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Bowers & Wilkins Formation Duo – La recensione

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I diffusori wireless e multi-room Bowers & Wilkins Formation Duo convincono sia sul versante delle funzionalità, sia su quello puramente audio.

Bowers & Wilkins potrebbe essere arrivata piuttosto tardi all’appuntamento con l’audio multi-room, ma almeno vi sta facendo oggi un ingresso trionfale come pochi altri produttori. Qui di fronte a noi ci sono infatti i B&W Formation Duo, una coppia di diffusori attivi wireless da 3999 euro e punto culminante della famiglia di prodotti multi-room Formation dell’azienda, che include anche una soundbar, un subwoofer e persino un successore spirituale dell’iconico Zeppelin.

Il mondo dell’hi-fi è stato curiosissimo di vedere cosa avrebbe potuto fare B&W, che ha scelto di progettare il proprio sistema wireless piuttosto che integrarne uno in licenza e anche questo spiega il ritardo con cui il produttore britannico è entrato ufficialmente nel mondo del multi-room. Il sistema wireless proprietario di B&W riduce la latenza della riproduzione fino a un millisecondo, cosa necessaria per il tipo di prestazioni attese a questo livello.

Costruzione

Con quei caratteristici tweeter disaccoppiati in alto, i B&W Formation Duo potranno non piacere a tutti esteticamente, ma non si può negare che non abbiano stile. Disponibili in bianco o nero, i cabinet sono realizzati con due pezzi in un materiale in polipropilene/fibra di legno noto come Formi; le due parti sono poi fuse insieme con un elemento smorzante in mezzo. Il cabinet è ulteriormente rinforzato da una struttura a matrice interna progettata per ridurre la risonanza indesiderata.


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L’alimentazione di ciascun diffusore è costituita da due amplificatori digitali in classe D da 125 W. I driver sono invece una combinazione di altri prodotti di successo del produttore britannico. I woofer Continuum da 165 mm sono stati presi da quelli della serie 805D, mentre i tweeter a cupola in carbonio sono mutuati dai 705 e disaccoppiati dal cabinet principale per ridurre le interferenze causate dalle vibrazioni provenienti dall’unità mid/bass sottostante.

Questo driver è stato riprogettato per funzionare all’interno di un cabinet sigillato, poiché non ci sono porte reflex posteriori o frontali. Ciò comporta un maggiore affidamento sulle unità per riprodurre i bassi, ma con il potenziale per un suono più pulito e agile proprio in gamma bassa. Questa particolarità rende i Formation Duo anche meno esigenti rispetto ai tipici design con porte reflex posteriori quando si tratta di posizionare i diffusori vicino alle pareti.

In effetti, troverete poco altro intorno alle parti posteriori dei cabinet visto che i B&W Duo sono wireless. Ovviamente, non sono totalmente wireless nel senso che ogni diffusore ha ancora bisogno di un cavo di alimentazione per essere acceso, ma non sono necessari altri cavi. C’è una porta USB su ciascuno per gli aggiornamenti del firmware e anche una porta Ethernet nel caso in cui si preferisca una connessione cablata a quella Wi-Fi.

Tuttavia, i prodotti B&W Formation funzionano sulla propria ed esclusiva rete mesh wireless, utilizzando la classica rete domestica solo come ultima risorsa. Questo è un grande vantaggio. Significa che la fedeltà della connessione multi-room e la qualità della riproduzione non sono influenzate da qualsiasi altra cosa stia succedendo con la rete domestica. Le prestazioni non risentono ad esempio del fatto che qualcuno stia guardando un film su Netflix in 4K o giochi online in un’altra stanza.

I diffusori Duo si sincronizzano tra loro attraverso una coppia di ricevitori/trasmettitori interni dedicati. Ci sono due ricevitori/trasmettitori a 2,4 GHz per la comunicazione con la sorgente musicale, mentre un’altra coppia lavora sui 5 GHz per la comunicazione multi-room con altri prodotti Formation e Bluetooth. Ogni diffusore rimane isolato dall’altro durante i nostri test, senza interruzioni o interferenze.

Le uniche altre funzioni esterne sono i tre pulsanti alla base dei diffusori per il controllo manuale del volume e la pausa/riproduzione; c’è anche un singolo pulsante per scorrere tra gli ingressi. Avrete poi bisogno di due stand e quelli dedicati di B&W non sono certo economici visto che si parla di oltre 800 euro, anche se completano il look dei diffusori in modo a dir poco perfetto (è difficile infatti dire dove inizi lo stand e dove finisca il diffusore).

Caratteristiche

L’hardware rappresenta solo la metà dell’equazione quando si parla di streaming audio, con il software che incarna l’altra metà. B&W ha preso alcune decisioni interessanti riguardo a quest’ultimo. Esiste un’app Formation dedicata, ma in realtà è solo per l’impostazione e l’equalizzatore. Una volta aperta, l’app cerca tutti i prodotti Formation in modalità di abbinamento e consente di dare un nome alla stanza in cui si trovano, sia che si tratti del soggiorno, della cucina o altro.

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Se poi siete particolarmente interessati al discorso multi-room, vale la pena prendere in considerazione il Formation Audio (699 euro), che si collega a un sistema hi-fi esistente e integra tutte le sorgenti audio cablate tradizionali (come un lettore CD o un giradischi) nella rete wireless mentre trasmette lo stream audio a un amplificatore tradizionale. È un po’ come un Sonos Connect, ma molto più carino, più sottile e più elegante.

