Per portarsi a casa un TV LCD MiniLED da 65’’ di buona qualità non serve spendere un capitale. Ecco tre esempi con prezzi attorno ai 1000 euro
Prima una doverosa premessa. La retroilluminazione MiniLED fa essenzialmente avanzare la tradizionale tecnologia LCD nel tentativo di offrire un rapporto di contrasto più ampio e neri più profondi e, come l’OLED, è un’offerta tecnologica di stampo premium (i TV LCD odierni più costosi sono proprio modelli MiniLED).
Tutti i televisori LCD utilizzano una retroilluminazione per fornire la sorgente luminosa e i TV Mini-LED non sono diversi. Quindi cosa cambia tra un TV LCD con e senza Mini-LED? In sostanza, i LED della retroilluminazione di un MiniLED sono molto, molto più piccoli di quelli usati su un tradizionale televisore LCD e quindi ce ne sono molti di più: parliamo di decine di migliaia anziché decine di centinaia.
L’idea di fondo è che più LED vengono utilizzati, maggiore è il controllo che il produttore del TV ha sul local dimming, vale a dire quanto possono essere luminose o scure le parti dello schermo. Teoricamente, i TV MiniLED possono quindi riprodurre immagini con un contrasto migliore e con sfumature e una riproduzione dei colori più precise rispetto a un tradizionale TV LCD.
Data la presenza di una retroilluminazione, i televisori Mini-LED possono inoltre raggiungere una luminanza di picco superiore a quella di un TV OLED (a tutto favore della resa in HDR) e, poiché esiste un maggiore controllo su quali parti dello schermo sono scure, è più facile ottenere neri più profondi. Detto questo, poiché c’è ancora una retroilluminazione nel mix e i LED non possono spegnersi completamente come possono fare i diodi autoemissivi negli OLED, i TV MiniLED non possono ancora raggiungere del tutto il nero assoluto dei TV OLED.
Fatto sta che chi oggi preferisce puntare su un TV LCD invece che su uno OLED e ha un budget di un certo livello, non può non scegliere un modello MiniLED, anche perché il mercato offre un’ampissima scelta sia a livello di dimensioni, sia come prezzi. Non siamo insomma nel 2020, quando di fatto solo TCL proponeva questi TV nel suo listino; oggi praticamente tutti i produttori offrono TV MiniLED, partendo dai brand cinesi (TCL e Hisense) per finire con quelli giapponesi (Panasonic, Sony) e coreani (LG e Samsung).
Orientarsi in un’offerta così ampia può quindi essere difficile e per questo vogliamo segnalare i tre TV MiniLED da 65 pollici più interessanti che, grazie a sconti e a offerte online, costano attorno ai 1000 euro. Abbiamo quindi deciso di escludere i nuovi modelli delle gamme 2024 perché la maggior parte non è ancora disponibile sul mercato e perché, trattandosi di novità, non ci sono ancora offerte degne di nota.
TCL C805 – 849 euro
Un TV davvero interessante come rapporto qualità-prezzo. Il mix di QLED e retroilluminazione MiniLED con dimming locale a 500 zone e supporto HDR totale (compresi HDR10+ e Dolby Vision IQ) riesce infatti ad assicurare una qualità video di tutto rispetto, come dimostra anche il picco di luminanza di 1300 nit.
Il pannello a 120Hz può spingersi fino a 144Hz in 4K sui due ingressi HDMI 2.1 (gli altri due sono invece HDMI 2.0b) e l’elaborazione video è gestita dal processore di penultima generazione AiPQ 3.0. I gamer possono contare su un input lag di 13,5 ms medi in modalità gioco a 4K e 60 FPS e su tutte le principali feature legate all’HDMI 2.1. Sul versante audio segnaliamo il supporto per Dolby Atmos e DTS-X, mentre il sistema integrato made in Onkyo può contare su due speaker e su 30W di potenza e come sistema smart è presente Google TV con alla base Android 12.
Samsung QN85C – 1199 euro
Con Samsung non si riesce a stare sotto i 1000 euro per un TV MiniLED da 65 pollici, ma con un piccolo sforzo in più ci si può portare a casa questo modello dello scorso anno validissimo ancora oggi. Il 65’’ della serie QN85C, che arriva subito dopo la top di gamma 95C e la 90C, vanta infatti caratteristiche molto interessanti come il Neural Quantum Processor 4, la retroilluminazione Full LED Array con local Dimming e MiniLED, la tecnologia Quantum Matrix, la frequenza di aggiornamento del pannello a 120 Hz, 4 ingressi HDMI 2.1 e un sistema audio integrato a 2.2.2 canali con supporto Dolby Atmos.
Il picco di luminanza si attesta attorno ai 1500 nit e la funzione Wide Viewing Angle permette di ottenere un angolo di visione decisamente ampio. Rispetto alla più costosa serie 90C si perdono il rivestimento antiriflesso dello schermo e si hanno meno zone di controllo e un picco di luminanza meno elevato. A voi decidere se spendere circa 200 euro in più per queste aggiunte.
Hisense 65U8KQ – 1079 euro
Siamo sempre poco sopra i 1000 euro, ma questo TV Hisense, escludendo un angolo di visione non al top e colori che richiedono un po’ di tempo e pazienza per essere calibrati al meglio, ha davvero parecchie frecce al proprio arco.
Dopotutto parliamo di un modello quasi top di gamma dello scorso anno (superato solo dalla serie UXKQ), che anche per questo si può trovare a prezzi vantaggiosi. Tra le specifiche più interessanti segnaliamo il picco di luminanza (2000 nit in HDR sul 10% dello schermo), il processore Hi-View Engine, la tecnologia Quantum Dot, le circa 1000 zone di controllo per il local dimming, il refresh-rate fino a 144Hz e i due ingressi HDMI 2.1 sui quattro disponibili.
Da segnalare anche le tecnologie Dolby Vision IQ, Dolby Atmos e CineStage X Surround fino a 4.1.2 canali, il supporto per AirPlay 2 e le certificazioni WiSA e IMAX Enhanced. L’unico vero punto debole dei TV Hisense continua a essere il sistema operativo proprietario VIDAA (qui disponibile nella versione U7).
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