In molti ce lo chiedete e pertanto abbiamo deciso di parlarne, come al solito, in maniera semplice, cercando di spiegarvi quelle che sono le basi fondamentali necessarie per utilizzare un subwoofer nel nostro impianto.
Il protagonista di oggi sarà il subwoofer della GoldenEar ForceField 30 l’entry level dell’azienda americana che gode di un rapporto qualità prezzo interessante e che potrebbe essere la soluzione ideale per chi cerca un subwoofer poco ingombrante, non troppo costoso ed in grado di dare un tocco di fisicità alla riproduzione dei nostri contenuti preferiti senza scordarsi di un WAF decisamente elevato.
Perché tanta curiosità per i subwoofer?
Forse i puristi del due canali storceranno la bocca, ma moltissimi appassionati tendono a posizionare l’impianto audio e la TV nello stesso ambiente cercando di sfruttare il primo per migliorare le performance audio del secondo ed integrare il secondo con il primo magari godendosi un concerto in Blue Ray del proprio cantante preferito. Questo l’hanno capito in molti produttori di elettroniche come ad esempio Audiolab col 7000A dotato di connessione HDMI e preout o ancora Marantz col Model 40n anch’esso dotato di HDMI e anche della regolazione del filtro passa basso per il subwoofer (regolabile su 40 Hz, 60 Hz, 80 Hz, 100 Hz, 120 Hz Default: 80 Hz). Soluzioni come queste, sono un buon compromesso per chi, per ragioni estetiche o di posizionamento, è dovuto ricorrere a diffusori dalle dimensioni contenute ma che ora vorrebbe migliorare la risposta in gamma bassa ed un subwoofer di piccole dimensioni come il GoldenEar ForceField 30 potrebbe essere la risposta giusta perché facilmente posizionabile in punti nascosti del salotto. Nel caso in cui il vostro amplificatore abbia la possibilità di regolare il filtro passa basso vi consigliamo di farlo direttamente dalle impostazione dell’amplificatore ( ad esempio Marantz Model 40n) nel caso in cui invece ci sia una uscita pre out ( ad esempio Audiolab 7000A) dovrete andare a lavorare sulla frequenza di crossover del subwoofer.
Esiste anche una terza possibilità che abbiamo sperimentato con il Panasonic MZ2000: collegare il subwoofer direttamente alla TV utilizzando l’uscita cuffie/subwoofer presente sulla TV e regolando la frequenza di taglio direttamente dalla televisione. Nel caso in oggetto abbiamo raggiunto risultati eccezionali anche in considerazione dell’ottimo lavoro svolto dalla soundbar integrata by Technics.
GoldenEar ForceField 30 caratteristiche ed installazione
Il naturale compagno del GoldenEar ForceField 30 sarebbero state le GoldenEar BRX e ci rammarichiamo di non aver pensato prima a questa accoppiata ma dopo l’ottimo lavoro svolto dai diffusori bookshelf le aspettative per questo subwoofer sono tante. Iniziamo col dire che rispetto al modello precedente la linea è decisamente migliorata e la griglia anteriore tiene al sicuro il driver da eventuali colpi accidentali. Se ad esempio siete tra coloro i quali concedono alla donna delle pulizie di passare la scopa tra i vostri giocattoli potrete stare tranquilli. Uno dei motivi che ci hanno spinti a recensire questo subwoofer sono le dimensioni compatte e le linee armoniose che lo rendono sicuramente tra i subwoofer più discreti avuti in redazione. Per gli amanti delle specifiche tecniche ci troviamo di fronte ad un subwoofer con un woofer in polipropilene front firing da 8″ con un amplificatore in classe D da 1000 W di picco 500 rms controllato da DSP che però non si occupa della correzione acustica in ambiente. Come da tradizione del marchio nella parte inferiore del cabinet troviamo un radiatore passivo down-firing da 9″ × 11″. Per quanto riguarda i controlli abbiamo una manopola per regolare il volume e un filtro passa-basso che opera in un range di frequenze che va da 40Hz a 150Hz. Presente un interruttore per selezionare o meno l’ LFE. Non è possibile intervenire sulla fase. Per quanto riguarda i dati di targa che potete trovare qui, ci sembrano molto più veritieri rispetto a quanto dichiarato in passato. Molto ben fatti i piedoni morbidi che assorbono le vibrazioni e faranno la gioia anche di chi abita al piano di sotto. Abbiamo utilizzato il GoldenEar Forcefield 30 con le Indiana Line Diva 3, con Le Zingali Acosutics Zero 6M ed infine anche con un diffusore da pavimento di cui al momento però non possiamo dirvi di più! Diverse le tracce passate in rassegna da Avratz degli Infected Mushrooms, passando per Hyperballads di Bjork, Gotta Go Monoplay, Angel dei Massive Attack senza dimenticarci del famoso elicottero di The Wall ed altri tormentoni immancabili. Ovviamente ci siamo dedicati anche a qualche film come la battaglia inziale di Aquaman o ancora la scena dell’inseguimento in The Batman dove il canale LFE può raggiungere frequenze veramente impensabili. Alla luce di tutto ciò è giusto dire che il GoldenEar Forcefiled 30, in virtù delle sue dimensioni e del suo prezzo non può scendere a frequenze infernali ma c’è da dire che fin dove arriva lo fa con estrema coerenza sia per quel riguarda la parte inferiore che quella superiore del subwoofer. Forse sarà anche per merito del DSP ma quando questo subwoofer si avvicina al limite delle sue possibilità lo fa con eleganza senza mostrare più di tanto il fianco. Lo abbiamo utilizzato anche per la nostra postazione gaming ed anche lì ci siamo divertiti parecchio tra lo stupore di un paio di ragazzi che dopo aver provato questa configurazione si sono resi conto di quanta differenza possa fare un audio di qualità nel coinvolgimento emotivo del gioco.
Conclusioni e considerazioni sul GoldenEar ForcField 30
Se vi state domandando a chi si rivolge questo GoldenEar ForceField 30 potremmo rispondere che è la scelta ideale per chi vuole migliorare l’estensione in frequenza dei propri diffusori o perchè no, della propria TV. Il GoldenEar ForceField 30 da questo punto di vista fa un lavoro egregio e pur non riuscendo arrivare a frequenze subsoniche è in grado di restituire una gamma bassa ben articolata sia per i contenuti audio che per quelli video. E’ la soluzione ideale per chi vuole si avere un buon impatto in gamma bassa ma deve prediligere l’articolazione all’estensione per ovvie ragioni di buon vicinato o perché più semplicemente non vuole o non può permettersi di spendere di più. Inoltre le linee e le dimensioni di questo subwoofer lo rendono facile da integrare all’interno di un ambiente domestico. Il prezzo richiesto, di 899 Euro è sicuramente interessante e pur non essendo l’unica proposta nella sua fascia di prezzo ( vedi catalogo REL o SVS), di certo è una di quelle più interessanti.
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