Volere uno spettacolo fuori misura può spingere a cercare uno schermo tv ma anche un videoproiettore, ecco i fondamentali pro e contro
Un mercato che col crescere delle dimensioni dei pannelli tv ha visto una sempre maggiore decrescita della videoproiezione, entrambi hanno pro, contro e ci sono specifici scenari dove la decisione potrebbe non essere così scontata. In questa piccola guida abbiamo messo a confronto le due categorie attraverso elementi da prendere in considerazione.
Dimensioni
Come accennato i tv un tempo erano tristemente indietro nella corsa a dimensioni importanti, divario che resta meno ampio dato che al giorno d’oggi si può acquistare un tv 75” pollici 4K a meno di 1.000 euro. Tuttavia, volendo puntare su dimensioni di schermo ancora più elevate una volta superati gli 85” pollici, che ora viaggiano anche sotto i 3.000 euro, il costo del tv sale esponenzialmente per l’inferiore offerta. Per contro ci sono innumerevoli proposte di videoproiettori anche 4K con prestazioni video all’avanguardia, più abbordabili e rispetto ai tv più economici per chi cerca immagini di dimensioni colossali. Qui la spunta la videoproiezione: per uno schermo molto grande il prezzo è più basso di un tv, ingombro minimo e facilità di ricollocazione.
Luminosità
Se il locale ove è presente il tv o il videoproiettore non fosse dedicato, il livello di luminosità diventerebbe ancor più fondamentale: più luce ambientale è presente, maggiore la luminosità a schermo per evitare immagini dal basso impatto. Peraltro il livello di luminosità incide molto sul proiettore, che parte svantaggiato in quanto la luce viene recepita dall’occhio solo dopo che è rimbalzata sullo schermo. Se si cercano soluzioni di videoproiezione dal costo contenuto potrebbe essere difficile recuperare un dispositivo capace di andare oltre i 3.000 Lumen. Volendo è possibile aumentare la resa tramite uno schermo ad alto guadagno, ma anche il costo sale di conseguenza. Se è la luminosità il problema non si può battere un tv LED di ultima generazione per rapporto costo / prestazione. Vittoria facile quindi per il tv, mentre il videoproiettore regala risultati eclatanti solo in ambienti pressoché totalmente oscurati.
Contrasto
Il contrasto è direttamente connesso al raggiungimento di neri elevati (tallone d’Achille dei proiettori), assieme alla luminosità. Alla stessa stregua di quest’ultima anche in questo caso lo schermo televisivo taglia per primo il traguardo. Pur soffrendo in condizioni di elevata luce ambientale la tv la spunta comunque, mettendo all’angolo il videoproiettore di cui si rischia di non percepire più gli elementi a schermo. Unica soluzione in un locale parzialmente illuminato quella dei proiettori a tiro ultracorto e schermo ALR (qui il focus), che assorbono la luce proveniente dall’alto riflettendo solo quella dal basso.
Risoluzione e colori
Benché a livello di accuratezza cromatica si finisca per pareggiare, ciò di cui sono ancora oggi deficitari i videoproiettori è nella gestione del wide color gamut e l’HDR avanzato. Al momento non esistono videoproiettori che oltre ad HDR-10 e HLG offrano anche HDR-10+ e Dolby Vision, anche se almeno per il Dolby Vision esistono escamotage con tanto di vantaggio in termini di dynamic tone mapping al di fuori dell’ambito dei metadati dinamici. Cercando il nero infinito e l’offerta completa HDR c’è l’OLED, anche se per un 77” pollici ci vogliono 20.000 euro. Anche qui il tv vince a mani basse quanto a completezza.
Suono e manutenzione
Un videoproiettore se offre anche l’audio non si va oltre una manciata di Watt, di solito da utilizzare per scopi lavorativi o di monitoraggio. Ci sono soluzioni alternative che migliorano la resa, sfruttando per esempio la connessione Bluetooth (che sia o meno contemplata dal proiettore). Lo stesso dicasi per la manutenzione, praticamente zero in un televisore, mentre un proiettore è più delicato: potrebbe necessitare di pulizia interna, nonché di sostituzione della fonte luminosa che anche in termini di longevità non può competere.
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