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Beyerdynamic Amiron Wireless: prezzo super, audio flop

Amiron Wireless

Un importante quanto inaspettato problema di indossabilità rende le Beyerdynamic Amiron Wireless cuffie dal rapporto qualità-prezzo molto discutibile.

Nel vedere il nome di queste costose cuffie ([amazon_textlink asin=’B079P4348N’ text=’circa 700 euro in Italia’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’99ff5d7f-afce-400e-b938-a47df8bccee3′]), potreste giustamente pensare che le Amiron Wireless siano semplicemente la versione senza fili delle pregiate e acclamate Beyerdynamic Amiron. Tuttavia, dalla valutazione che vedete qui sotto vi sarete accorti che questo nuovo modello ha davvero poco a che spartire con il suo predecessore dello scorso anno. Siamo infatti di fronte a cuffie davvero “frustranti”, visto che pur avendo tutto il potenziale per essere delle ottime top di gamma c’è un difetto in particolare che ci ha fatto propendere per una valutazione ben al di sotto delle aspettative.

Costruzione e comfort

Le Amiron Wireless differiscono dal modello precedente sotto alcuni ovvi (e meno ovvi) punti di vista. Il primo è naturalmente la mancanza di un cavo che collega le cuffie alla sorgente audio, a meno che non sia necessario utilizzarne uno, ovviamente. Se infatti rimanete con la batteria a zero, c’è sempre l’opzione per passare a un collegamento cablato e Beyerdynamic fornisce nella confezione un cavo con un telecomando a tre pulsanti, insieme a uno per la ricarica e una custodia semi-rigida.

La natura wireless di queste cuffie non evita la presenza di due cavi corti e sottili che vanno da ciascun padiglione auricolare all’archetto, ma non è un elemento in grado di minare l’estetica di cuffie costruite molto bene, come ci si aspetta d’altronde da un modello di fascia alta da circa 700 euro. Le Amiron Wireless sono infatti realizzate in alluminio e materiali plastici di alta qualità, con una fascia in Alcantara morbida ed estremamente confortevole. Come ci si aspetterebbe da un prodotto in questa fascia di prezzo, tutto fa chiaramente pensare a cuffie premium, anche solo guardandole e tenendole un po’ in mano.


L’altra grande differenza tra le Amiron cablate e quelle wireless è che le prime (che sono anche meno costose) sono cuffie parte, mentre il modello wireless ha un design chiuso. Ci sono vantaggi e svantaggi per entrambe queste opzioni, anche se la differenza più evidente tra i due design è che una cuffia chiusa fa uscire all’esterno molto meno suono rispetto ai modelli aperti. Per quanto riguarda invece il rumore, su queste cuffie non è presente alcuna tecnologia di noise cancelling e, visto il prezzo, non è un’assenza da poco.

Il retro del padiglione destro è sensibile al tocco e serve per il controllo delle cuffie. Un tocco o uno swipe, o una combinazione dei due, controllano aspetti come il volume, l’avanzamento rapido, il salto della traccia, la risposta a una chiamata o l’accesso all’assistente virtuale del dispositivo connesso. Come capita quasi sempre con dispositivi simili, questo metodo di controllo richiede un po’ di tempo per essere sfruttato al meglio, ma dopo un po’ di pratica ci siamo accorti che il tutto diventa molto semplice, quasi come premere dei pulsanti fisici.

Questa scelta di design significa anche che le cuffie hanno linee molto più pulite e “lisce”, senza alcun mezzo di controllo visibile come appunto pulsanti o rotelline. Tutto quello che trovate sugli auricolari, per quanto riguarda i pulsanti e gli ingressi, è l’ingresso USB-C per la ricarica (le 30 ore di autonomia promesse da Beyerdynamic si sono rivelate piuttosto accurate), il connettore jack da 3.5mm per il cavo opzionale, un microfono per le chiamate e l’interazione con l’assistente vocale e un generoso pulsante per accendere e spegnere le cuffie e per avviare il pairing tramite Bluetooth.

Su questo versante avremmo preferito un pulsante più “alto” e meno incassato, nel senso che a volte è difficile capire se stiamo effettivamente applicando una pressione sufficiente o meno. Una piccola cosa certo (il pulsante si accende dopo un secondo o due per riconoscere l’input), ma la troviamo comunque un po’ fastidiosa. Uno sguardo al sito web di Beyerdynamic indica che l’azienda tedesca spinge le Amiron Wireless come cuffie da utilizzo domestico piuttosto che in mobilità e, in effetti, tra il peso di 380 grammi e il loro valore in termini di euro, non ce le vediamo molto come modello per i vostri spostamenti giornalieri in pullman, treno o metropolitana. Nulla comunque vieta di farlo.

