Un recente brevetto di Samsung depositato negli USA suggerisce l’uso della banda ultralarga (UWB – Ultra-Wideband) nei suoi prossimi auricolari true wireless
Un recente brevetto di Samsung depositato negli USA e datato 30 gennaio 2025 suggerisce l’uso della banda ultralarga (UWB – Ultra- Wideband) nei suoi prossimi auricolari true wireless. Più precisamente, la tecnologia messa a punto dal colosso coreano prevede un approccio ibrido in cui il Bluetooth stabilisce la connessione iniziale, mentre l’UWB gestisce la trasmissione dei dati consentendo di ottenere uno streaming audio ad alta risoluzione in grado di superare i limiti tradizionali del Bluetooth.
L’UWB si sta affermando come una svolta nel settore dell’audio wireless per diversi motivi. Offre innanzitutto una larghezza di banda molto più ampia, ideale per le esigenze della trasmissione audio lossless (senza cioè perdita di dati e senza compressione). In teoria, questo tipo di connessione è anche in grado di ridurre al minimo le interferenze wireless anche in ambienti affollati e di utilizzare l’energia in modo più efficiente, contribuendo a ridurre il consumo energetico durante il trasferimento dei dati. Inoltre, l’UWB può coesistere con il Bluetooth, il Wi-Fi e altri protocolli wireless senza causare una degradazione del segnale.
Samsung non è però l’unica azienda che sta studiando il potenziale dell’UWB per le applicazioni audio. Anche altri operatori del settore, tra cui PSB Speakers, Sonical e MQA, stanno sviluppando cuffie con connettività UWB e il tutto è facilitato dal fatto che già oggi diversi smartphone di Samsung, Google e Apple supportano l’UWB, rendendo questa tecnologia un passo avanti fattibile (e non utopistico) per l’audio wireless.
L’esigenza di soluzioni come l’UWB deriva dal fatto che il Bluetooth, sebbene migliorato negli anni grazie all’arrivo di codec performanti come aptX Adaptive, LDAC e aptX Lossless, deve ancora fare i conti con limitazioni della larghezza di banda che impediscono uno streaming wireless audio veramente lossless.
Da questo punto di vista, il brevetto di Samsung suggerisce che l’UWB potrebbe essere la svolta che colma il divario tra la comodità del wireless e un audio davvero ad alta fedeltà. La vera domanda ora è quando (e se) vedremo i primi auricolari/cuffie wireless con tecnologia UWB sul mercato (spesso un brevetto non sfocia mai in un prodotto fatto e finito). Parlando di Samsung, che di solito aggiorna i suoi auricolari true wireless ogni due anni (la scorsa estate è stata la volta dei Galaxy Buds 3), potremmo aspettarci un nuovo modello UWB nel 2026, ma si tratta solo di supposizioni ed è probabile che qualche altro produttore giochi in anticipo.
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