Se volete vendere il vostro smartphone per comprarne uno nuovo, lasciate perdere i programmi di trade-in di Apple e Samsung
Quello dei programmi trade-in dei grandi brand tecnologici è un fenomeno relativamente recente, affermatosi negli ultimi anni per contrapporsi allo strapotere di piattaforme come eBay (o Subito in Italia) e per trasformare l’usato dei clienti in un’ennesima fonte di guadagno. Volete il nuovissimo iPhone top di gamma e avete un melafonino più vecchio di due o tre generazioni che volete vendere per ammortizzare la spesa per il nuovo modello? Apple ve lo ritira, ve lo valuta e scala dal prezzo del nuovo iPhone il valore che ha dato al vostro iPhone usato.
Di base non è affatto una cattiva idea. Non si corrono rischi di incappare in truffe, in acquirenti che si ritirano all’ultimo minuto e in possibili lamentele una volta che il compratore ha ricevuto il vostro usato. C’è un però grande come una casa. Di solito le valutazioni offerte da un big come Apple (ma anche Samsung non scherza) sono molto più basse rispetto non solo a quelle che si trovano su piattaforme come eBay o Subito, ma anche a quelle di realtà ormai specializzate in questo mercato come Swappie o Trendevice.
Con l’aggravante che proprio due settimane fa Apple ha abbassato ulteriormente le sue valutazioni sull’usato soprattutto per quanto riguarda gli iPhone. Al momento Apple ritira un iPhone 13 Pro Max da 1 TB (il modello top di gamma di due anni fa) in ottime condizioni a 650 euro contro i 730 euro di tre mesi fa. Non si tratta solo di una cifra bassa in relazione al prezzo originale del settembre 2021 di 1869 euro, ma anche rispetto alle valutazioni massime fatte da Swappie (1005 euro) e Trendevice (820 euro).
In tutti e tre i casi abbiamo simulato una vendita con lo smartphone in condizioni pari al nuovo, ma anche scendendo di prezzo per eventuali difetti estetici il rapporto non cambia minimamente. La valutazione fatta da Apple rimane molto più bassa delle altre due, con in più il limite che Apple vi paga l’usato dandovi in cambio un credito da scalare su un nuovo acquisto o una Apple Gift Card da usare quando volete, mentre gli altri due store online vi addebitano la cifra direttamente sul vostro conto corrente tramite bonifico bancario; in questo modo potete spendere i soldi ricavati come volete e non solo per acquistare un altro prodotto Apple.
A dire il vero (come accennato prima) non va molto meglio con Samsung, visto che anche in questo caso, se volete acquistare per esempio il nuovissimo Galaxy S23 Ultra, la valutazione per un iPhone 13 Pro Max da 1 TB è di 650 euro, con però il pagamento che, a differenza di quanto fa Apple, viene effettuato sul vostro conto corrente tramite bonifico dopo che avete acquistato l’S23 Ultra (è in pratica un classico cashback). Se però scegliamo un S23 base, la valutazione dell’iPhone scende fino a raggiungere livelli francamente risibili.
Parliamo soprattutto di iPhone perché si tratta degli smartphone che si svalutano meno di tutti nel corso del tempo, ma anche scegliendo diversi modelli di Samsung la valutazione massima fatta da Samsung stessa è quasi sempre inferiore a quella di Trendevice (Swappie non tratta smartphone Android) e, in ogni caso, dovete sempre prima acquistare un prodotto Samsung tra quelli che aderiscono al programma di trade-in prima di ricevere i soldi del vostro usato.
Tutto questo per dire che, anche se a prima vista può trattarsi di un affare interessante, affidarsi a queste offerte dei big tecnologici (nemmeno Xiaomi scherza in quanto a valutazioni basse) non conviene mai, soprattutto quando altre realtà specializzate (e del tutto affidabili) proprio nel trattare smartphone usati risultano molto più “generose”. È poi vero che vendendo il proprio smartphone usato a un privato potreste guadagnare ancora di più, ma come già detto spesso possono nascere problemi, scocciature o inutili perdite di tempo che non tutti hanno la pazienza di sobbarcarsi.
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