Più passano gli anni e più non vediamo motivi particolari per preferire oggi un TV 8K a uno 4K, a meno di scenari di ultra nicchia come il gaming (ma solo con un PC molto costoso) e pochissimo altro
Con l’avvicinarsi dei giorni del Black Friday, del Cyber Monday e delle festività natalizie, quasi certamente anche i costosi TV 8K saranno protagonisti di offerte e scontistiche molto interessanti. Già ora, rispetto ai prezzi di listino, quelli online e nella grande distribuzione sono già piuttosto scontati, ma un ulteriore calo dei prezzi potrebbe convincere più di un appassionato ad affacciarsi per la prima volta nel mondo dell’8K. Dopo tutti questi anni (il primo TV 8K consumer risale al 2017) ha quindi senso portarsi a casa un televisore con questa risoluzione o conviene affidarsi ancora al buon “vecchio” 4K?
Abbiamo detto a più riprese che l’8K non è mai decollato sia a livello hardware, sia soprattutto nel parco software, senza contare che solo Samsung (e LG con i suoi elitari OLED 8K da 77 e 88 pollici) è rimasto l’unico grande produttore a credere in questa tecnologia. Tutte le stime di mercato dicono inoltre che questi TV non arriveranno mai a quote di mercato significative nemmeno nei prossimi anni e, in effetti, non vediamo motivi particolari per preferire oggi un TV 8K a uno 4K a meno di scenari di ultra nicchia come il gaming (ma solo con un PC molto costoso) e pochissimo altro.
Ecco allora cinque motivi che ci spingono a sconsigliare a fine 2024 l’investimento in un TV 8K.
Le dimensioni contano
Può sembrare controintuitivo (la differenza tra 4K e 8K si percepisce quasi esclusivamente su pannelli di grandi dimensioni), ma chi oggi cerca un TV oversize (dai 98 pollici in su) lo può trovare solo tra i modelli 4K. Produttori come TCL, Hisense (e presto anche Samsung) stanno spingendo molto su TV LCD 4K da 98”, 100 e persino 115 pollici, dimensioni che non hanno quasi mai interessato il settore 8K, Oggi, infatti, il TV 8K più grande sul mercato è il Samsung Neo QLED 8K QN990C da 98 pollici del 2023 (sempre se riuscite a trovarlo), ma oltre questa soglia non si va. Se quindi cercate un maxi TV da 100 o più pollici, dovete puntare per forza sul 4K.
Questione di qualità
La risoluzione più elevata (quattro volte il 4K) è ovviamente il principale fiore all’occhiello dei TV 8K, ma quanto contano davvero 33 milioni di pixel nel 2024? Chi oggi cerca la massima qualità video in un televisore, punta sui nuovi pannelli OLED (e quelli 8K dei TV LG non sono i più recenti) e QD-OLED o sui TV LCD MiniLED più avanzati, ma anche in questo caso sono i modelli 4K (e non 8K) a fornire le specifiche tecniche migliori a livello di luminosità, zone di dimming ecc.
Non va poi trascurata la questione storica. L’incremento qualitativo percepito si è progressivamente assottigliato con il passaggio di ogni generazione. La conseguenza è che il passaggio dal 4K all’8K ha portato a benefici percepiti dall’occhio umano molto minori rispetto a quello dall’SD all’HD e dal Full HD al 4K.
Cosa guardo?
Questo è il solito mantra che ripetiamo da anni quando parliamo di 8K. I contenuti offerti a questa risoluzione nativa sono pochissimi, per non dire quasi inesistenti. Non ci sono sulle piattaforme in streaming, non ci sono sui supporti fisici e quelli fruibili su alcune piattaforme satellitari si contano sulle dita di una mano.
Come già accennato, solo in ambito gaming (e solo su PC) è possibile avvantaggiarsi dell’8K se si ha una macchina da almeno 2500-3000 euro (le console sono ancora off-limits) e, volendo, su un TV 8K si possono guardare fotografie con una risoluzione molto elevata e qualche video su YouTube (ma la compressione video fa spesso disastri). Qualcosa insomma c’è, ma nulla che possa minimamente avvicinare o invogliare un’utenza di massa a passare all’8K
Da 4K a 8K…ne vale la pena?
Assodata l’estrema penuria di contenuti in 8K nativi, rimane sempre la possibilità di guardare contenuti in 4K (o addirittura in 1080p-Full HD) upscalati in 8K. Per questo motivo i più recenti TV 8K integrano processori video piuttosto potenti in grado di compiere questo delicato e “dispendioso” processo video, tanto che Samsung ha sempre puntato molto a livello marketing su questo fattore di “miglioramento”.
Qui però non parliamo di un upscaling come quello in ambito gaming (si pensi solo a tecnologie efficacissime come il DLSS di Nvidia), ma di un processo che, il più delle volte, rende l’immagine molto più artificiale e falsa, con il risultato che l’upscaling su un TV 8K, tra una IA “pasticciona” e filtri di ogni genere, spesso degrada il contenuto originale invece di migliorarlo.
Teoricamente, ricorrendo a processori video esterni come quelli di Madvr Labs o a un HTPC ben configurato e impostato, la qualità dell’upscaling dovrebbe migliorare enormemente, ma è uno scenario che non abbiamo mai sperimentato con mano e in ogni caso i prezzi di questi processori sono inavvicinabili per l’utente medio.
Molti euro in più
Lasciando infine perdere questioni molto più tecniche che eventualmente tratteremo in un altro speciale (codec video, limiti dell’HDMI 2.1, assenza di DisplayPort sui TV), il quinto e ultimo motivo che ci spinge a sconsigliare un TV 8K riguarda il prezzo. Sebbene il divario rispetto ai TV 4K si sia assottigliato negli ultimi 2-3 anni, oggi un TV 8K, a parità di dimensioni e caratteristiche tecniche, costa ancora molto di più di uno 4K.
Il top di gamma Samsung Neo QLED 8K QN900D da 65” ha un prezzo di listino di 4799 euro, là dove il corrispettivo modello 4K sempre da 65” (il Neo QLED 4K QN90D) si ferma a 1799 euro. Prezzi che ovviamente scendono online e approfittando di sconti e offerte, ma che in ogni caso rimangono nettamente a sfavore dei modelli 8K. E anche senza parlare per forza di top di gamma, il Neo QLED 8K QN800D da 85” costa 6499 euro contro i 2899 euro del Neo QLED 4K QNX1D dalle stesse dimensioni.
Ultima postilla per gli OLED di LG. Lo Z3 8K da 77 pollici ha un prezzo di listino di 12.000 euro, mentre l’attuale top di gamma 4K da 77 pollici (il G4) si ferma a 3599 euro… quasi quattro volte meno.
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