Il 2025 potrebbe segnare la definitiva scomparsa delle tracce audio in DTS:X, esattamente dopo dieci anni dalla nascita del formato
Il 2024 è ormai agli sgoccioli e, pensando agli Ultra HD Blu-ray usciti quest’anno in Italia, il 2025 potrebbe segnare la definitiva scomparsa dai supporto fisici delle tracce audio in DTS:X, esattamente dopo dieci anni dalla sua nascita. Un formato audio “a oggetti” (qui tutti i dettagli tecnici) che, nonostante sarebbe dovuto essere il grande rivale del Dolby Atmos, non ha mai preso davvero piede né su supporto fisico, né tra le piattaforme di streaming (a parte Disney+).
Questo divario risulta ancora più netto guardando proprio gli Ultra HD Blu-ray del 2024 (per quanto riguarda i Blu-ray, gli ultimi con DTS:X risalgono addirittura al 2022). Quest’anno sono stati infatti solo 6 gli UHD Blu-ray con una traccia in questo formato audio (tutti targati Universal) contro gli oltre 100 con traccia in Dolby Atmos.
Una differenza abissale (e molto simile a quella del 2023) destinata molto presto a far scomparire dal mercato il DTS:X, almeno che Universal non continui a proporlo in alcune delle sue prossime uscite. Non si tratta tra l’altro nemmeno di una “sconfitta” dovuta alla penuria di hardware, visto che gli amplificatori AV e le soundbar compatibili con questo formato audio non mancano e lo stesso dicasi per i pur sparuti lettori UHD rimasti in commercio.
Anche a livello audio, insomma, la vittoria di Dolby è schiacciante come lo è in quello video, se consideriamo il divario di supporto e diffusione che c’è ancora oggi tra Dolby Vision e HDR10+. E a decretare come non ci sia mai stata storia tra DTS:X e Dolby Atmos nel mercato Home Video italiano bastano due semplici numeri: dall’arrivo degli Ultra HD Blu-ray nel 2016 a oggi, i film con traccia in DTS:X sono stati 152 contro gli 818 con traccia in Dolby Atmos.
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