Metal detector: un macchinario che sfrutta la ricezione dei materiali a base metallica per permetterne un’identificazione sotto terra. Il fenomeno senza precedenti di queste macchine, in crescita marcata e costante durante gli ultimi cinque anni, merita di essere affrontato, se non altro per cercare di comprendere dove e se valga la pena cimentarsi in un simile acquisto.
Quando i primi metal detector di fascia economica comparvero anni fa nelle zone di campagna e di montagna, non furono compresi. Inizialmente, come del resto i proprietari di questi bizzarri bastoni, vennero presi per dei folli presi da infantile smania archeologica. Ancor più balzano era concepito il luogo in cui tali arnesi erano utilizzati. Giunsero notizie di individui presi a gingillarsi utilizzando il detector nel bosco privato dell’anziano di turno che, credendo d’essere rapinato di qualche castagna o tartufo, finiva per malmenare il povero archeologo dilettante. Durante alcuni scavi archeologici su siti napoleonici sul confine italo-francese, poi, fummo avvisati dal custode in merito al furto di certi reperti. Si scoprì, poi, come questi ladri improvvisati avessero scovato delle palle di ferro di moschetto dell’epoca proprio con un metal detector.
I tempi, adesso, sono cambiati. Sempre più spesso sulle Alpi si apprende dell’esistenza di ricercatori di materiale tramite i rilevatori. Magari alla ricerca di qualche cimelio bellico della Seconda Guerra Mondiale, sono molti i casi d’utilizzo di un metal detector.
Ma, oggi, dove e quale può essere l’utilizzo di un metal detector?
Sicuramente si tratta di un modo originale e ricreativo per intendere lo svolgimento dell’attività outdoor. Inoltre, potrebbe costituire, in qualche misura, una riscoperta, per gli appassionati di storia, di ambienti ignorati e semidimenticati dai libri. Per non citare coloro che ripercorrono le vie degli antichi pionieri cercatori d’oro che, sulle rive di fiumi come Po e Tanaro, ricercavano materiali preziosi.
L’utilizzo principe resta, però, quello a scopo di ritrovamento bellico. Non è raro rinvenire, proprio sui siti terrosi di battaglie più o meno antiche, reperti leggeri d’interesse. Certo, questi mezzi, normalmente non rilevano che a due metri, ma la faccenda può farsi interessante, soprattutto nel ritrovamento di piccoli reperti da sparo.
Proprio la Valle Stura, situata in Provincia di Cuneo è stata, durante gli ultimi anni, un itinerario fra i più indicati per l’utilizzo del metal detector. Ai piedi di alcune fra le più alte montagne del Piemonte, infatti, sorge la linea difensiva di fortificazioni regia, edificata nel ventennio fascista, per la difesa militare dalla Francia. Nel reticolo di questi sentieri, ora molto battuti a livello escursionistico, può ancora capitare di imbattersi in reperti dell’epoca, se equipaggiati con un rilevatore metallico.
Davvero intenzionati a divenire archeologi provetti? Vediamo qualche modello disponibile in rete e facilmente utilizzabile da tutti
La spesa per un detector varia dai 25 Euro fino ai 150 per restare fra prodotti economici ed adatti a tutti gli utilizzatori. In questa lista ci siamo soffermati su due modelli entry-level molto apprezzati. Il primo è prettamente da escursione, piccolo e adatto a lunghi spostamenti; con il secondo entriamo nel mondo dei prodotti più professionali e completi.
Homealexa Metal Detector
Un prodotto compatto, dalla fattura semplice e dal costo contenutissimo, ha numerosi vantaggi. Il peso è contenuto in poche centinaia di grammi ed è facile da portare in uno zaino. È alimentato da una normale batteria a 9V. Basta accenderlo e rileverà il metallo, ma solo se non si trova oltre i 50cm di profondità. Il costo è di €25.
Aneken Metal Detector
Strumento più complesso e costoso, disponibile a circa 90 Euro, l’Anaken strizza l’occhio ai prodotti professionali. Un display di cospicue dimensioni riporta tutte le informazioni utili che, coadiuvato da una bobina di ricerca tarata per rilevare le differenti composizioni metalliche, è in grado di rilevare il tipo di metallo nelle vicinanze. Tuttavia non è ripiegabile ed è quindi potenzialmente scomodo per lunghe escursioni di avvicinamento al sito. Singolare, ed utile, il badilino contenuto nella confezione.
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