L’app Formation non è però progettata per gestire il controllo musicale di tutti i giorni. Per questo B&W consiglia Roon, un servizio di abbonamento per la gestione della musica che costa 119 dollari all’anno o 499 dollari in licenza perpetua. Roon funziona molto bene, anche se a volte le cose possono diventare un po’ complicate. Potete anche raggruppare i prodotti in Roon, ma resta il fatto che l’app Formation è necessaria per l’installazione e la manutenzione del sistema e quindi non è possibile utilizzare solamente Roon.

Anche se tra con queste due app si può fare davvero di tutto, vorremmo vedere un’app Formation più completa in modo che possa occuparsi davvero di tutto. Non dovreste infatti dover pagare per un servizio di terze parti se volete ottenere il massimo da nuovi diffusori wireless da 4000 euro. Ciò che amiamo del modo in cui il sistema Formation funziona è che qualsiasi musica trasmessa su un prodotto Formation può essere riprodotta su qualsiasi altro dispositivo Formation nella rete. Non importa in quale stanza si trovi la musica o in quale stanza si trovi un diffusore: basta premere un pulsante e il divertimento può cominciare.

E, in senso stretto, potreste anche evitare Roon. Sia Spotify Connect che Apple Airplay 2 sono infatti integrati e quindi i Formation Duo appariranno in Spotify e (se si utilizza un dispositivo Apple) nella maggior parte delle altre app di streaming. Se invece avete uno smartphone Android o un’app che non è compatibile con AirPlay, potete comunque inviare la musica ai Duo utilizzando il Bluetooth, con tanto di aptX HD se il vostro device lo supporta.

Questo tipo di ampio supporto per i vari standard è ottimo sotto molti aspetti, ma la moltitudine di opzioni implica la necessità di cambiare il software di riproduzione in base al materiale sorgente e quindi passare all’app Formation per selezionare i diffusori giusti nelle stanze giuste e persino per controllare il volume nel caso non lo permetta direttamente l’app che usate come sorgente musicale. In altre parole, Roon è sicuramente la migliore soluzione attualmente disponibile, anche se non costa poco.

Qualità audio

Dalle prime battute di Seeya di Deadmau5 è chiaro che questi diffusori hanno una grandissima energia. Il giro di basso, i battiti delle mani affilati come rasoi, i piatti della batteria e i campioni di elettro-synth sono così meravigliosamente uniti tra loro che è impossibile non farsi contagiare dal brano. Le eccellenti dinamiche li rendono performer trascinanti e quando Colleen fa risuonare la sua voce in modo così coerente, qualsiasi preoccupazione sul lag tra i due diffusori evapora. I Duo suonano semplicemente in modo magnifico.

Passiamo a qualcosa di più delicato con 50 Ways To Leave Your Lover di Paul Simon e siamo stupefatti. L’introduzione mostra ancora una volta la facile agilità dei Duo, ma è la fascia bassa che ci sorprende. Grintoso e con il tipo di autorità e impatto che vi aspettereste da diffusori da pavimento di fascia alta, il basso fa da sfondo ideale per la chitarra solista e il dettaglio vocale ogni volta che Simon interviene cantando. Ogni movimento delle sue dita che vanno su e giù sulla tastiera e ogni suono che sottolinea il cambio degli accordi ci portano direttamente in studio di registrazione.

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C’è un equilibrio tonale neutro quando la canzone salta dalla strofa dolce al ritornello più ritmato e mentre i Duo si comportano egregiamente con gli MP3 di Spotify e i FLAC di Tidal, mostreranno qualsiasi mancanza di qualità proveniente dal materiale originale. Quindi rispolveriamo la nostra collezione di brani in WAV rippati da CD per goderci la musica al meglio e senza alcuna compressione. Se siete disposti a spendere 4000 euro per comprare un paio di diffusori come questi, avete assolutamente bisogno di materiale sorgente di buona qualità per apprezzare davvero ciò che questi talentuosi speaker riescono a fare.

Con Miss Criolla di Ariel Ramirez cantata da José Carreras questi diffusori dimostrano che non è necessario alcun cablaggio. La loro immagine stereo è infatti perfetta e la loro capacità dinamica su larga scala li rende capaci di grande potenza nei momenti forti e di una morbida bellezza nei passaggi più silenziosi. In Ball & Biscuit dei White Stripes la batteria di Meg White è esposta in tutta la sua crudezza e semplicità, mentre i tristi accordi tristi di Jack White donano al brano la giusta dose di drammaticità. È un piacere apprezzare questo tipo di qualità audio al prezzo a cui i Duo sono proposti.

Se proprio dobbiamo trovare un limite, notiamo che il loro carattere sonoro è probabilmente un po’ troppo morbido nei momenti in cui la musica richiederebbe più grinta. Manca il “crunch” al suono quando si ascolta la chitarra di White gettarsi negli assoli, ma per le loro caratteristiche e funzionalità i Duo rimangono impareggiabili.

Verdetto

Questo è un ottimo prodotto wireless e nulla vi si avvicina in questo momento e a questo prezzo. I Formation Duo sono infatti diffusori wireless straordinari e mentre preferiremmo sicuramente una singola app per gestire ogni funzione, questa imperfetta disposizione del software è più che compensata dalle superbe prestazioni audio.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

I diffusori wireless e multi-room Bowers & Wilkins Formation Duo convincono sia sul versante delle funzionalità, sia su quello puramente audio.

Pro
Ricchissimi di funzionalità
Timing precisissimo
Basso pieno e autoritario
Prestazione trasparente

Contro
La companion app poteva essere più completa

Scheda tecnica
Risposta in frequenza: 25Hz a 33kHz
Potenza: 2x125W
Connettività: Ethernet RJ45, Wi-Fi, Bluetooth 4.1 aptX HD
Dimensioni: 395x197x305 mm
Peso: 10,6kg
Prezzo: 3999 euro
Sito del produttore: www.bowerswilkins.com/it-it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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