La qualità audio di un TV, nonostante i miglioramenti tecnologici degli ultimi anni, spesso non soddisfa chi cerca un’esperienza sonora davvero immersiva. Che si tratti di film, videogiochi o musica, anche i TV top di gamma (a parte rarissimi casi) faticano a competere con la resa audio offerta da una soluzione esterna, che però costringe a sborsare ulteriori soldi, occupa spazio e non sempre è facile da posizionare nell’ambiente dove si ha il TV.
Se però l’audio del proprio TV proprio non vi soddisfa anche dopo averlo migliorato il più possibile scegliendo una certa modalità, agendo sull’equalizzazione o ricorrendo a virtualizzazioni software (molto spesso sono più fuffa che altro), non potete fare altro che rivolgervi a una delle quattro soluzioni possibili: speaker-cuffie-auricolari Bluetooth, soundbar, speaker attivi cablati e ricevitore AV con un set di diffusori multicanale.
Senza cavi è meglio?
Un’opzione semplice, accessibile e potenzialmente poco costosa per migliorare l’audio del televisore è quella di utilizzare cuffie, speaker o auricolari Bluetooth. Questa soluzione permette di godere di un’esperienza audio privata e personalizzata, ideale per chi preferisce non disturbare chi è in casa o per chi vuole isolarsi dai rumori esterni.
Questi device Bluetooth offrono inoltre la comodità della connessione senza fili permettendo di muoversi liberamente mentre si ascolta l’audio del TV. La qualità audio delle cuffie Bluetooth è cresciuta molto negli ultimi anni grazie a codec avanzati come aptX Adaptive e LDAC, ma è importante considerare due aspetti. Se per esempio il vostro TV è particolarmente datato, potrebbe non avere la connettività Bluetooth, ma anche nel caso l’avesse i codec audio appena citati non sarebbero supportati.
Se quindi avete delle cuffie, speaker o auricolari Bluetooth con aptX Adaptive o LDAC e volete sfruttarli appieno, dovete utilizzare un trasmettitore Bluetooth da poche decine di euro compatibile con questi codec, che si collega al TV con un jack audio da 3,5mm e funge in pratica da ponte tra il vostro device Bluetooth e il televisore, in modo da sfruttare i codec audio più avanzati tra cui quelli a bassa latenza (Low Latency) per evitare il fastidioso fenomeno del fuori sincorono (l’audio che sentiamo è in leggerissimo ritardo rispetto a quanto accade sullo schermo).
Soundbar per tutti gusti
Un’altra soluzione molto popolare è la soundbar. Anche qui, come nel caso dei dispositivi Bluetooth, esistono modelli di qualsiasi prezzo (spesso bastano anche 100 euro per migliorare l’audio di un TV) e si parla di prodotti semplici da installare che si collegano direttamente al televisore tramite HDMI ARC, eARC o cavo ottico.
Molte soundbar odierne supportano i formati audio più avanzati come il Dolby Atmos (molto meglio se con driver fisici appositi rispetto a una virtualizzazione software) e alcune includono nel prezzo sia un subwoofer separato molto spesso wireless per potenziare i bassi, sia speaker ulteriori da utilizzare come diffusori posteriori per aumentare il coinvolgimento (ovviamente, in questo caso il prezzo aumenta). Abbiamo parlato spessissimo delle soundbar e qui trovate un approfondimento proprio sui modelli Atmos.
Per chi si accontenta dell’audio stereo
Nel caso il Bluetooth non vi convinca per i suoi limiti qualitativi, gli speaker attivi cablati rappresentano una terza soluzione interessante. Questi modelli, disponibili anche con ingressi ottici o HDMI proprio per una facile connessione al TV, possono essere collegati direttamente al televisore senza bisogno di un amplificatore esterno e, rispetto agli altoparlanti integrati del TV, offrono una qualità audio notevolmente superiore e sono ideali per chi cerca una maggiore versatilità, dato che possono essere utilizzati anche come parte di un impianto stereo o home theater.
Di contro, un setup stereofonico con due soli speaker (sinistro e destro) non assicura un grande coinvolgimento audio come è invece il caso di una soluzione multicanale con la quale sfruttare effetti surround e/o verticali.
Sistema multicanale e passa la paura
Infine, per chi desidera un’esperienza home theater completa, un amplificatore AV esterno a cui collegare più diffusori è la soluzione più avanzata e ovviamente più costosa. Questo dispositivo gestisce l’audio e il video da più sorgenti (TV, ricevitore satellitare, lettore Blu-ray, console), inviando il segnale ai diffusori e fungendo quindi anche da hub centrale di un impianto audiovideo casalingo.
Gli amplificatori AV permettono di gestire sistemi audio complessi come quelli Dolby Atmos e di offrire quindi il massimo livello di coinvolgimento sonoro possibile, anche se tra la necessità di una configurazione accurata, lo spazio nella stanza per ospitare diversi diffusori, il cablaggio e il prezzo, non si tratta di una soluzione adatta a tutti.
Se comunque volete ottenere la massima qualità possibile dal vostro setup audio cablato, un aspetto cruciale da considerare per migliorare l’audio del proprio TV è la compatibilità con lo standard HDMI eARC (Enhanced Audio Return Channel). Si tratta di un’evoluzione dell’HDMI ARC, ovvero un tipo di collegamento che consente di inviare l’audio da un ingresso/uscita HDMI compatibile sul TV a una presa HDMI ARC compatibile su una soundbar o un ricevitore AV.
A differenza dell’ARC, che supporta solo formati audio compressi (a parte il PCM a due canali), lo standard eARC permette di trasmettere anche formati audio di qualità superiore (Dolby TrueHD, DTS-HD Master Audio, Dolby Atmos, DTS: X) e può fornire fino a 32 canali audio, compresi flussi di dati non compressi a 24 bit/192kHz con bit-rate fino a 38 Mbps.
Da diversi anni quasi tutti i TV, le soundbar e gli amplificatori AV in commercio (a parte alcuni di fascia bassissima) offrono la compatibilità con HDMI eARC e ciò permette di sfruttare appieno i formati audio più performanti dei supporti fisici (Blu-ray e Ultra HD Blu-ray) e dei servizi in streaming con la massima semplicità.
Infine, nulla vieta (come nel caso del sottoscritto) di avere una doppia soluzione. Oltre infatti a un sistema soundbar top di gamma (Samsung HW-Q990C a 11.1.4 canali), quando non posso disturbare o alzare troppo il volume utilizzo le cuffie Apple AirPods Max collegate a una Apple TV 4K, in modo da poter sfruttare l’audio spaziale. E vi assicuro che ne vale la pena.
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