AF Focus Featured home Hi-Fi I consigli di AF Digitale Notizie Tendenze

Trucchi e consigli per far suonare meglio il vostro lettore CD

Siete in procinto di acquistare un nuovo lettore CD o ne avete appena comprato uno e volete farlo suonare al meglio? Ecco qualche consiglio per iniziare nel modo giusto

Nonostante la forte e continua rinascita del vinile e l’onnipresenza dello streaming, molti di noi hanno ancora in casa un lettore CD e continuano ad acquistare questo supporto fisico. Se però il vostro caro e vecchio player merita di andare in pensione e pensate di rimpiazzarlo con un modello più nuovo e aggiornato, ecco una breve guida per ottenere il massimo dal vostro lettore e, di conseguenza, dalla vostra libreria musicale su CD.

Prima di iniziare, ricordate che è importante occuparsi dei CD stessi. Sebbene non sia così sensibile ai graffi superficiali come il vinile, un CD fornirà prestazioni migliori se è in buone condizioni, mentre se è rigato, molto sporco o segnato, nel peggiore dei casi la riproduzione audio sarà caratterizzata da salti e interruzioni o il lettore potrebbe non riprodurre affatto il disco. Quindi maneggiate i vostri CD con cura e rimetteteli sempre nella loro custodia non appena li togliete dal lettore.

Supporto solido

lettore cd

Per prima cosa, assicuratevi di posizionare il nuovo acquisto su un supporto adeguato per ridurre al minimo la quantità di vibrazioni trasmesse al lettore. Idealmente questo supporto dovrebbe essere un classico rack per hi-fi rigido e con una bassa risonanza. Sebbene i lettori CD non mostrino così platealmente gli effetti delle vibrazioni come invece fanno i giradischi, anche cose banali come i passi sul pavimento o persino il suono dei diffusori, specialmente a volumi elevati, possono rendere più difficile il funzionamento dei meccanismi di lettura dei dati del lettore, che a loro volta possono influenzare il suono.


Tutta una questione di cavi

Quasi tutti i lettori CD vengono forniti con un paio di cavi di connessione analogici nella confezione, ma è meglio considerarli come qualcosa di “emergenziale” e il consiglio è di procurarvi cavi di maggiore qualità. Anche un lettore economico infatti suonerà meglio con cavi all’altezza e quindi mettete in conto un budget extra di 40-50 euro per un buon cavo (o anche di più se il lettore che avete scelto è un modello di fascia alta).

Attenti alle connessioni

Parlando di connessioni, oltre alle classiche uscite RCA, alcuni lettori CD di alto livello offrono anche uscite bilanciate XLR. Queste possono restituire una qualità del suono migliore, ma ciò non accade sempre. Tutto dipende infatti da quanto bene è stato progettato il circuito bilanciato sia all’interno del lettore, sia nell’amplificatore. Sfortunatamente, l’unico modo per scoprire la validità delle uscite bilanciate è provarle. Nella maggior parte dei casi, al di fuori dei prodotti di fascia alta, abbiamo trovato l’approccio della tradizionale uscita RCA preferibile a livello qualitativo, con l’opzione bilanciata che generalmente suona solo un po’ più forte e carica.

L’altro elemento molto utile da tenere in considerazione è la presenza (ormai diffusissima) di un’uscita digitale ottica o coassiale. Ciò consente infatti al lettore CD di essere collegato a un convertitore digitale-analogico (DAC) esterno. È qualcosa da considerare se avete un lettore che funziona bene ma volete migliorarne il suono.

Display “invadenti”

Negli ultimi tempi molti produttori audio hanno fatto di tutto per includere nei loro componenti Hi-Fi (lettori CD compresi) display sempre più raffinati, ma forse avrete sentito dire in giro che è meglio ascoltare musica con questi avveniristici display spenti là dove il prodotto lo permette. Dove sta la verità? Per quanto strano possa sembrare, non è insolito che i prodotti abbiano un suono migliore a display spento. Perché? Perché quei display così appariscenti si portano dietro una certa quantità di rumore elettrico. Sappiamo che avete pagato per quel display, ma avete anche investito nella qualità audio che il vostro sistema è in grado di produrre.

Allo stesso tempo, ma forse in modo ancora meno ovvio, c’è l’effetto della disattivazione delle uscite digitali. Non è una caratteristica tipicamente comune (il lettore CD6006 UK Edition di Marantz la offre), ma può dare un piccolo miglioramento in termini di chiarezza e dinamica. Lo noterete però solo se il resto del vostro sistema è abbastanza trasparente, ma fidatevi: è un “trucco” che funziona con il giusto set-up.

Meno pause e più stop

lettore cd

Come mai un CD suona meglio se premete stop e poi play, anziché riprendere l’ascolto dopo aver premuto il tasto di pausa? Non abbiamo ancora ottenuto una spiegazione definitiva, ma nella nostra esperienza questa differenza tra le due azioni si sente. Provatelo voi stessi con un album su CD che conoscete alla perfezione e capirete che non stiamo farneticando.

Sovracampionare o no?

Stiamo vedendo sempre più lettori CD che offrono la possibilità di cambiare i parametri del filtro digitale. Audiolab, ad esempio, è un grande fan di questo approccio sui suoi lettori CD e DAC e, se siete appassionati della materia, vale la pena prendersi un po’ di tempo per sperimentare con altri filtri, sebbene di solito quello di default sia il migliore.

Siamo invece meno ottimisti riguardo l’opzione di sovracampionamento offerta da alcuni lettori. Se infatti questa implementazione non è eseguita al meglio, vi ritroverete con una presentazione sonora sì più fluida e raffinata, ma in cui l’attacco e la brillantezza finiscono con l’essere diluiti.

Hub digitale

lettore cd

Potreste anche prendere in considerazione un lettore con ingressi digitali (ottico, coassiale o USB), che permette di utilizzare altre sorgenti digitali (computer, set-top box, radio DAB) e offrire prestazioni migliorate su tutti i versanti grazie (auspicabilmente) al DAC di maggiore qualità rispetto a quello integrato nelle sorgenti appena elencate. Purtroppo lettori CD simili sono piuttosto rari, ma alcuni produttori come Musical Fidelity ne offrono anche più di uno a catalogo.

La separazione che convince

Molti audiofili particolarmente esigenti potrebbero infine orientarsi su una soluzione separata, ovvero una meccanica di lettura CD (come l’ottima Audiolab 6000CDT da 549 euro) abbinata a un DAC esterno, possibilmente di qualità superiore a quello che monterebbe un lettore CD “completo” della stessa fascia di prezzo. Le meccaniche CD conobbero un certo successo a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 quando si assistette all’esplosione dei DAC esterni, ma anche oggi se ne trovano diverse a prezzi molto interessanti.

lettore cd

Non solo l’Audiolab appena citata, ma Cambridge Audio (ad esempio) ha a catalogo la meccanica CD CXC a meno di 600 euro e anche produttori come Pro-ject e Roksan offrono validi modelli a prezzi interessanti, mentre se volete il non plus ultra non c’è che l’imbarazzo della scelta, come dimostra ad esempio la Cec tl0 3.0 e la Accuphase dp-950 da 26.000 euro.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest