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TV e modalità Eco: il risparmio sfida la qualità delle immagini

lg bx

La modalità Eco presente su tantissimi TV serve per ridurre i consumi a scapito però della qualità delle immagini. Conviene attivarla pensando alla bolletta o è meglio godersi il TV al meglio delle possibilità?

In un periodo come questo ogni modo per risparmiare sulla bolletta elettrica è benvenuto e anche se i TV non sono il primo prodotto che viene in mente quando si tratta di fare un po’ di economia domestica, tutto fa brodo. In un prossimo speciale analizzeremo con dati i più precisi possibili a quanto ammonta il consumo annuo medio di un odierno televisore LCD e di uno OLED, ma oggi vogliamo concentrarci sulla modalità Eco, un’impostazione presente su praticamente qualsiasi TV di livello medio e alto che permette, come suggerisce il nome, di consumare meno energia elettrica e di risparmiare quindi qualcosina (il diminutivo è d’obbligo) sulla bolletta elettrica.

Non tutti i produttori di TV utilizzano il termine Eco per indicare questa modalità e, nel caso dei TV Samsung, si tratta di un’impostazione non facilissima da trovare in mezzo a tutte le altre. Altre volte ancora questa modalità si basa su un sensore integrato nel TV che, analizzando la luminosità all’interno della stanza, abbassa automaticamente la luminosità del TV per “risparmiare” elettricità.

A tal proposito bisogna poi considerare come i contenuti in HDR, sebbene ancora in minoranza rispetto a quelli SDR, arrivino a consumare ancora di più e, secondo i più recenti dati ufficiali provenienti dal Regno Unito e riportati da What Hi-Fi, un OLED LG 55C1 (quindi non un modello enorme) consuma circa 171 kWh/1000h di energia in modalità HDR, mentre l’ancor più luminoso Samsung 65QN95A con retroilluminazione MiniLED (sempre in HDR) consuma 242kWh/1000h.


modalità eco

Numeri che, con il costo odierno dell’energia, spingerebbero chiunque a voler attivare la modalità Eco sul proprio televisore. Nulla di male, ma bisogna sapere che questa impostazione impatta fortemente sulla qualità delle immagini. Questo perché la luminosità rimane l’area in cui le impostazioni Eco in genere hanno il maggiore impatto negativo sulla qualità video.

Dopotutto, abbassare la luminosità è il modo più diretto per ridurre il consumo energetico di un TV, soprattutto se pensiamo a certi picchi che possono raggiungere gli LCD più prestanti come quelli MiniLED e a quanto ciò influisce sui nostri consumi energetici. Se a ciò aggiungiamo i tanti contenuti in HDR di cui fruiamo quotidianamente tra servizi streaming, YouTube, videogiochi e Ultra HD Blu-ray, la riduzione della luminosità influisce inevitabilmente (e in modo piuttosto pesante) sull’impatto e sull’accuratezza della presentazione in HDR.

La riduzione della luminosità influisce anche sul contrasto percepito, sulla quantità di volume del colore che un TV può restituire e sulla quantità di dettagli che si possono percepire nelle aree più scure dell’immagine. E che dire di ambienti particolarmente luminosi in cui, con una luminosità molto bassa, il TV farebbe molta fatica a restituire un’immagine convincente? O del fatto che da anni parliamo di HDR statico e dinamico con tutte le sue mille varianti (Dolby Vision/IQ, HDR10+/Adaptive) e che aneliamo a TV con picchi di luminosità altissimi se poi, per risparmiare soldi sulla bolletta, dobbiamo rinunciare a quasi tutti i benefici dell’HDR? Senza contare che ogni volta che analizziamo un TV per una recensione lavoriamo unicamente su modalità come Cinema o Utente e non certo su quella Eco.

Se provate voi stessi a selezionare questa modalità, che come già detto può basarsi su un sensore di luminosità (e non per forza tarato alla perfezione), il risultato è che con contenuti in HDR potrebbe sembrare di guardare film o serie TV in SDR e, in generale, l’intera immagine è molto meno appagante. Dopotutto, basta leggersi qualsiasi sondaggio sul mercato consumer per vedere come, al primo posto tra le caratteristiche chiave che un TV deve avere, ci sia proprio la qualità delle immagini, mentre i consumi sono quasi sempre relegati ai posti bassi della classifica, anche se con questo andazzo energetico le cose potrebbero cambiare.

Per fortuna i già citati Dolby Vision IQ e HDR10+ Adaptive, ovviamente se il vostro TV ne supporta uno o entrambi, migliorano la resa complessiva delle immagini facendo un miglior uso delle informazioni fornite dai sensori di luminosità dei TV e non agendo unicamente sulla luminosità. Anche così però, in generale sconsigliamo di attivare la modalità Eco o altre impostazioni di risparmio energetico, almeno che non siate estremamente preoccupati dai consumi elettrici, sebbene tra Eco on e off non è che la bolletta cambi radicalmente (almeno che non stiate davanti al TV per 10 al giorno tutti i giorni dell’anno).

Un valido compromesso a nostro avviso è scegliere la modalità Eco per visioni “distratte”, casual o dalle quali non si cerca una grande gratificazione visiva come quelle dei canali televisivi tradizionali o di contenuti sportivi (soprattutto se sono in SDR), per poi godere della massima qualità possibile, escludendo quindi Eco, con tutti gli altri contenuti.

Certo, in questo modo si deve continuare ad attivare e disattivare la modalità Eco e non è il massimo della comodità, ma proprio su questo versante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ormai irrinunciabile in qualsiasi TV di fascia medio-alta, potrebbe fare molto, riconoscendo ad esempio il tipo di contenuto che stiamo guardando e imparando automaticamente le nostre preferenze quando attiviamo o disattiviamo la modalità Eco.

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