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Soundbar Dali Katch One – La recensione

Dali Katch One

Da Dali arriva la Katch One, soundbar senza fronzoli che bada solo ed esclusivamente alle prestazioni audio. E il risultato è di quelli che colpiscono nel segno

Dali non è certo un produttore abituato a riposare sugli allori. Nonostante il successo riscosso dalla Kubik One lo scorso anno, ecco che il brand danese torna sul mercato con una nuova soundbar che ha tutte le carte in regola per rivelarsi un ennesimo successo di critica e pubblico. La Dali Katch One è meno costosa della Kubik One; in attesa di trovarla distribuita in Italia, la si può infatti acquistare su eBay da store tedeschi e britannici a circa 780 euro (spedizione compresa), contro gli oltre 1000 euro che ci vogliono per la Kubik One.

Questa nuova arrivata in casa Dali è comunque una soundbar altrettanto elegante ed è pensata per essere un hub per tutte le esigenze audio del vostro salotto. Con cinque diversi ingressi audio possibili, tre modi per montarla e ben dieci driver integrati, la Katch One si preannuncia una soluzione davvero intrigante e quasi mai in passato siamo rimasti delusi da Dali. Difficile insomma che lo rimarremo questa volta.

Costruzione

A dire il vero però la prima cosa che notiamo è che la Katch One è una soundbar fin troppo alta. La compagnia danese ha stipato quattro driver mid/bass in alluminio da 9 cm e quattro radiatori passivi in acciaio da 11,5 cm all’interno della soundbar, dove troviamo anche due tweeter a cupola morbida da 21 mm.


Ciò fa ben sperare per le sue capacità audio, ma significa anche che il cabinet in ABS rinforzato con fibra di vetro alto ben 16 cm ostacola lo schermo del TV e, di conseguenza, il sensore per il telecomando. Mentre la maggior parte delle soundbar cerca di evitare questo problema, magari concentrandosi più sulla lunghezza che non sull’altezza, la Katch One si distanzia nettamente da questa tendenza.

Una soluzione, ovviamente, è montarla a parete. Ci sono dei cinturini in pelle inclusi nella confezione proprio a tale scopo. Tra i lati positivi, se la si monta a parete, i driver rivolti verso il retro finiranno per essere posizionati nel modo ideale per ottenere il massimo dalla gamma bassa. Un’altra opzione è quella di montare a parete il TV e utilizzare piccole staffe di legno per la soundbar sempre incluse nella confezione.

Altezza a parte, la Katch One è una soundbar di bell’aspetto. Ha le estremità arrotondate ed è disponibile in una raffinata scelta di finiture tra Iron Black, Ivory White e Mountain White. I pulsanti fisici per accensione/spegnimento, volume e ingresso sono tutti posizionati in alto, mentre le connessioni sono incassate sul retro per mantenere i cavi il più possibile nascosti dalla vista.

Caratteristiche

Non esiste alcuna connettività di rete o app per la Katch One (qui si bada solo ed esclusivamente all’audio) ed è probabile che HDMI ARC sarà il vostro metodo di connessione preferito. Questo collegamento prende l’audio direttamente dal TV e supporta il protocollo CEC in modo che possiate usare il telecomando del TV per controllare il volume della soundbar. C’è comunque anche un piccolo telecomando incluso nella confezione della Katch One per ulteriori funzionalità.

Sul retro troviamo due ingressi ottici (uno per il TV e uno, eventualmente, per un lettore CD o un altro player audio) e un ingresso aux-in da 3,5 mm; sebbene la porta USB presente serva di fatto solo per l’assistenza (non potete ascoltare infatti musica da una classica chiavetta), supporta in realtà il Google Chromecast Audio se inserite l’apposito dongle. Infine troviamo il Bluetooth 4.0 aptX per la riproduzione wireless offline con qualità da CD.

All’interno spiccano i quattro amplificatori da 50W in classe D e, se i dieci driver non sono abbastanza autorevoli dal punto di vista sonoro, troverete una connessione per un sub-woofer esterno sul retro. Chi è alla ricerca del Dolby Atmos o di qualsiasi altro tipo di decodifica audio avanzata, dovrebbe probabilmente cercare altrove.

Qualità audio

Ci sono due impostazioni audio sulla Katch One, Wide e Focus. Non c’è display a LED e tutti i pulsanti e le piccole luci dell’alone sono in alto, quindi è difficile vedere dalla posizione di visualizzazione quale impostazione sia attualmente selezionata. Fortunatamente dall’audio risulta abbastanza chiaro quale sia attivata.

