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Valvole e loro utilizzo: i circuiti SE, PP e UL

Torniamo a parlare di valvole, uno dei dispositivi di amplificazione che si ama o si odia, e lo facciamo con specifico riferimento alle configurazioni circuitali che possono essere adottate per sfruttare le simpatiche ampolle in vetro.

Qualsiasi appassionato di Alta Fedeltà avrà prima o poi incontrato nel suo cammino gli acronimi di cui parleremo nel presente articolo, usualmente associati alle valvole e rappresentativi della specifica tipologia di circuito dove queste sono inserite: SET, PP e UL.

Vale a dire Single Ended Triode, Push-Pull e Ultra Lineare, tre differenti modalità di gestione delle valvole, sia per quanto attiene alla specifica tipologia – Triodo, Pentodo, Tetrodo – sia per ciò che concerne lo sfruttamento elettrico del dispositivo.


 

Al pari degli amplificatori a stato solido, infatti, anche le realizzazioni a tubi possono lavorare con differenti classi di funzionamento – solitamente A oppure AB – circostanza che consente di ottenere un numero di watt più o meno elevato in dipendenza di questo aspetto.

Già solo attraverso i suddetti acronimi quindi, è possibile identificare la circuitazione caratteristica di cui fa uso l’amplificatore, aspetto questo che consente di farsi immediatamente una prima ed approssimativa idea circa le prestazioni sonore.

Single Ended Triode: il primo della classe (A)

Questo tipo di circuito opera in classe A ritenuta notoriamente quella più performante dal punto vista della linearità e fa normalmente uso di un singolo dispositivo di amplificazione – un triodo appunto, scelto solitamente tra i dispositivi ritenuti un classico come la 300B, la 805, la 845 oppure la 211 o la 2A3 – amplificando l’intera onda sonora.

Come abbiamo già visto in precedenti articoli dedicati alle valvole – ad esempio qui – un triodo è un tubo costituito da un bulbo in vetro all’interno del quale sono contenuti tre elettrodi: catodo, griglia e anodo.

 

Si tratta della valvola classica per eccellenza, la cui superiore linearità consente di realizzare amplificatori con circuitazioni molto semplici, ottime prestazioni strumentali, distorsioni irrisorie e soprattutto un suono riconosciuto tra i migliori in assoluto; talmente semplici sono i relativi circuiti che in certi casi sono necessari davvero una manciata di componenti tra resistenze e condensatori.

Il problema, si fa per dire ovviamente, risiede nei trasformatori di uscita necessari per adeguare i valori elettrici delle valvole ai diffusori, laddove l’alta impedenza di queste male si accoppia con le elettroacustiche.

Più questi sono di qualità, ovvero caratterizzati da prestazioni elevate e risposta in frequenza ampia più aumentano dimensioni e costi; se le prime possono non essere un problema, almeno relativamente, circa i secondi la cosa cambia aspetto perché in determinati casi sono in concreto parecchio alti.

La maggiore problematica degli amplificatori SE risiede nella potenza ricavabile dalle valvole utilizzate, mediamente non molto elevata e usualmente attestata nei dintorni dei 5/10 watt nella migliore delle ipotesi.

Si tratta di uno scotto da pagare che in ogni caso non rappresenta una reale criticità, basta utilizzare diffusori di adeguata sensibilità – tipicamente superiore ai 93/95 dB – per superare di slancio questo (falso) problema.

Push-Pull: un eccellente soluzione

Questo tipo di circuitazione opera invece in classe AB – leggermente meno performante della precedente versione – ma consente di ottenere potenze parecchio più elevate, mediamente nell’ordine dei 30/80 watt, valori che in determinate configurazioni e sfruttando valvole di un certo tipo come le KT88 o le KT120 possono anche raggiungere e superare i 100 w/canale.

In questi amplificatori l’onda sonora è suddivisa in due parti sfasate di 180° e separatamente amplificate dai due dispositivi di amplificazione, che compiuto il proprio lavoro invieranno ai trasformatori di uscita il segnale che a tal punto sarà ricostituito nella sua interezza e successivamente inviato ai diffusori.

Intuibilmente, si tratta di un’ottima soluzione al fine di ottenere potenze più elevate – il che significa anche una migliore gestione dei diffusori – sebbene si presenti meno lineare della precedente, interpretando tale affermazione nel giusto senso!

Il mercato è letteralmente pieno di integrati e finali che sfruttano questo tipo di circuito – potremmo dire che lo fa la maggioranza – anche perché attraverso progetti simili è possibile realizzare dispositivi di amplificazione caratterizzati da ottime prestazioni senza sconfinare in prezzi eccessivi.

Modelli come il LINE MAGNETIC LM211ia, il PRIMALUNA PROLOGUE ONE, oppure lo splendido SYNTHESIS ROMA 510 AC che vedete nella soprastante immagine, sono eccellenti rappresentanti di questa tipologia di circuitazione a tubi, ottimi esempi di integrati la cui potenza spazia dai 15 agli 80 w/canale con prezzi proporzionalmente differenziati.

Ultra Lineare: una variante destinata ai pentodi

Questa variante circuitale è utilizzabile unicamente con i pentodi – vale a dire valvole dotate di 5 elettrodi come le EL34 – e sfrutta una particolare connessione presente sul trasformatore, circostanza che fa sì che il funzionamento della valvola sia una via di mezzo tra un triodo ed un pentodo; si potrebbe considerare una sorta di feedback poiché il segnale prelevato dal trasformatore è riportato sulla griglia schermo del tubo.

Anche in questo caso, oltre che per questioni di potenza, il fine è sempre quello di ottimizzare la durata della valvola, il cui ciclo vitale è logicamente correlato allo sfruttamento elettrico del dispositivo, ché se tirato per il collo si accorcia irrimediabilmente.

Concludendo questa breve e per forza di cose non troppo esaustiva dissertazione sulle valvole, si può affermare che il SE è il circuito top per quanto riguarda prestazioni e linearità dell’amplificatore – sebbene spesso i costi siano più elevati della media ed imponga di scegliere diffusori di un certo tipo – mentre il PP è quello maggiormente efficiente, realizzabile in modo non necessariamente troppo costoso ed in ogni caso molto appagante dal punto di vista sonoro.

Dovendo scegliere quindi, attenzione “anche” a questi aspetti, talvolta spendere un po’ di più può dare maggiori soddisfazioni.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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