Qualità audio

Carichiamo le cuffie fino al 100% e le colleghiamo al nostro MacBook Pro del 2017 via Bluetooth senza alcuna difficoltà. Le Amiron Wireless si posizionano comodamente sulla nostra testa; non c’è un’eccessiva pressione sulle orecchie e il calore dopo lunghe sessioni di ascolto non arriva mai a livelli fastidiosi, ma anche chi indossa gli occhiali può ritenersi soddisfatto del comfort e della “calzata” di queste cuffie.

Facciamo partire Sucker Punch di Sigrid su Tidal HiFi e siamo contenti di come i toni alti e medi vengano riproposti. Le voci si presentano pulite e nitide e il suono è incisivo e ritmato. Siamo perplessi, tuttavia, di fronte alla sensazione di una certa mancanza in gamma bassa. Proviamo subito per il confronto una coppia di Sony WH-1000XM3 (che costano circa la metà delle Amiron Wireless) e il basso che pulsa lungo il brano è molto più presente.

Quindi cos’è che non va con le Beyerdynamic? Sembra che alla base di ciò ci sia un problema di posizionamento. Quando infatti spingiamo i padiglioni imbottiti più contro le orecchie, il basso colpisce ed entra in scena come dovrebbe; è veloce, agile, teso e generalmente è quanto vi aspettereste da un paio di cuffie hi-fi di fascia premium. Rilasciate un po’ di pressione dalle orecchie ed ecco che la musica torna a essere qualcosa di completamente sbilanciato a favore dei registri superiori, con qualsiasi brano che perde immediatamente in impatto e coesione.

Un problema, questo, che è stato notato anche da altre persone a cui abbiamo fatto provare le cuffie. In pratica i cuscinetti sembrano posizionarsi sotto e dietro l’orecchio, lasciando una distanza percepibile tra questo e le cuffie. Senza una tenuta adeguata la presenza (anche solo decente) in gamma bassa diventa impossibile da ottenere. Proviamo le [amazon_textlink asin=’B015ACX03G’ text=’Beyerdynamic T1 ‘ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’228592bd-78f6-4d11-83f6-bc3d11bf0f88′]cablate per confermare il tutto e in effetti questo modello si posiziona perfettamente sulle orecchie.

Ed è un vero peccato, perché agendo manualmente e sistemando meglio i padiglioni le Beyerdynamic Amiron Wireless offrono un sound davvero sorprendente. Si percepisce chiaramente la gamma bassa, la musica nel suo insieme diventa molto più coerente e piacevole e possiamo iniziare davvero a capire il perché di un prezzo così impegnativo. Chiaramente però non possiamo ascoltare musica tutto il tempo con le mani appoggiate sulle cuffie e, quando rilasciamo i padiglioni, tutto quanto di buono detto finora scompare e il suono è decisamente inferiore alla norma.

Verdetto

Le Amiron Wireless hanno il potenziale per essere cuffie wireless di ottimo livello e sulla questione del prezzo, considerando anche l’assenza di un sistema di cancellazione del rumore, si può discutere all’infinito. Ciò che è indiscutibile, tuttavia, è che non possiamo raccomandarle visto questo grave difetto di perdita dei bassi e ciò le rende cuffie molto deludenti. Fossero costate 50 o 100 euro, saremmo stati più clementi, ma di fronte a quasi 700 euro dobbiamo essere molto più inflessibili.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
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Sommario

Un importante quanto inaspettato problema di indossabilità rende le Beyerdynamic Amiron Wireless cuffie dal rapporto qualità-prezzo molto discutibile.

Pro
Sistema di controllo
Costruzione e materiali premium
Gamma medio-alta molto pulita e piacevole

Contro
Grave problema di indossabilità
Manca la cancellazione del rumore

Scheda tecnica
Tipo: chiuso
Impedenza: 32 ohm
Pressione sonora: 100 dB
Risposta in frequenza: 5-40000 Hz
Connettività: Bluetooth 4.2 aptX/aptX HD
Autonomia: circa 30 ore
Peso: 380 grammi
Prezzo: 699 euro
Sito del produttore: europe.beyerdynamic.com

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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