Facciamo partire un classico del genere catastrofico come 2012 per gustarci un po’ di sensazioni forti in salsa home cinema e il suono della Dali è a tratti sconvolgente. Ciò che ci colpisce per primo è l’eccezionale variazione dinamica. Questa soundbar può infatti passare dall’intensa quiete del Presidente che trasmette la notizia del mondo che sta per finire, alle enormi percussioni della colonna sonora mentre l’azione inizia a prendere piede, il tutto senza battere ciglio.

Gli elicotteri volano in alto attraverso un ampio palcoscenico che rimane fedele all’azione sullo schermo. Lo scricchiolio di una casa quando il Big One colpisce la California ci fa sentire come se fossimo dentro quelle mura mentre la famiglia cerca di scappare. Occasionalmente, una voce di lato sembra essere troppo forte ed è come se sbucasse dal nulla, ma questi momenti sono pochi e lontani tra loro rispetto a tutte le grandi capacità a livello spaziale che questa soundbar è in grado di restituire.

Dali consiglia di mettere la Katch One accanto a una parete posteriore e in effetti, con questo posizionamento, c’è sicuramente una migliore qualità del suono sia a livello di dettagli, sia per la precisione dei bassi. Il rombo del motore del Learjet è solido e nitido mentre Santa Monica sprofonda in mare dietro i protagonisti in fuga. Il tintinnio di schegge di vetro mentre i grattacieli del centro si sgretolano è quasi magico per la precisione e la brillantezza degli acuti, ma anche in fascia medio-alta le cose non potrebbero andare meglio di così.

C’è infatti sempre molta chiarezza nelle voci e la colonna sonora terremotante non invade mai la sfera dei dialoghi. E che dire delle sfumature che arricchiscono i timbri vocali? Si percepisce infatti un’emozione tangibile sentendo il crepitio delle voci spezzate dal dolore quando i protagonisti dicono addio ai loro cari al telefono.

Passando alla modalità Focus, facciamo partire Let It Be dei The Beatles dal lettore CD Marantz CD6006 collegato alla Katch One tramite cavo ottico e scopriamo che questa soundbar è quasi altrettanto valida per la musica come la è per i film. C’è abbastanza a livello di dinamica per avere un’idea delle singole voci del coro di accompagnamento all’inizio della traccia e, allo stesso modo, c’è una chiara espressione nell’assolo di chitarra.

Nel complesso il sound ha un tono tendente al caldo, ma l’estremità superiore della gamma potrebbe essere più dolce. I colpi sui piatti possono sembrare infatti un po’ troppo metallici e il triste andamento degli ottoni non è così ricco come ci saremmo aspettati. Tuttavia, considerando che non stiamo recensendo un prodotto puramente musicale, si tratta di magagne minori che impallidiscono di fronte a tutto ciò che la Katch One mette sul piatto.

Passando a The Blend dei The Herbaliser, otteniamo il vero senso di intrattenimento che questa soundbar può trasmettere quando viene utilizzata come diffusore da salotto. Proprio come con la visione dei film, il basso ha un rimbalzo ben definito; è pesante ma ben contenuto, con ogni nota che mantiene la lunghezza che dovrebbe avere. La traccia si chiude ed è difficile non farsi trascinare dall’ascolto dell’intero album (Blow Your Headphones).

Verdetto

Questa soundbar sarà una deliziosa aggiunta al vostro TV. L’audio nitido e dinamico è molto al di là di quello che otterrete dal sistema integrato del televisore ed è superiore a quanto offerto da tutte le soundbar rivali attorno agli 800 euro. Assicuratevi solo di avere lo spazio e l’inclinazione per posizionarla correttamente.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Da Dali arriva la Katch One, soundbar senza fronzoli che bada solo ed esclusivamente alle prestazioni audio. E il risultato è di quelli che colpiscono nel segno.

Pro
Bassi pieni e agili
Espressione dinamica
Eccellente gestione della spazialità
Buona varietà di ingressi

Contro
Dimensioni un po’ “particolari”
Gli acuti potrebbero essere più dolci
Nessun display frontale

Scheda tecnica
Potenza: 200W
Ingressi: 2x ottico, AUX da 3,5mm, HDMI (ARC)
Uscite: subwoofer
Connettività: Bluetooth 4.0 aptX
Dimensioni: 16,4 x 86 x 7 cm
Peso: 3,7 kg
Prezzo: 749 euro
Si to del produttore: www.dali-speakers.com

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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