In UHD il primo capitolo della saga dei Transformers che Michael Bay diresse con la collaborazione di Steven Spielberg. Da Paramount, distribuzione Universal Pictures
In Transformers la guerra tra robot senzienti Autobot e Decepticon iniziata sul pianeta natale Cybertron è destinata a proseguire sulla Terra, all’inseguimento del misterioso cubo di energia ‘AllSpark’. Mentre gli Autobot lottano per salvaguardare l’ordine nell’universo e con esso la libertà della specie umana, i Decepticon sono in corsa per il dominio assoluto.
Coinvolto suo malgrado nel titanico scontro tra le due fazioni il giovane Sam Witwicky (Shia LaBeouf), il cui trisavolo Archibald scovò tra i ghiacci Megatron, leader dei Decepticon. Nel corso degli anni ’30 il governo americano costituì la Sezione 7, per mantenere segreta la scoperta e vigilare su ulteriori presenze extraterrestri.
Sam, che ha da poco ricevuto la prima auto, scopre che sotto le mentite spoglie del suo vecchio veicolo si cela il robot Bumblebee, al servizio degli Autobot e del leader Optimus Prime. L’arrugginita Camaro-robot è posta in difesa proprio del ragazzo, che inizialmente non comprende il motivo per cui Autobot e Decepticon diano la caccia proprio a lui, fronteggiandosi in furiose battaglie senza quartiere.
Sono passati già 10 anni dall’uscita nelle sale del primo film dedicato ai robottoni Hasbro, gigantesca produzione che vide coinvolta anche la Amblin Entertainment di Steven Spielberg, qui solo nel ruolo di produttore esecutivo.
Regia di Michael Bay, veterano di importanti videoclip musicali che all’epoca usciva malconcio al box office per il flop su suolo americano di The Island, senza dimenticare la serie di colossali successi alle spalle tra cui Armageddon – Giudizio finale e Bad Boys I & II. Coinvolto dallo stesso Spielberg che gli aveva offerto la regia, Bay inizialmente fu restio, salvo poi ricredersi dopo una visita alla Hasbro ed essere intervenuto sulla sceneggiatura stemperando l’eccessiva atmosfera giocosa per giovanissimi a favore di una maggiore presenza militare.
Il primo Transformers lo consacrò nuovamente re dei botteghini a livello mondiale con un incasso oltre i 700 milioni di dollari a fronte di un budget altrettanto gigantesco di 150 milioni. Col consueto afflato visivo che da sempre ne contraddistingue la regia enfatizzando l’epicità del momento con uno stuolo di sequenze al ralenty, Bay mise insieme 143 minuti di film attraversati dalla medesima scarica elettrica di un videoclip musicale hard rock. Al contempo il regista fece tesoro dei consigli di Spielberg, che gli suggerì di concentrare la computer grafica su robot ed elementi in secondo piano o sui fondali nel corso dell’azione.
Sapiente fu anche la colonna sonora, mescolando brani pop storici come Baby Come Back dei Player o Drive dei Cars alle debordanti e tumultuose composizioni del maestro Steve Jablonski (Steamboy, Non aprite quella porta: l’inizio). Montaggio forsennato, azione a perdifiato in una serie infinita di combattimenti, un esplosivo spettacolo macho-action senza soluzione di continuità tra elementi ironici e l’imprescindibile sensualità femminile profusa dalle ‘bonazze’ di turno Megan Fox e Rachael Taylor.
LaBeouf, all’epoca giovanissimo, seppe stare al gioco dando l’impressione di essersi divertito e non poco, al contrario di un disorientato e smarrito Jon Voight nel ruolo del Segretario della Difesa, non a caso all’epoca candidato per la peggiore interpretazione dell’anno ai Razzie Awards. Altro elemento inserito a stemperare la drammaticità degli eventi il personaggio dell’agente della Sezione 7, interpretato dal simpatico John Turturro, divenuto iconico ospite fisso della saga in tutte le successive produzioni.
Nonostante la tecnologia state-of-the-art posseduta all’epoca dalla Industrial Light & Magic di George Lucas, impegnata nella creatività digitale dei Transformers, il desiderio di Bay di raggiungere un livello visivo assoluto per le parti metalliche dei robot rese complicatissimo districarsi nella realizzazione del CGI al punto che il rendering di un singolo frame richiedeva anche 38 ore di elaborazione.
VIDEO
Michael Bay è sempre stato uno sperimentatore in ambito tecnologie e nella saga dei Transformers non ha perso occasione per mettere in campo hardware all’avanguardia, operando riprese in differenti formati immagine per favorire anche le platee IMAX.
