Come risultato principale, un maxi test di Rtings ha evidenziato che i TV più soggetti a usura sono gli LCD con retroilluminazione edge-LED
Rtings è uno dei siti di recensioni tech più seguiti e affidabili quando si parla di TV soprattutto perché ha a disposizione un numero impressionate di modelli da provare, come dimostrato da una maxi-comparativa in svolgimento da ormai due anni per testare la longevità di 100 TV di vari brand.
Per questo test i TV hanno funzionato per oltre 10.000 ore, equivalenti a circa 6 anni di utilizzo domestico tipico e, per rendere il tutto il più ecumenico possibile, Rtings ha scelto sia TV LCD (edge-LED, direct LED e full array local dimming-FALD), sia OLED. D’altronde, quello della longevità è uno degli aspetti più difficile da testare quando si recensisce un TV, anche perché, per evidenti questioni di tempo, non si riesce a simulare un quantitativo di tempo di funzionamento particolarmente ampio.
Come risultato principale, il test ha evidenziato che i TV più soggetti a usura sono gli LCD edge-LED, in cui i LED vengono collocati solamente lungo i lati del pannello e la luce prodotta viene quindi incanalata e proiettata in modo diffuso sullo schermo. I vantaggi sono essenzialmente tre: TV poco costosi (la retroilluminazione è infatti limitata al perimetro del TV), poco spessi e poco energivori. I contro però sono più significativi, visto che i TV Edge LED presentano una retroilluminazione poco uniforme (con la comparsa di difetti dell’immagine come banding e clouding) e una resa dei neri deficitaria. Insomma, si risparmia, ma ci si deve anche accontentare di una qualità video modesta.
Rtings ha evidenziato che oltre il 25% dei televisori LCD testati, indipendentemente dal tipo di retroilluminazione, presenta problemi di uniformità della luce visibile che influiscono sulla qualità dell’immagine. Per i modelli LCD edge-LED, la cifra sale però in modo significativo, con il 64% che presenta problemi di uniformità.
“I risultati di questa indagine, che si riferiscono esclusivamente ai problemi della retroilluminazione a LED escludendo quindi i guasti elettronici o elettrici, sono inequivocabili: i televisori con illuminazione edge sono intrinsecamente soggetti a problemi di durata significativi tra lastre riflettenti deformate, piastre di guida della luce incrinate e LED bruciati a causa del calore concentrato”, si legge in un commento di Rtings.
“Dei sette TV edge-LED che presentavano problemi di uniformità visibile, tre hanno iniziato a mostrare segni di deterioramento a partire da 2.200 ore di test o prima, ossia circa un anno di utilizzo per una tipica famiglia statunitense”. La causa di ciò è dovuta a un notevole surriscaldamento lungo il bordo inferiore dello schermo dove si concentrano i LED, mentre i TV LCD a illuminazione diretta (direct-LED) con i LED posizionati dietro il pannello LCD distribuiscono il calore in modo più uniforme. In un caso, il calore generato dai LED ha persino fuso parte del bordo inferiore del televisore.
La maggior parte dei TV testati era di Samsung, che in una dichiarazione successiva alla pubblicazione del test ha affermato di non essere d’accordo sul fatto che la tecnologia edge-LED abbia un tasso di guasti più elevato.
“La tecnologia edge-lit è stata utilizzata in modo affidabile nei nostri prodotti LCD per oltre 15 anni, dimostrando una durata paragonabile a quella dei modelli a illuminazione diretta in condizioni reali. Abbiamo continuamente migliorato i componenti ottici e la gestione termica dei modelli edge-lit, sottoponendoli a oltre 20 test di affidabilità a lungo termine, compresi quelli ad alta temperatura. Continuiamo a dedicarci al continuo sviluppo tecnologico per migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti”.
Sarà, ma di fronte a risultati simili qualche dubbio sulla longevità di questi TV è più che lecito.
© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.