un test più approfondito.

Altre differenze sono individualmente più sottili ma collettivamente equivalgono a un quadro notevolmente migliorato. Con entrambi i televisori impostati sulla modalità HDR Movie che riproducono l’Ultra HD Blu-ray Deadpool 2, il nuovo modello è chiaramente più vivace a livello cromatico, più profondo sui neri e più brillante sui bianchi. È insomma un’immagine molto più dinamica e “viva”, ricca di dettagli e sfumature.

Il numero di zone dimming è invariato rispetto allo scorso anno (siamo quindi attorno alle 500) e la luminosità di picco rimane sempre di 2000 nits (la stessa tra l’altro del Q900R 8K). Eppure, per i QLED di quest’anno, Samsung sembra avere migliorato ulteriormente la retroilluminazione. Quando sul Q9FN si visualizza un oggetto relativamente piccolo e luminoso su uno sfondo nero, si nota inevitabilmente un po’ di blooming attorno all’oggetto stesso. Ciò però non sembra essere più un problema con il nuovo modello, tanto che in simili passaggi in Deadpool 2 non abbiamo rilevato alcun accenno di blooming.

Samsung ha anche fatto di tutto per migliorare i dettagli più scuri, come dimostra chiaramente l’ultimo capitolo della saga Harry Potter proposto da Samsung sempre in 4K-HDR subito dopo Deadpool 2. Mentre l’esercito di Voldemort si ammassa sulle rocce sopra Hogwarts, il QLED del 2019 rivela dettagli che in realtà non avevamo mai visto prima e che nel Q9FN non si percepiscono quasi. Non si tratta tra l’altro di qualcosa di “artificiale” (non stiamo parlando di neri-grigi o di luci che vengono aggiunte là dove non dovrebbero esserci), bensì di un dettaglio voluto e già presente nella sorgente originale che il nuovo QLED riesce a portare in superficie.

L’upscaling basato su machine learning e intelligenza artificiale, che Samsung ha recentemente introdotto nei suoi TV 8K, sarà presente anche in questo nuovo QLED 2019 top di gamma e ci è parso notevole il modo in cui riduce il rumore e aumenta la percezione di nitidezza rispetto all’upscaling a bordo dei modelli 2018. Anche il contenuto in definizione standard che Samsung ci ha mostrato è stato nettamente migliorato rispetto a quanto visto sul Q9FN dello scorso anno, soprattutto a livello di naturalezza.

Samsung continua anche con la sua lodevole dedizione ai videogiochi aggiungendo due nuove funzionalità specifiche per i gamer: Game Enhancer e Dynamic Black Equalizer. Il primo incrementa i colori e il contrasto (una sorta di HDR) e, in una demo di FIFA 19, rende l’erba più vivace e rigogliosa, mentre il secondo rivela i dettagli nelle aree scure dell’immagine. Sarà interessante testare di più queste funzionalità in sede di recensione, perché sebbene entrambe le novità abbiano fatto vedere cose positive nella demo, rimane il dubbio che possano rendere l’immagine un po’ troppo artefatta e poco realistica. La buona notizia è che se queste due modalità si riveleranno comunque efficaci, non avranno alcun impatto sull’input lag, che è stato misurato a soli 13,4 ms durante la demo.

Un aspetto delle prestazioni del nuovo modello che non siamo ancora stati in grado di valutare riguarda l’elaborazione del movimento, che non è stata realmente testata nelle clip dimostrative viste a Las Vegas. Il fatto che Samsung non abbia mostrato nulla in merito potrebbe significare che non è cambiato alcunché rispetto al Q9FN. Se così fosse, sarebbe un peccato, perché se i QLED Samsung del 2018 erano migliori rispetto ai modelli precedenti sotto questo aspetto, a nostro avviso non erano ancora all’altezza del LCD Sony top di gamma dello scorso anno.

Qualità audio

Mentre la composizione fisica del sistema audio di questo QLED 2019 non è stata ancora divulgata, Samsung ha parlato della nuova funzione AI Sound, essenzialmente un ulteriore sviluppo della modalità audio ottimizzata dello scorso anno che modifica la presentazione sonora in base ai metadati di ciò che si sta guardando. La differenza qui è che il TV analizza costantemente ciò che viene riprodotto e regola l’audio in tempo reale, utilizzando anche microfoni integrati nel TV per adattare il suono all’ambiente di ascolto.

Una funzionalità decisamente smart e utile e il risultato ci è parso davvero ottimo nella prima delle due demo a cui abbiamo assistito (un estratto di una partita di calcio). Il passaggio alla modalità AI Sound ha reso infatti l’audio molto più aperto e spazioso, proiettandolo all’interno della stanza (e attorno a noi) in modo efficace. Ha funzionato particolarmente bene con l’effetto del pubblico sugli spalti, generando uno strato extra di atmosfera e coinvolgimento.