Per il primo Transformers fortunatamente il regista ha girato con un unico aspect ratio, 2.35:1, ciò ha consentito una visione più omogenea dell’opera, con successiva espansione delle riprese 35 mm in 70 mm per l’IMAX. Dal secondo film l’intero concept di ripresa venne rivoluzionato attraverso molteplici formati.
In considerazione delle ‘limitazioni’ tecniche presenti nel momento in cui venne messa in opera la massiccia produzione di effetti speciali in computer grafica per il primo film era praticamente impossibile attuare rendering a risoluzioni superiori al 2K e si giunse quindi al Digital Intermediate sempre 2K.
Da qui si è partiti per un encoding HEVC, aspect ratio 2.40:1 (3840×2160/23.97p) che non deve essere stato uno scherzo quanto a elaborazione: non va infatti dimenticato che Bay ha ripreso l’opera interamente in analogico attraverso due diverse pellicole: Kodak 250D (5205) e 500T (5218). Si tratta di pellicole molto veloci che incamerano parecchia grana, parte integrante di tutti e 142 minuti del film. Solo in alcuni passaggi tale grana risulta maggiormente invasiva, in particolare in seno a qualche primo piano, dove è percepibile inferiore senso di tridimensionalità.
La differenza con la controparte FHD SDR non è così marcata, con passaggi in cui si stenta a riconoscere ulteriore dettaglio mentre l’HDR-10 wide color gamut sostiene maggiormente la palette cromatica in ambito REC.2020, neri profondi. Un risultato un gradino sopra il Blu-ray 2K ma che non fa gridare al miracolo. Inoltre non è segnalata da nessuna parte la presenza del Dolby Vision, presente sul disco americano insieme all’HDR10 e che di conseguenza dovrebbe essere disponibile anche nella nostra edizione. Verificheremo appena sarà possibile con un display compatibile.
AUDIO
Per un’opera così roboante non poteva esserci nota più stonata della riproposizione del solito Dolby Digital 5.1 canali per l’italiano. Una traccia che prendendo i dovuti accorgimenti si può anche tentare di migliorare, a tratti sbilanciata sugli elementi in gamma bassa con irruenza eccessiva del subwoofer, limitata presenza dei due canali posteriori mentre si salva il fronte anteriore con dettagli discreti e un accettabile parlato.
Upgrade per la traccia inglese che passa dal Dolby TrueHD 5.1 canali del Blu-ray 2K a un eccellente Dolby ATMOS glorificando l’intera colonna sonora con dinamica, espansione degli elementi profusi dai vari canali, ulteriore dettaglio e marcatura dei passaggi panning con transizioni entusiasmanti. Un’esperienza acustica di primissimo piano mezzo gradino sotto il podio reference.
EXTRA
La pubblicazione italiana consta unicamente di due dischi: il BD-66 UHD e il BD-50 con la versione 2K del film. Su quest’ultimo sono disponibili unicamente due extra importanti: il commento al film del regista (presente anche sul disco 4K) e la visione ‘H.U.D.’ per seguire l’opera in modalità picture-in-picture con tanti focus sulla lavorazione e immagini dietro le quinte. Sottotitoli in italiano presenti.
Rispetto alla versione statunitense qui è assente il disco Blu-ray dedicato ad altri supplementi tra cui due documentari della durata complessiva di circa 110 minuti con making of e ulteriori elementi a suffragio dell’intera produzione.
TESTATO CON: Panasonic TX-65 EZ1000 OLED, UHD Player Oppo UDP-203
UHD Blu-ray disponibile su dvd-store.it
HDR-10
Dolby ATMOS e Dolby TrueHD inglese
Dolby Digital 5.1 italiano inadeguato
Disco extra assente
D.I. 2K
Dolby Vision non segnalato
Distribuito da: Universal Pictures
Durata: 143'
Anno di produzione: 2007
Genere: Fantascienza
Regia: Michael Bay
Interpreti: Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Rachael Taylor, Tyrese Gibson, Jon Voight, Anthony Anderson, John Turturro, Michael O'Neill, Bernie Mac, Kevin Dunn, Julie White, Carlos Moreno Jr., Amaury Nolasco
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160 HEVC
Audio: Inglese Dolby ATMOS; italiano, inglese descrittivo non vedenti, francese, giapponese, spagnolo, tedesco Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, inglese non udenti, arabo, cantonese, mandarino, ceco, danese, finlandese, olandese, norvegese, svedese, francese, giapponese, greco, tedesco, islandese, coreano, portoghese, slovacco, rumeno, turco, tailandese, ucraino
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