La seconda demo invece è stata un po’ meno convincente. Era una clip musicale incentrata su un pianista in cui sembrava che il suono del pianoforte fosse stato aperto e allargato, quando invece sarebbe dovuto rimanere più frontale e diretto. Sospettiamo che se ci fosse stata anche una voce, il tutto avrebbe avuto un altro effetto e la speranza è che AI Sound sia in qualche modo regolabile dall’utente, in modo da decidere la quantità di apertura e spazialità che si vuole dare all’audio.

Caratteristiche

Il sistema operativo di Samsung è già uno dei migliori, se non il migliore, in circolazione quando si parla di TV, ma non per questo il colosso coreano vuole dormire sugli allori. Uno dei focus su cui Samsung si è concentrata maggiormente per i suoi QLED 2019 sembra essere la gestione (e la scoperta) dei contenuti, con i nuovi modelli che offriranno sia la Universal Guide (essenzialmente la fusione di contenuti da varie fonti in un unico menu), sia raccomandazioni basate sull’intelligenza artificiale.

Sembra tutto bellissimo in teoria, ma questo genere di cose funziona solo se ogni fornitore di contenuti rende disponibile la sua programmazione. Un motore di ricerca e raccomandazione universale non ha infatti valore se manca uno dei grandi provider come Netflix o Amazon Video. Nessun altro produttore è finora riuscito a fornire un simile servizio onnicomprensivo e se è vero che Samsung sta facendo molti passi avanti, ci crederemo quando lo vedremo in azione.

Samsung sta anche cercando di potenziare il controllo vocale aggiornando il suo assistente Bixby alla versione 2.0. Il televisore è sempre in ascolto tramite un microfono integrato nel telecomando (non sarebbe stato più sensato metterlo nella cornice del TV?) e potete impartire comandi a distanza iniziando la frase con Hi Bixby. Secondo Samsung il controllo vocale dei nuovi televisori è più reattivo di prima anche grazie ai cosiddetti driver di conversazione, che consentono di emettere comandi di follow-up sensibili al contesto. La dimostrazione è stata piuttosto semplice (è stato chiesto a Bixby di mostrare contenuti di Star Wars ma solo riguardanti serie TV), ma mostra la direzione in cui Samsung si sta dirigendo e speriamo di vedere fin da subito queste novità disponibili anche in italiano.

Design

Il design di questo QLED 4K del 2019 non è ancora definitivo ed ecco il perché della riluttanza di Samsung a consentirci di fotografarlo, ma il prototipo che abbiamo visto sembrava molto simile al Q9FN, con il design tagliente e angolare e gli spigoli piuttosto marcati apparentemente invariati rispetto allo scorso anno. Il modello di punta ha però un nuovo piedistallo che sporge dal retro del televisore prima di piegarsi agevolmente al di sotto di esso, formando una piattaforma sottile e piatta con un divario abbastanza grande sul fondo del televisore stesso. Questo design sembra chiaramente destinato a ospitare una soundbar.

Abbiamo dato anche uno sguardo veloce al nuovo One Connect (il box esterno per le connessioni fisiche) e potremmo giurare che è un po’ più compatto di quello del Q9FN. Non ne siamo comunque sicuri al 100% e in ogni caso il design definivo potrebbe andare incontro a qualche modifica prima dell’uscita del TV sul mercato.

Verdetto iniziale

Il Samsung Q9FN è ancora oggi un TV eccezionale, a cui però continuiamo a preferire gli OLED top di gamma di LG, Sony e Panasonic. Samsung ne è conscia di ciò ed è per questo che per il 2019 sta cercando di fare ciò che molti considerano impossibile e raggiungere gli OLED pur con tutti i limiti della retroilluminazione. Il risultato provvisorio visto al CES 2019 è in effetti un TV QLED che sembra nero (e ripetiamo “sembra”) come un OLED e ha angoli di visualizzazione molti simili a quelli di un OLED, pur vantando le qualità che amiamo dei modelli dello scorso anno come l’eccezionale luminosità e la vivacità dei colori.

Detto questo, le nostre impressioni finora sono state basate interamente su demo proposte da Samsung e su un TV non ancora definitivo, se non come componenti interni sicuramente a livello software. Resta quindi da vedere se la versione finale di questo QLED 2019 top di gamma saprà o meno riconfermare quanto di buono visto a Las Vegas e, per scoprirlo, non rimane che attenderne l’uscita sul mercato tra alcuni mesi.

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